Home Videogiochi Recensioni [Recensione] New Gundam Breaker – Fenomenali robottoni cosmici in un minuscolo spazio vitale

[Recensione] New Gundam Breaker – Fenomenali robottoni cosmici in un minuscolo spazio vitale

Tutti noi (o quasi) conosciamo i Gundam, gli iconici robottoni giapponesi divenuti ormai un imponente media franchise e la cui prima apparizione, nel mondo dell’animazione, è datata addirittura 1979, portando rapidamente alla conquista dei cuori dei giovani grazie a giocattoli e merchandise di ogni tipo. Il marchio Gundam si è presto fatto spazio anche nel mondo videoludico: pensate che, ad oggi, si contano qualcosa come 60 videogiochi dedicati ai robottoni. Pochissimi tra questi, però, sono riusciti a varcare i confini della terra del Sol Levante. È proprio per questo che ha suscitato grande scalpore, tra l’ancora solida fanbase del brand, l’annuncio di Bandai Namco di voler portare New Gundam Breaker, nuovo titolo ispirato alla creatura di Yoshiyuki Tomino, anche in Occidente. Armati di tanti ricordi e di un’immancabile merendina Mr. Day, che accompagnava i pomeriggi a guardare Gundam in TV – anche se ora che ci penso potrebbero non essere tanto indicate vista la data di scadenza fissata al 1998… – ci siamo gettati a capofitto nel gioco sviluppato da Crafts & Meister, con tante speranze. La domanda che tutti si fanno è: New Gundam Breaker ce la fa a rendere giustizia ai robottoni in Occidente? No, non ce la fa.

IO, ROBOT(TONE)

I Gunpla, i modellini di plastica dei Gundam, sono giocattoli anche nel mondo di New Gundam Breaker, con una particolarità ben specifica: le persone possono utilizzarli da remoto grazie a sofisticatissimi macchinari tecnologici (che non si sa come funzionino, ma fa lo stesso) e sfidarsi tra loro in arene virtuali che riproducono luoghi famosi come le piramidi egiziane o uffici di lavoro e stazioni lunari. Poco sappiamo di quello che accade nel mondo circostante e di come i Gunpla siano diventati un oggetto di studio così importante, fatto sta che tutta la storia, se di storia di può parlare, è ambientata nella Gunbre High School, scuola dove i giovani studenti vengono instradati alla padronanza dei Gundam e al perfezionamento del proprio robottone.

Da nuovi studenti della Gunbre High School, presto ritroveremo la nostra amica d’infanzia Yui che ci instraderà verso Iori, nostra compagna di classe, e Miss Aida, la nostra insegnante che per prima cosa ci consiglierà di gettarci da subito alla guida di un Gundam. Una serie di a dire il vero forzatissimi eventi porterà alla nascita della nostra nuova squadra di combattimento con i Gundam, con l’intento di porre fine al dominio dell’Egidia di Laplace – che immaginiamo abbia poco a che fare con le matrici e i determinanti – e alle dittatoriali regole imposte alla scuola.

Fortuna vuole che la storia non è neanche lontanamente importante in New Gundam Breaker. Il gioco è stato completamente localizzato in italiano, ad eccezione del doppiaggio che resta in lingua originale, e questo permette di seguire tutti gli interminabili discorsi dei personaggi tra una missione e l’altra, presentati con le tradizionali text box su sfondo disegnato. Una cosa positiva? Neanche poi tanto, perché della storia vi rimarrà davvero poco. L’accento, come spesso accade in giochi di questo tipo, viene dato sul gameplay puro, e New Gundam Breaker non fa eccezione. Anzi, gli innumerevoli cliché, i discorsi fuori dal mondo e i ritmi blandissimi di alcuni personaggi stereotipatissimi vi porteranno presto a saltare i dialoghi per passare subito alla missione.

MUSOU-LIKE

Il gioco di Crafts & Meister è assimilabile ad un musou-like, dove sul terreno di battaglia si scontrano due squadre rivali di Gunpla e al contempo tanti altri più deboli robottoni il cui compito è solamente quello di dare fastidio, senza realmente rappresentare un problema. Le modalità degli scontri variano da scontro singolo a 2v2 fino alle battaglie G-Cube 3v3, le più frequenti, e in ognuna di esse lo scopo principale non è eliminare più nemici possibili ma ottenere quante più stelle obiettivo disponibili. Sulla destra dello schermo verranno infatti visualizzate una serie di sottomissioni da completare, che vanno dall’apertura di un baule al recupero di pezzi, dall’uccisione di unità minion a quella di robot o navi da guerra molto più grandi, tutte con l’obiettivo di rendere più varia una quest di gioco ma che di fatto non fa che aumentare la ripetitività. Affrontare una missione di New Gundam Breaker significa ripetere, senza alcuna eccezione, le stesse identiche azioni fatte in precedenza: non vi sono nuovi obiettivi, non vi sono variazioni, non c’è mai nulla di nuovo sotto il sole. Si combatte, si aprono bauli, si recuperano pezzi, e si ricomincia da capo, ancora, ancora e ancora.

Diamo però merito alle meccaniche aggiuntive che gli sviluppatori si sono premurati di inserire. Uno degli obiettivi, se non addirittura quello principale di New Gundam Breaker, è quello di recuperare pezzi su pezzi durante le battaglie per poter modificare il proprio Gunpla, che parte con una forma base e può essere poi personalizzato in forma, statistiche, armi, abilità equipaggiate e colori, per dare vita a numerose forme davvero belle da vedere in certi casi e che rievocano grandi ricordi, grazie ad un design che ricorda perfettamente i modellini originali. Per ottenere pezzi davvero validi per il Gunpla dovrete giocare parecchie missioni. Davvero poco male: la difficoltà, in New Gundam Breaker, è sostanzialmente inesistente. Perdere una missione vi permette, a fine partita, di raccogliere meno pezzi ottenuti dai nemici sconfitti rispetto ad una vittoria, ma la sconfitta è solamente un miraggio dato che uscire sconfitti da un match, aiutati anche da una IA alleata che fa il suo dovere in termini di compiti secondari da completare, è praticamente impossibile.

C’è qualcosa di più. Non esiste alcuna componente GDR in New Gundam Breaker, ma l’esperienza accumulata viene utilizzata solamente a missione in corso modificando e ampliando la vostra rosa di attacchi a disposizione. Quando inauguriamo un match, ogni nostra azione ci fa infatti guadagnare punti XP che fanno poi aumentare di livello, e ad ogni livello corrisponde lo sblocco di determinati attacchi e abilità che vanno da potenti fendenti ad arma bianca alla cura dei pezzi danneggiati del Gunpla che abbiamo raccolto. Anche nel corso stesso della missione, infatti, possiamo raccogliere un pezzo rubato ad un nemico per visionarlo ed equipaggiarlo sul Gunpla in tempo reale, in modo tale ad esempio da cambiare tipo di attacco speciale, o ancora di dotarci di un’arma a fuoco più distruttiva di quella precedente. Un bel bazooka, in fondo, è sempre meglio di un semplice blaster.

A conti fatti, però, dopo avervi raccontato tutti i dettagli del gameplay di gioco, cosa possiamo davvero dire sugli scontri che affrontiamo? Essendo assimilabile ad un musou, seppur con elementi quasi vicini al loot di giochi come Destiny, The Division o Diablo, New Gundam Breaker risulta terribilmente ripetitivo, con battaglie fortemente confusionarie a causa del ricorrente accerchiamento da parte dei nemici e di una telecamera in grande difficoltà con i bersagli di notevoli dimensioni. I vari scenari della narrazione, che si sbloccheranno dopo un rapido tutorial di 3 battaglie per prendere confidenza con i comandi, sono ininfluenti ai fini della storia, di ciò che andremo a fare in gioco e della difficoltà, con missioni sempre ampiamente superabili. Anche le arene di gioco, molte delle quali davvero anonime, si possono contare sulle dita di una mano (o quasi). La modalità multigiocatore prova a dare qualche sferzata in più al gioco, cercando di ampliare un’offerta davvero troppo risicata per i quasi 60€ richiesti, senza però esaltare o differenziandosi dal gioco che abbiamo già conosciuto in single player. Gli amanti del brand potranno certamente trovare giovamento dall’ampissima gamma di personalizzazione del Gundam, ma è sempre troppo poco.

NON CE LA FA…

Se dobbiamo davvero parlare dell’aspetto puramente tecnico di New Gundam Breaker, sappiate che il gioco ne esce fuori con le ossa rotte. Nonostante il rilascio, il 21 giugno, della patch Day 1 che ha cercato di porre rimedio a numerosi inconvenienti, gli sviluppatori non sono riusciti a metterci una pezza. Il gioco gira su Unreal Engine 4, motore grafico di ampio uso con i suoi anni sulle spalle ma capace di fare ancora prodigi come abbiamo visto all’E3, eppure c’è qualcosa di profondamente sbagliato in tutto quello che è l’aspetto visivo del gioco. Le texture, specialmente dei suoli, risultano essere a bassa risoluzione, e le animazioni sono un po’ troppo legnose; l’illuminazione riesce tuttavia a fare il suo lavoro e a regalare alcuni effetti niente male, aiutati anche dai colori fotonici dei colpi dei nostri Gundam.

Ma i problemi più clamorosi riguardano il framerate, tendenzialmente basso e traballante nelle fasi concitate (quindi quasi sempre, dato che si tratta di un simil-musou), e i frequenti freeze della durata di circa 2 secondi, con l’immagine che rimane completamente fissa di fronte ai nostri occhi in attesa di scoprire se è la console ad essersi bloccata – cosa comunque mai accaduta – o se è un problema del gioco in sé. Abbiamo testato il gioco per diverse ore anche a seguito dell’installazione della patch, ma i problemi persistono e non sembrano essere stati sistemati. È davvero incomprensibile trovarsi di fronte a problemi di questo tipo per un gioco che non vuole certamente spremere al massimo le potenzialità di un hardware, anzi.

PUNTI DI FORZA

  • Possibilità di modificare notevolmente il proprio Gunpla
  • Alcune meccaniche interessanti
  • Finalmente un videogioco dei Gundam arriva in Occidente…

PUNTI DEBOLI

  • … Ma ci aspettavamo qualcosa di meglio
  • Ripetitivo all’ennesima potenza
  • Tecnicamente parlando, è un minestrone di problemi

New Gundam Breaker è un discreto musou-like, un titolo action che prova ad innovare una tipologia di gioco completamente distante dalle mentalità occidentali inserendo meccaniche interessanti. L’assenza di una storia non aiuta però a digerire una struttura di gioco estremamente ripetitiva, e il disastro sul fronte tecnico è la cigliegina sulla torta dei difetti che rappresentano questo titolo. Ci aspettavamo molto di più da questo esordio occidentale  della serie Gundam Breaker, ma Bandai Namco ha davvero fatto un buco nell’acqua stavolta.

Ringraziamo Bandai Namco Entertainment Italia per la copia review di New Gundam Breaker.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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