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[Recensione] Persona 5 Tactica

La saga di Persona ha esplorato stili molto diversi con i suoi spin-off come i combattimenti musou di Strikers, o i titoli musicali come Dancing in Starlight. Pareva strano che fino ad ora Atlus non avesse sviluppato un RPG tattico, un genere sicuramente di nicchia, ma che dovrebbe attrarre una larga percentuale di appassionati dei principali JRPG. Persona 5 Tactica è proprio questo, un titolo che non è progettato per espandere la trama di Persona 5 allo stesso modo di Persona 5: Strikers, ma che potrebbe avere maggiore risonanza tra i fan veterani.

Versione recensita: PC

Ti prendo di nuovo il cuore!

Persona 5 Tactica riporta all’opera il gruppo dei Phantom Thieves in una nuova avventura ambientata durante gli eventi di Persona 5 o Persona 5 Royal. Cominciamo col risolvere un dubbio che alcuni giocatori potrebbero avere: si può giocare in autonomia? Sì, ma non lo consigliamo affatto! Tactica non perde tempo in presentazioni e parte dal presupposto che il giocatore conosca Joker, Ann, Morgana, il resto della squadra, e tutto il background di questa banda pronta a cambiare la società che li circonda grazie ai Palazzi, la manifestazione della coscienza di una persona. Il nostro consiglio per apprezzare al meglio Persona 5 Tactica è di giocare prima a Persona 5 Royal. Persona 5 Strikers invece si colloca cronologicamente in un momento successivo, quindi non è necessario per comprendere appieno gli eventi di Tactica.

In Tactica, i nostri eroi vengono trasportati di punto in bianco in una realtà alternativa oppressa dalla guerra perpetrata da Lady Marie, una despota che richiama stilisticamente la nobiltà dell’Ancien Régime, la quale è tutta presa dal voler organizzare il miglior matrimonio che la Storia abbia mai visto. Dopo uno scontro nel quale a gran parte del nostro team viene fatto il lavaggio del cervello, Joker e Morgana incontrano Erina, la leader di un gruppo di ribelli chiamato i Legionari. Gli obiettivi comuni fanno sì che i Phantom Thieves e l’Esercito Ribelle uniscano le forze in questa battaglia!

Liberi di sperimentare

Possiamo dire fin da subito che P-Studio non si è allontanato troppo dalla formula classica del gioco di ruolo tattico, anche se Persona 5 Tactica non è complesso come altre saghe storiche e si è adattato allo stile, alle meccaniche e ai richiami al mondo di Persona 5. Una scelta logico a nostro modo di vedere, perché cerca di attirare i fan di Persona, e non necessariamente i fan di Disgaea o Tactics Ogre, e da qui il numero generoso di difficoltà tra cui scegliere, ovvero ben 5, di cui una con la possibilità di rianimare i membri della squadra un numero illimitato di volte; inoltre, tutte possono essere modificate nel gioco se ritieniamo che la sfida sia troppo facile o difficile.

Le meccaniche tradizionali da JRPG a turni di Persona e quelle da SRPG proposte da Persona 5 Tactica hanno molti punti in comune, anche se una delle differenze principali sta nel movimento durante gli scontri. Le nostre unità esplorano campi di battaglia a griglia all’interno del raggio di movimento assegnato, ma lo fanno più liberamente rispetto ad altri SRPG: finché non decidiamo definitivamente qual è l’azione che devono compiere possiamo sperimentare liberamente con il posizionamento delle unità, provare varie formazioni e tattiche, e analizzare fino a che punto si estende la portata dei nostri attacchi.

Tuttavia, l’impressione che abbiamo è che P-Studio abbia raccolto diverse influenze per il design della sua mappa di gioco e che queste non provengano tanto dai classici giapponesi sopra citati, ma da XCOM. Ed è un’ottima idea! In questo modo, Persona 5 Tactica ci offre ambientazioni colme di coperture utili per evitare un fuoco più diretto tra le due fazioni in campo. Inoltre, questa soluzione di gameplay permette agli sviluppatori di includere un’altra delle caratteristiche peculiari di Persona 5, ovvero lo spirito piuttosto difensivo dei nostri personaggi: ricordiamo che il JRPG di Atlus era improntato anche su alcune meccaniche stealth e sull’attaccare i nemici di sorpresa. Tutto ciò ovviamente delizierà i fan di XCOM 2 o dei suoi numerosi derivati, come Mario + Rabbids Sparks of Hope e Gears Tactics.

Questo sistema dà origine a modi ingegnosi per adattare il tipico turno extra che tutti amiamo nella saga di Persona: se attacchiamo un nemico esposto, guadagniamo un altro turno che può essere molto prezioso per finire l’avversario o danneggiarne un altro. Naturalmente anche i nemici possono giocare questa carta, e se attaccano una delle nostre unità esposte ottengono un +1. Ecco perché in Persona 5 Tactica la copertura è molto, molto importante, sia essa parziale o completa; L’altezza della barricata e il colore dello scudo ci diranno se queste protezioni eliminano il danno nemico o lo riducono di una buona quantità. Da queste posizioni alcune linee indicheranno chiaramente i bersagli che si trovano nel raggio d’azione e quelli che non possono essere colpiti da quell’angolazione. Teniamo presente che se siamo completamente coperto e non in un angolo neanche noi saremo in grado di sparare.

Bentornati nella Velvet Room

Come possiamo agire quando ci troviamo di fronte a dei nemici che sono schermati da delle coperture complete? È qui che entra in gioco la parte fantastica di un Persona: le abilità magiche che le Personae scatenano, quegli alter ego dei personaggi che i Phantom Thieves scoprivano nel corso di Persona 5. La magia non ha problemi a danneggiare un nemico situato dietro una protezione completa, ma logicamente consuma SP e non possiamo abusarne in battaglie più lunghe. Esistono altri modi per colpire gli avversari, ad esempio con attacchi potenziati se decidiamo di risparmiare un turno, oppure con attacchi fisici che spingono il nemico fuori copertura, o con la tripla minaccia, un attacco combinato delle nostre unità che infligge danni ai nemici abbattuti, ossia l’equivalente dell’Attacco Totale di Persona 5.

Inoltre ogni scenario offre degli obiettivi specifici da completare, che conferiscono dei bonus una volta ottenuti. Una cosa è superare la mappa e un’altra è farlo con i requisiti extra che Persona 5 Tactica ci  propone di superare: ad esempio non superare un numero specifico di turni, o fare in modo che un personaggio non vada in KO, oppure che riceva pochissimi danni. Questi obiettivi sono semplicemente dei compiti secondari che permettono di ottenere esperienza aggiuntiva e denaro; chi è alle prime armi con gli RPG tattici può ignorare se è troppo sotto pressione, soprattutto durante le prime ore nelle quali le spiegazioni devono essere ancora assimilate.

Ci sono molte altre meccaniche tipiche degli SRPG, come ad esempio dei punti tattici che consentono di ottenere dei vantaggi strategici per i personaggi (o i nemici) che se ne impossessano per primi; sono poi presenti i soliti barili esplosivi, gli status alterati, ed inoltre ogni personaggio del gruppo gode di un’abilità unica specifica. Ah, e ovviamente non poteva mancare la Velvet Room con la fusione delle Personae.

Una grande novità per la saga di Persona è il sistema di progressione delle abilità. In Persona 5 Tactica è costituito dal tipico metodo facile da comprendere che siamo soliti trovare negli Action RPG, che consiste in diversi alberi specifici per il miglioramento del personaggio e che permettono di potenziare ovviamente salute, quantità di mana, le abilità specifiche e la libertà di movimento all’interno del campo di battaglia. Ai puristi probabilmente manca la flessibilità di un sistema più dettagliato per definire ogni aspetto minimo delle proprie unità, ma come abbiamo accennato, l’impressione è che Atlus cerchi un equilibrio tra il fan service della saga e un genere come quello degli SRPG che per sua natura è abbastanza complesso. In altre parole, è evidente che il Team di Persona 5 Tactica abbia come intenzione di raggiungere un pubblico che normalmente non si avvicinerebbe al genere dei tattici, né tantomeno ad un titolo con queste caratteristiche.

Uno stile davvero personale

Ciò che invece colpisce fin da subito di questo spin-off è lo stile grafico adottato, con i personaggi che conosciamo resi in formato Chibi, cioè con fattezze bambinesche e le teste volutamente sproporzionate rispetto al resto del corpo. Si tratta di una scelta che mira a marcare una differenza di stile rispetto al capitolo principale, sia dal punto di vista grafico che da quello narrativo. Il tutto appare molto più scanzonato e disimpegnato, quando invece i toni di Persona 5 erano più maturi. Non crediamo che si tratti di un modo per risparmiare sul budget proponendo dei modelli meno dettagliati, anche perché una scelta più economica avrebbe previsto il riciclo del character design di Persona 5. Nel nostro caso invece pare essere tornati allo stile di Persona 3 e 4 o di Persona Q.  La colonna sonora è come sempre ottima, e anche questa volta è accompagnata dal jazz fusion di Lyn Inaizumi. Sotto il profilo tecnico il porting pc di Persona 5 Tactica non fa gridare di certo al miracolo. Per sua natura, il gioco risulta leggerissimo sulla nostra configurazione di prova, che monta un Ryzen 7 1700, 16gb di ram, una 3070ti e un NVME, e utilizza come sistema operativo Windows 10 2H22 a 64 bit: Persona 5 Tactica raggiunge facilmente i 144fps con una risoluzione di 2560×1080, ma non supporta le risoluzioni ultrawide (proprio come i porting di Persona 5 Royal e di Strikers, quindi il perseverare di Atlus è proprio diabolico…). Per il resto la quantità di opzioni presenti è proprio stringata, e vediamo la presenza di scaler per la qualità delle texture e delle ombre e la possibilità di attivare o disattivare l’antialiasing. Si poteva fare decisamente di più.

Ringraziamo Plaion Italia per il codice review fornitoci.

7.6
Riassunto
Riassunto

Persona 5 Tactica non calmerà la voglia di JRPG di chi attende notizie su Persona 6 o Metaphor: ReFantazio, ma potrebbe benissimo essere uno dei migliori spin-off che Persona 5 ci ha regalato. Anche se non punta a rivoluzionare i giochi tattici né tantomeno a reinventare la ruota, il modo di sfruttare i punti di forza dell'universo di Persona, il gameplay molto accattivante, il suo aspetto grafico simpatico e il carisma dei personaggi ci hanno regalato dei momenti molto positivi. Peccato per un pretesto narrativo decisamente deboluccio e sottotono rispetto agli standard altissimi ai quali ci ha abituato la saga.

Pro
Gameplay adatto anche ai neofiti dei JRPG tattici Stile delizioso come sempre Ottima trasposizione di Persona all'interno di un nuovo contesto
Contro
Trama senza mordente Tecnicamente si poteva fare di più
  • Concept & Trama7
  • Gameplay8.5
  • Comparto Artistico8
  • Comparto Tecnico7
Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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