Poteva forse Skylanders mancare l’appuntamento con un nuovo capitolo autunnale, ormai una consuetudine da qualche anno a questa parte? Assolutamente no, ed ecco quindi Skylanders Imaginators. Un titolo importante non solo per una piccola innovazione nell’economia del gioco, cosa che peraltro la serie è sempre riuscita a portare avanti ad ogni nuovo capitolo, ma anche per uno dei ritorni più insperati e inaspettati degli ultimi anni. Crash Bandicoot fa di nuovo capolino sulle nostre console, tra Skylands, Sensei, Spyro e Doomlander.
Versione provata: PlayStation 4
IMMAGINA, PUOI
Cosa potrebbe minacciare le Skylands, in questo nuovo capitolo? Ma ovviamente Kaos. Il malvagio nemico degli Skylanders, non contento delle innumerevoli sconfitte accumulate negli anni per mano di Spyro e dei suoi amici, è deciso a sfruttare la misteriosa Magia Mentale, che gli Antichi utilizzarono per forgiare il mondo prima di capire quanto potesse essere pericolosa nelle mani di un essere malvagio. L’energia mentale si diffonderà in tutte le Skylands, e a chi toccherà, se non a noi, rimettere le cose a posto? Per l’occasione, il gioco si rifà il trucco. Alcuni Skylanders del passato, i Sensei, vengono richiamati in causa per salvare ancora una volta il mondo magico. Nel nostro caso, il pennuto King Pen e la possente Golden Queen, entrambi contenuti all’interno del pacchetto base. Potenti maestri mistici, dalle capacità superiori ai classici Skylanders, che possono usufruire di abilità al di fuori del normale grazie ai vari templi dei Sensei che incontreremo nel corso della storia. In particolare, i maestri potranno essere insigniti dello Sky-Chi, una tecnica magica che concentra l’energia e permette una tecnica devastante che varia naturalmente da tipologia a tipologia di Sensei e di forza elementale. Questo oltre naturalmente alle varie abilità di base, che saranno potenziabili con i tesori che raccoglieremo nel corso dell’avventura. Se i potenti personaggi però non regalano grandi emozioni, specialmente per la sensazione di qualcosa di già visto nel corso della serie, la più grande innovazione arriva da quel piccolo pezzo di plastica che troverete all’interno del vostro Starter Pack.
L’energia mentale si diffonderà in tutte le Skylands, e a chi toccherà, se non a noi, rimettere le cose a posto?
Il Cristallo di Imaginite in vostro possesso sarà la chiave per creare, per la prima volta all’interno del franchise, il nostro Skylanders personale. La scelta sarà ardua, date le migliaia di combinazioni possibili, ma fortunatamente solo poche di queste sono a senso unico. Ogni cristallo avrà due importanti limitazioni: la prima è legata al numero di Skylander che potrete salvare al suo interno, pari, purtroppo, a uno, dunque non potrete cambiarne la classe dopo averla scelta; la seconda è invece legata all’elemento che sarà associato ad ogni cristallo. Nel nostro caso, ad esempio, l’elemento predefinito era quello del fuoco: abbiamo dunque creato il nostro fido UagnaBot, avventuriero del fuoco che si prepara a sconfiggere le forze del male. Ma come abbiamo detto, se vorrete avere a disposizione più Skylander personalizzati non potrete fare altro che acquistare nuovi cristalli presso un rivenditore.
Del nostro fidato e privatissimo Skylander potremo personalizzare davvero qualsiasi cosa, e avendo a disposizione centinaia di oggetti, equipaggiamenti e colori. Si parte dal corpo, dove potremo cambiare testa, braccia, torso, gambe, per poi passare ai pezzi forti. In primis le armi, che naturalmente varieranno da tipologia a tipologia di Skylanders. Nel nostro caso, ad esempio, ci siamo sbizzarriti ad utilizzare decine di spade differenti, ma se avessimo scelto come classe quella dell’arciere ovviamente avremo avuto a che fare con gli archi, così come i pistoleri avranno la possibilità di equipaggiare pistole laser di un noto villain della prima PlayStation, ma ne parleremo dopo. Tra le altre opzioni per personalizzare il fidatissimo UagnaBot, si potrà variarne la dimensione, gli effetti sonori, inserire un’aura intorno ad esso, e anche selezionarne la personalità e soprattutto i poteri. Non siete contenti di ciò che avete creato, dopo aver creato il vostro Skylander privato? Nessun problema, perché in qualsiasi momento potrete cambiarne parti e poteri. Una bella comodità, considerando il fatto che ogni frammento di Imaginite che raccoglierete tramite i forzieri, le missioni storia e le sfide nel gioco, sbloccherete tanti nuovi equipaggiamenti che faranno crescere le statistiche di combattimento dello Skylander. Statistiche ovviamente sempre migliori mano a mano che la rarità dei frammenti, divisa tra comuni, rari, epici e supremi, aumenterà.
DI TUTTO E DI PIÙ
Nel pieno stile della serie, pensata per un target prevalentemente giovanile, i colori e la fantasia la faranno da padrone. Non solo per quanto riguarda gli Skylander da creare, come abbiamo abbondantemente in precedenza, ma anche per i numerosi livelli di gioco da esplorare. La formula, ormai classica e collaudata, è sempre quella: un platform action, con una telecamera fissa che non può essere ruotata e che comunque non darà problemi di visibilità al giocatore nel corso delle sue scorribande sulle Skylands. Ognuna delle isole sarà come sempre ben caratterizzata e realizzata, con paesaggi color pastello e tonalità vivaci a dominare su tutto il resto, e un buonissimo livello di varietà che già ritroviamo nei più celebri platform. Un mondo nevoso, uno infuocato, una radura, ma anche luoghi nostaligici come la Tana del Drago (dedicata e ricca di riferimenti alla storia originale di Spyro) e altri abbastanza inusuali da esplorare come un immenso casinò per il gioco d’azzardo. A proposito di giochi, saranno tanti anche i minigiochi che spezzeranno il ritmo action del gioco e con i quali potrete raccogliere anche tanti nuovi frammenti di Imaginite per sbloccare nuovi contenuti.
Se poi pensate di dover buttare tutti i vostri vecchi cimeli delle collezioni passate di Skylanders, sbagliate di grosso, perché gli sviluppatori sono stati bravi a re-inserire componenti come le corse (introdotte in Skylanders SuperCharges) che offrono una varietà ancora maggiore al gameplay già di per sé molto buono e diversificato. Anche combattere contro i malvagi Doomlander, i mostri creati e potenziati da Kaos che rappresenteranno i boss di ogni fine livello, risulterà talvolta diverso dal solito e semplice combattimento corpo a corpo, sfruttando ad esempio gigantesche navi volanti armate di tutto punto.
E ora, il momento da tanti atteso, il motivo per cui molti sono qui a leggere questa recensione: il ritorno di uno dei personaggi più amati di sempre, nella sua Wumpa Island.
CRASH STRIKES BACK
Parliamoci chiaro. Buona parte degli acquirenti di Skylanders Imaginators non vedeva l’ora di trovare sugli scaffali dei negozi il gioco solamente per un motivo: Crash Bandicoot. Il marsupiale arancione di Naughty Dog (ora in mano ad Activision, anche se le voci insistono su un nuovo acquirente), rimasto lontano dalle scene per quasi 8 anni, è infatti il super ospite speciale del nuovo capitolo della serie, insieme anche alla sua nemesi di sempre Dr. Neo Cortex. Ad aiutare Toybox, software house di questo Skylanders Imaginators, ci ha infatti pensato Vicarious Visions, una casa da sempre a stretto contatto con Activision e che ha ottenuto l’onore di rimasterizzare in HD l’intera trilogia originale di Crash Bandicoot. A Vicarious, quasi come fosse un banco di prova per l’attesissima Remastered, è stato assegnato il compito di realizzare non solo Crash e Cortex ma anche un livello completamente dedicato a loro, le Isole di Bumbum Wumpa. Esperimento riuscito perfettamente. Crash può finalmente tornare a roteare su sé stesso, per la gioia di tutti.
Il design di Crash Bandicoot, che molti (ingiustamente) disprezzarono al momento dell’annuncio all’E3 di Los Angeles, è davvero molto fedele a quello che era il concept originale dei primi giochi, stravolto nel reboot Crash of the Titans, così come quello di Cortex (in effetti, poco c’era da modificare). E il livello delle Isole Wumpa non è altro che un grande omaggio alle origini di questo indimenticabile personaggio. Il pretesto dell’energia ritmica, che Cortex stava pianificando di sfruttare da 20 anni, serve a Vicarious per instradare il giocatore in un livello musicale come non mai, e che trabocca di nostalgia e di riferimenti, sia sonori che visivi. Aku Aku, ad esempio, sarà nostro consigliere sulle scelte da intraprendere nel livello; Uka Uka, il suo gemello malvagio, sarà invece il protettore di Cortex, il cui stile di combattimento è stato in pratica ripreso dal buon Crash Twinsanity dove anch’egli era utilizzabile; ritroveremo le immancabili casse di TNT sparse per tutta l’isola, con tanto di casse rimbalzanti ripiene di Frutti Wumpa da raccogliere e che conteranno come tesori raccolti; addirittura, assisteremo ad una comparsata di Finto Crash, personaggio ormai dimenticato nelle pagine di storia dei videogiochi. Buona parte delle Isole di Bumbum Wumpa viene riproposto con la tecnica del “finto” platform in 3D, proprio come nella trilogia originale di Crash, ossia livelli sì in 3 dimensioni ma nei quali in pratica si può solamente seguire il sentiero. Nulla da obiettare, su questo splendido ritorno di Crash. C’è chi voleva un gioco completo, e anche noi siamo tra questi. Ma rivederlo in gran forma come in questo Skylanders Imaginators, immerso finalmente nella sua vera isola, magnificamente rappresentata e con tanto di indigeni proprio come nell’originale, fa uno splendido effetto.
PUNTI DI FORZA
- Colorato e divertente come sempre
- Gameplay variegato
- Crash e Cortex valgono da soli il prezzo
PUNTI DEBOLI
- Solo un Imaginator per cristallo
Come sempre, Skylanders riesce a sorprendere ogni anno con qualcosa di sempre nuovo. L’introduzione dell’Imaginite per creare i propri Skylanders privati pone un inedito tassello al già immenso pantheon di personaggi, così come la graditissima introduzione di due storiche icone del passato, Crash Bandicoot e Cortex, che presto potremo rivedere anche nella rimasterizzazione della trilogia originale di Naughty Dog. Un prodotto sempre perfetto per i più giovani, ma siamo sicuri al 100% che chi ha ancora nel cuore un pizzico di nostalgia verso il marsupiale più famoso della storia dei videogiochi non ci penserà due volte prima di puntare su questo titolo. Chissà, a questo punto, cosa ci riserverà il futuro del franchise Activision, che peraltro si arricchirà tra pochi giorni della serie animata su Netflix Skylanders Academy.
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