Home Videogiochi Recensioni [Recensione] Strange Brigade – Quattro avventurieri in cerca di zombie

[Recensione] Strange Brigade – Quattro avventurieri in cerca di zombie

Di Strange Brigade, nuovo lavoro di Rebellion Developments disponibile da circa due settimane su diverse piattaforme, abbiamo sentito parlare poco. Il gioco, a differenza della serie principale della software house, Sniper Elite, e dello spin-off a base di non-morti, Zombie Army, non ha avuto una gran risonanza mediatica, eppure c’è qualcosa nel suo concept che ci ha convinti a testarlo. Grazie ad una key fornita dallo sviluppatore, siamo qui oggi per parlarvi più approfonditamente di quello che è Strange Brigade e del perché potrebbe essere il gioco perfetto (o quasi, non esageriamo) per passare più di una serata in compagnia di amici, partendo tutti insieme alla ricerca di perduti tesori e pericolosi nemici venuti dal passato dell’Egitto.

Versione provata: PlayStation 4

LA STRANA BRIGATA

Partiamo con una precisazione: Strange Brigade può essere giocato in tutta tranquillità anche in single player, ma è nella cooperativa da 2 a 4 giocatori che offre il meglio di sé. La Strana Brigata protagonista di questa bizzarra storia è infatti composta da quattro avventurieri, che rispondono al nome di Nalangu Rushida, Gracie Braithwaite, Archimedes de Quincey e Frank Fairburne e che partono per una grande avventura volta a fermare la malvagia regina egiziana Seteki, che si sta risvegliando dalla morte ed è pronta a conquistare il mondo con il suo esercito di zombie. Con il suo stie costantemente goliardico e divertente, accompagnati da un narratore che non perderà occasione per punzecchiare i personaggi e strappare qualche risata, i quattro avventurieri esplorano un pericoloso Egitto incredibilmente simile a quello del blockbuster come La Mummia (quello con Brendan Fraser ovviamente, non l’obrobrio del 2017) e tanta, tanza azione.

Con La Mummia, ma anche altri storici film come Indiana Jones, Strange Brigade non condivide solamente l’ambientazione ma anche l’atmosfera. Il gioco offre una gradevolissima sessione di gioco in compagnia di amici, supportandosi a vicenda e combattendo insieme tutte le orde di non-morti che Seteki ci scaglierà contro con un gameplay estremamente accessibile e probabilmente troppo basilare per qualcuno. Strutturato come un TPS di vecchio stampo, Strange Brigade è esattamente e solamente quello: uno sparatutto dei più classici. Nessuno sistema di coperture, nessun sistema di abilità aggiuntive o di esperienza, nessuna meccanica nuova o particolare da segnalare. Una volta iniziata la missione, dopo aver visto il simpatico video introduttivo in bianco e nero, l’unico nostro pensiero è sparare a tutto quello che si muove di fronte a noi con l’arma che abbiamo scelto a inizio missione dal menù di personalizzazione, tutte più o meno bilanciate ma che hanno un feeling diverso tra loro e in certi casi troppo aspro.

NON SOLO MORTE E DISTRUZIONE

Ad affiancare l’azione, presente in gran quantità, c’è anche l’esplorazione, con tanto di enigmi facilmente risolvibili e ma che richiedono comunque un po’ di ingegno. Troviamo infatti percorsi su piattaforme pericolanti da seguire, sequenze di pulsanti da colpire nell’ordine giusto, e così via. Motivo di tanto interesse da parte nostra verso questi segreti sono gli oggetti collezionabili e le monete d’oro da recuperare, che nella modalità Campagna, completabile in circa 8 ore, vengono accumulate in un fondo che servirà poi per acquistare nuove armi più performanti di quelle disponibili all’inizio. Allo stesso modo possiamo trovare casualmente negli scrigni alcune rune che aumentano il danno dell’arma se montate su di essa, altre che consentono di recuperare porzioni di barra della vita ad ogni uccisione e via dicendo. Non è possibile invece modificare il potere legato ad ogni personaggio, un’abilità speciale data da un amuleto in possesso di ciascuno degli avventurieri che, se caricato con le anime dei morti, sprigiona un potente attacco, e il più interessante è sicuramente quello di Archimedes.

Le missioni della campagna si strutturano sempre alla stessa maniera: combattimenti e puzzlesi alternano fino ad arrivare ad una boss fight conclusiva, che spesso riguarda una sfera di anime di non-morti da distruggere. Cambiano le cose invece quando guardiamo le altre modalità. Orda è una modalità survival a tutti gli effetti, dove l’unico obiettivo è continuare a uccidere ondate di zombie e sopravvivere il più a lungo possibile, cedendo però presto il passo alla noia per le praticamente inesistenti cose da fare per diversificare la partita. Eppure, si tratta del modo perfetto per continuare a vivere nel mondo di Strange Brigade, anche solamente per concedersi qualche veloce partita con un amico. La terza modalità è invece Sfida a Punti, una vera e propria competizione tra i giocatori che si cimentano qui. L’obiettivo? Uccidere quanti più zombie possibili accumulando punti, e al termine del tempo viene decretato il vincitore. Semplice, no?

Visivamente, gli ambienti realizzati da Rebellion sono suggestivi, anche se leggermente ripetitivi, e non segnaliamo criticità dal punto di vista grafico. Pur non rivaleggiando con altri adventure come Uncharted o simili, Strange Brigade si difende con le unghie e non concede sbavature. Discorso diverso per le animazioni, un po’ troppo legnose o in certi casi addirittura assenti.

PUNTI DI FORZA

  • Un gioco perfetto da giocare in compagnia
  • Previsti contenuti gratuti post-lancio
  • Molto divertente

PUNTI DEBOLI

  • Animazioni
  • Un po’ di ripetitività negli ambienti
  • Se giocato in singolo perde tutta la sua anima

Diverte? Sì. Intrattiene? Certo. Rivoluziona? Assolutamente no, ma non per questo bisogna guardare con occhio torvo il nuovo lavoro di Rebellion Developments, un videogioco sincero, con una certa anima e un intento ben preciso, quello di porsi come una divertente esperienza di squadra senza troppi fronzoli, intoppi né difficoltà. Uno sparatutto in terza persona estremamente accessibile a tutti, un’avventura tutt’altro che indimenticabile ma che riesce a fare il suo piccolo sporco lavoro e che esalta se giocato in compagnia. Strange Brigade si perde però in alcune piccole cose, come un single player poco interessante (l’offerta in sé già non è originale, e il multi coop è la componente principale) e ambientazioni un po’ troppo ripetitive. C’è però da stare sereni e guardare anche al roseo (speriamo) futuro, con tanti update gratuiti già annunciati.

Ringraziamo Rebellion Developments per il codice download di Strange Brigade.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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