Home Videogiochi Recensioni [Recensione] The Disney Afternoon Collection – Ed è subito Anni ’90

[Recensione] The Disney Afternoon Collection – Ed è subito Anni ’90

Quando in redazione, alcune settimane fa, è arrivato il comunicato stampa dalla sede Halifax rimasi a bocca aperta. Annunciato il nuovo The Disney Afternoon Collection, data di uscita: 18 aprile, e a seguire tutte le varie informazioni. Cosa? Capcom davvero rimasterizza alcuni dei suoi più celebri platform nati dal sodalizio degli anni ’90 con la Disney, e li riporta sui sistemi attuali? Sogno o son desto?

Sono destissimo, a giudicare da quello che ho appena avuto modo di provare in questi ultimi giorni, appunto The Disney Afternoon Collection. Una raccolta di 6 titoli, tutti rigorosamente platform come da tradizione per l’epoca, usciti originariamente tra il 1989 e la metà degli anni ’90, e riproposti in tutto il loro splendore al prezzo di 19.99€ su PS4, Xbox One e PC (e scommettiamo presto anche in una versione per Switch, dai). Per i nostalgici, è una manna dal cielo, così come lo fu all’epoca. I cartoni animati del sabato pomeriggio, tra Disney Club, Solletico e altri show vari (in America lo show si chiamava proprio The Disney Afternoon), prendevano vita, ed eravamo noi stessi a comandare i nostri eroi preferiti in magiche e pericolose avventure. Per assaporare al meglio la speciale occasione, dunque, mi sono attrezzato a dovere. Merendina Mr. Day, succo di frutta all’albicocca, Crystal Balls sul tavolinetto davanti al televisore per farmi venire qualche malattia strana (non le userò, ma fanno atmosfera), e sono pronto a gettarmi di nuovo negli anni ’90.

Versione provata: PlayStation 4

“QUA LA VITA, PAPEROPOLI”

I sei giochi contenuti nella collezione sono dei veri e propri must degli anni ’90, perle di ormai rara bellezza del mondo platform che in qualche modo segnarono un’epoca. La magia Disney, all’epoca ancora impegnata attivamente nel portare serie di cortometraggi animati dedicati ai suoi personaggi più famosi, incontrò la tenacia di Capcom nel realizzare prodotti di alto livello per l’epoca nella quale ci trovavamo, capace di ergere ogni cosa che toccava ad esperienza da provare almeno una volta nella vita. Esperienze che, complici gli anni che inesorabilmente passano, possono essere sfuggite a più di una persona, e dunque per chi vuole fare un salto nel passato (e anche un po’ di sana cultura videoludica) il progetto Disney Afternoon Collection è perfetto.

Cominciamo con una breve panoramica dei titoli inseriti nel pacchetto. Il primo è targato 1989 e si chiama DuckTales. Chi, tra di noi, non ha mai sentito parlare di DuckTales, la serie animata più longeva della storia Disney e che vedeva come protagonista Paperon dé Paperoni alla ricerca di incredibili tesori in compagnia dei nipoti Qui, Quo e Qua, e dell’irrefrenabile Jet McQuack. Nell’omonimo gioco, che si dividerà in 5 livelli, l’obiettivo è recuperare altrettanti tesori prima di sfidare il boss conclusivo. DuckTales venne anche riproposto pochi anni fa, nel 2013 per la precisione, in una versione completamente rimasterizzata con nuova veste grafica e intermezzi che forniscono una storia al gioco. La versione in TDAC, però, è quella originale.

Baloo nella casa stregata…Quali pericoli lo attendono?

Si continua con Chip’n’Dale: Rescue Rangers. I roditori Cip e Ciop, compagni di tante avventure in compagnia di Paperino nei Classici animati Disney, divennero protagonisti di una serie animata dedicata e nei quali svolgevano in pratica il ruolo di agenti segreti. Nel gioco del 1990 ritroviamo alcuni volti noti della serie, come Monty, Gadget e Gattolardo. Si tratta, esattamente come DuckTales, di un classico platform arcade con tanto di salti e più livelli sui quali giostrarsi (ancor più semplificato rispetto al primo, a dire il vero), mentre le cose cambiano con il titolo successivo: TaleSpin. Nel 1990 la Disney decide di produrre una serie animata decisamente anticonvenzionale per il suo protagonista, l’orso Baloo de Il libro della giungla. Niente giungla però stavolta, ma viaggi intorno al mondo a bordo di un aereo mercantile di proprietà di Rebecca Cunningham e in compagnia del giovane Kit. TaleSpin del 1991, il videogioco dedicato, è uno shooter a scorrimento, nel quale comanderemo Baloo a bordo del suo aereo contro le mille insidie del suo viaggio in oltre 8 località tutte differenti l’una dall’altra.

“DAGLI ADDOSSO, DUCK”

Giro di boa per i contenuti della collection, e siamo al 1992. Una delle serie animate più riuscite di sempre del pantheon Disney, Darkwing Duck, diventa uno shoot’em up nel quale gli appassionati del cartone animato ritrovano lo stesso spirito oscuro e battagliero del papero mascherato della città St. Canard, insieme ai volti noti della serie: il ritorno di Jet McQuack da DuckTales, ma anche Liquidator, Becco d’Acciaio e Megavolt tra i villain più conosciuti. Armato della sua fedele pistola, il giustiziere di quella che assomiglia per toni e atmosfere alla Gotham City di Batman ha una sola missione: ripulire le strade dal crimine. Particolarmente agile rispetto a molti altri eroi dei videogiochi precedenti, Darkwing Duck può anche utilizzare il suo mantello-scudo per difendersi.

Chiudiamo con gli ultimi due titoli, rispettivamente datati 1993 e 1994 ed entrambi sequel. Parliamo di DuckTales 2 e Chip’n’Dale: Rescue Rangers 2. La formula, in sostanza è sempre la stessa: nel primo Zio Paperone riparte alla ricerca di una mappa del tesoro per riuscire a compiere una nuova impresa prima del nemico di sempre Cuordipietra Famedoro, coinvolgendo come al solito i nipotini, Jet e Archimede in pericolose avventure dall’Egitto fino alla Scozia. Classica formula anche per Cip e Ciop. Nel sequel, ancora una volta giocabile in due giocatori e nel quale possiamo scegliere all’inizio chi impersonare tra i due agenti speciali, il famigerato Gattolardo è tornato e vuole fermare una volta per tutte l’agenzia Rescue Rangers.

Proseguendo nella carrellata di titoli che costituiscono la Disney Afternoon Collection, una cosa sin da subito balza all’occhio. E non parlo della realizzazione tecnica, ottima e capace con i suoi colori e forme di essere sempre piacevole, ma del tempo che avanza. Sembreranno particolari sciocchi, quelli che vi sto elencando e in un’epoca dove ormai queste cose sono all’ordine del giorno nei videogiochi, ma il segno del tempo e dell’evoluzione sono particolarmente tangibili in questo excursus storico di Capcom. Partendo da DuckTales del 1989, ed arrivando sino a Chip’n’Dale 2 del 1994 è possiible infatti toccare con mano le migliorie e le modifiche che hanno perfezionato sempre di più il gameplay.

Nel momento in cui, per fare un esempio, Zio Paperone doveva ricorrere al bastone a molla occorreva premere anche la freccetta giù in fase di salto; nel sequel questa talvolta fastidiosa cosa non accade. Proseguendo nel cammino di TDAC, arrivano anche gli ormai oggi immancabili potenziamenti. Oltre ai power-up legati a vita, temporanea invulnerabilità e punteggio finale della partita, da TaleSpin in poi iniziano a farsi vedere anche potenziamenti permanenti. Nel caso dell’aereo di Baloo, possiamo aumentarne la velocità, ma anche il rateo di fuoco grazie all’hangar di Valvola. Tutto ciò rese più ampio e variegato il concetto stesso di videogioco, sempre pronto ad accogliere nuove intuizioni come ad esempio le molteplici munizioni per la pistola a gas di Darkwing Duck, o gli inediti adattatori di Archimede per il bastone di Paperone in DuckTales 2. Esempi tangibili di come Capcom, ad ogni produzione, stava aggiungendo nuovi pezzi per un mosaico in costruzione sempre più grande.

Esempi come Darkwing Duck poi sono importanti per capire le fonti di ispirazioni di questi titoli, in questo caso Mega Man, sfruttandone il solido gameplay per modificare la formula di base delle produzioni Capcom/Disney. I giochi sono invecchiati straordinariamente bene, eccetto forse il buon TaleSpin che soffre di comandi abbastanza legnosi che litigano spesso in alcune boss battle e di punti di spawn dei nemici troppo imprevedibili, cosa che vi farà ricorrere molto probabilmente al Riavvolgi. Ne parleremo tra poco.

“CI-CI-CI-CIP E CIOP, CHE GRAN DETECTIVE”

Capcom si è premurata di restaurare tutti i sei titoli con una ottima pulizia grafica e portandoli a 1080p. Anche i colori, prima limitati dalla tecnologia dell’epoca, ora risplendono di tonalità accese, e i contorni risultano più definiti e gradevoli alla vista rispetto all’impressione che avrebbe fatto un semplice porting. Ci troviamo di fronte, generalmente parlando, ad un ottimo prodotto preconfezionato e riproposto con gradite aggiunte e miglioramenti grafici di non poco conto. Il prezzo, 20€ circa, è a mio avviso decisamente azzeccato e proporzionato alla quantità e qualità della raccolta, che oltre alle versioni graficamente rivisitate dei sei classici propone anche qualcosa di nuovo nel pacchetto.

Zio Paperone a caccia di tesori in Egitto, tra muri invisibili e trappole di ogni tipo

Per rendere probabilmente più accessibile i giochi anche a generazioni recenti di videogiocatori, poco avvezzi al concetto di mancanza di checkpoint e vite limitate, gli sviluppatori hanno ideato il pulsante Riavvolgi. Il comando permette letteralmente di riavvolgere il tempo fino a quando vi fa più comodo, in modo da riparare ad un errore fatto in precedenza, impedire una morte orribile, o anche provare a superare in un modo differente un determinato boss. Non me la sento di definire Riavvolgi come una snaturazione dei titoli, in quanto si tratta di un’operazione da compiere totalmente a discrezione del giocatore. Il livello di sfida, in ognuno dei sei giochi, rimane esattamente lo stesso di un tempo, ma appunto con Riavvolgi anche utenti meno esperti e poco abituati a platform di questo tipo che sapevano essere particolarmente crudeli e punitivi in caso di errore.

Di ogni titolo, oltre alla classica modalità Storia, è possibile affrontare la Sfida a tempo e Corsa Boss. Poco da dire sulla prima, che sarà semplicemente una sfida a tempo con tanto di classifiche online (ma forse lo avevate già intuito dal nome della modalità); Corsa Boss consiste invece nello sconfiggere di fila tutti i boss di un determinato gioco, anche in questo caso con tanto di classifiche online per confrontarvi con gli amici e i giocatori di tutto il mondo. Per entrambe le modalità, come è giusto che sia, Riavvolgi non è disponibile.

Corsa Boss, primo stage di Chip’n’Dale: Rescue Rangers 2. Non sono durato molto…

Sono presenti anche diverse opzioni di personalizzazione dello schermo, sia per la dimensione della finestra di gioco (4:3 o anche 16:9, anche se l’effetto sarà ovviamente differente) sia per l’estetica dei colori, ai quali cambiando il filtro possiamo decidere di dare un aspetto ancor più retrò o più moderno, con le tonalità più accese e pulite della rimasterizzazione. Segnaliamo, inoltre, la presenza delle colonne sonore originali dei giochi, la possibilità di dare uno sguardo al making of dei videogiochi con concept e artwork nel museo dedicato, e la possibilità di salvare ogni gioco in qualsiasi momento e di ricaricare la partita per riprenderla lì dove eravamo rimasti.

PUNTI DI FORZA

  • 6 capolavori restaurati
  • Nuove modalità e Riavvolgi
  • Prezzo giusto per i contenuti

PUNTI DEBOLI

  • Manca traduzione italiana
  • Mi ha ricordato quanto sono vecchio

Ovviamente l’ultimo punto debole è una chiara battuta, ma nel profondo mi sono sentito davvero invecchiato ritrovandomi a giocare questi titoli a più di 20 anni di distanza dall’ultima volta. Un’emozione ricca però di gioia, nel constatare ancora oggi che Capcom è riuscita a creare videogiochi adatti ad ogni tempo e gusto. The Disney Afternoon Collection, senza stravolgere una formula che già funzionava alla grande all’epoca, ripropone sei grandi classici senza tempo restaurati, con anche qualche gradevole aggiunta che aumenta la durata di gioco e lo rende un pacchetto degno di interesse. Collezione che sarà gradita sia a chi spese ore ed ore su questi intramontabili arcade all’epoca del loro splendore, sia a chi vuole recuperare alcune pietre miliari della storia videoludica e passare qualche spensierata ora (ma non troppo, vista la difficoltà di alcuni passaggi) con gli eroi Disney.

Un ringraziamento ad Halifax Italia per il codice fornito.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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