Dopo i due graditi update gratuiti, che hanno traghettato Tom Clancy’s The Division fino a giugno (ve ne abbiamo parlato qui), è ora per Ubisoft Massive Entertainment di dare il primo vero scossone al suo MMORPG-TPS. È infatti disponibile Underground, la prima espansione di The Division, che porta gli agenti della Divisione ad esplorare i pericolosi meandri della Grande Mela. Imbracciate lo zaino e armatevi di tanta pazienza, perché dovrete faticare per ripulire la metropolitana di New York.
Nota: La versione provata è quella per PlayStation 4, uscita un mese dopo quella per Xbox One e PC.
Operazioni sotterranee
Avevamo lasciato New York ancora in balia del virus, dopo che le indagini della Divisione non hanno portato, a conti fatti, da nessuna parte per risolvere la quarantena della città. Non è un mistero, dunque, che i malavitosi siano ancora presenti in gran quantità, specialmente in un luogo che fino ad oggi non avevamo mai considerato: la metropolitana. I sotterranei della Grande Mela sono infatti da diverso tempo la nuova base operativa dei Purificatori, cacciati dai loro territori nel corso delle vicende precedenti ad Underground. Gli amanti del fuoco saranno dunque i protagonisti delle varie missioni sotterranee che svolgeremo, che verranno attivate tramite un HUB tutto nuovo, il Terminale, che è raggiungibile dal retro della Base Operativa della Divisione. Nel Terminale, oltre ai classici rivenditori di oggetti di altissimo livello che vi permetteranno di aumentare il vostro grado (il livello massimo per le armi ora è il 229, quello per le armature è 268), potrete impostare tutto quello che vi occorre e che vi aggrada per una Operazione.
Dopo una piccola missione introduttiva al DLC, che sbloccherà l’accesso al Terminale, The Division vi insegnerà infatti le basi sulle quali poggia l’impostazione delle Operazioni sotterranee. Tramite il tavolo delle Operazioni potrete scegliere tra una vasta gamma di opzioni per personalizzare le missioni, opzioni che naturalmente aumenteranno mano a mano che aumenterete il vostro Grado Sotterraneo, il nuovo livello di esperienza aggiunto con Underground. Potrete infatti scegliere di svolgere una missione in una o più fasi, di impostare una difficoltà (alle quali è stata aggiunta l’imponente difficoltà Eroica, un enorme banco di prova per team di alto livello), e di selezionare, nel caso lo desideriate, le direttive da seguire in questa Operazione. In cosa consistono tali direttive, è presto detto: si tratta di limitazioni che voi stessi imporrete alla vostra Operazione per renderla più difficile, ispirata e insidiosa, e che naturalmente vi faranno guadagnare ancor più esperienza rispetto ad una missione senza direttive. Tra le varie direttive troviamo opzioni che fanno diminuire costantemente la salute, la rimozione della minimappa, e tante altre ancora che lasciamo scoprire a voi. Insomma, un bello schiaffo alla noia e alla ripetitività che inesorabilmente si fanno sentire su The Division, così come su tutti gli altri giochi di questo tipo. Operazioni randomiche ben congeniate e con un level design sempre ottimo nonostante non ci troviamo più in superficie, e occorre ricordare l’elevato livello di sfida che caratterizzerà il DLC nel qual caso cerchiate di ottenere gli equipaggiamenti migliori (dunque, giocando a difficoltà sempre più elevate).
Noterete dopo poche missioni che Underground è concepito prevalentemente per spingervi a giocare in compagnia
In questo senso, pesa la poca attenzione rivolta verso il single player. Mentre noi stessi, come vi avevamo specificato nella nostra recensione, abbiamo comunque apprezzato la storia di The Division giocando in solitaria, noterete dopo poche missioni che Underground è concepito prevalentemente per spingervi a giocare in compagnia, o comunque a sfruttare il matchmaking (decisamente rapido in quanto ricco di giocatori attivi) per portare a termine imprese ben più ardue di quelle a cui ci eravamo abituati. Un compromesso al quale scenderete molto presto, perché prove ancora più pericolose vi aspettano, nella super Incursione ideata da Massive Entertainment.
Apocalisse
Missing in Action ci aveva lasciato a bocca aperta (non positivamente), Cielo terso aveva invece mantenuto le aspettative (senza comunque stupire). L’Incursione introdotta invece con Underground, La Tana del Drago, è un ottimo compromesso tra le due precedenti Incursioni e ciò che i fan chiedevano. La missione è situata nel centro di Hell’s Kitchen, e sarà sostanzialmente divisa in due parti. Dopo un breve ma concitato combattimento per raggiungere il tetto dell’edificio che dovrete liberare dai nemici, al quale si aggiunge la novità delle macchine radiocomandate esplosive, vi scontrerete contro quattro potenti Purificatori, chiamati Carestia, Morte, Pestilenza e Guerra, ossia i quattro Cavalieri dell’Apocalisse. Fate molta attenzione, perchè non solo i Purificatori in questione saranno esageratamente resistenti, ma una volta ucciso uno di loro arriveranno nuovi nemici “minori” a darvi fastidio. Esiste un piccolo trucchetto per evitare troppi problemi, ovvero danneggiare costantemente e ripetutamente i quattro cavalieri in contemporanea e infine ucciderli praticamente contemporaneamente per evitare ondate di nemici superflue. Una volta recuperato il bottino di guerra, che potrà anche essere un ottimo equipaggiamento del nuovo set AlphaBridge, passerete alla seconda fase dell’Incursione, che forse vi risulterà meno impegnativa. Si tratterà di un setting molto simile a Missing in Action: dovrete coordinarvi con i vostri compagni e premere, quando ve lo sarà chiesto, due pulsanti per attivare una gru, e questa operazione andrà ripetuta tre volte. Nel frattempo, ondate di nemici vi si scaglieranno contro, e dovrete fare attenzione anche al pavimento che verrà incendiato di volta in volta. L’Incursione, come avrete capito, necessiterà di un ottimo lavoro di squadra, dunque ancora una volta Massive Entertainment punta a farvi capire che il miglior modo di giocare a The Division è in compagnia. In definitiva, una buonissima missione dopo le delusioni (parziali o totali) delle Incursioni precedenti.
Come avrete potuto capire, Underground si dedica totalmente al PvE, lasciando la Zona Nera abbandonata a sé stessa, perlomeno con questo DLC. È stata però apportata qualche leggera modifica al comparto PvP, con l’introduzione dell’area dedicata ai giocatori con punteggio superiore a 231. Ricompense ottime, vista anche la difficoltà di muoversi in tali aree, ma l’impressione (e probabilmente non ci sbagliamo) è che Ubisoft Massive non abbia voluto spendere troppe energie nella Dark Zone. Cosa che forse sarà dedicata ad un prossimo DLC.
Tom Clancy’s The Division: Underground riesce a porre un freno alla ripetitività del gioco, cosa naturale se siete fan del titolo di Massive Entertainment e se avete speso già centinaia di ore sul gioco. Ciò che ci è piaciuto di Underground, oltre all’interessante setting e alla gustosa personalizzazione delle missioni, è anche un sistema di ricompense finalmente adeguato, che vi ripagherà dei duri sforzi compiuti per portare a termine le eroiche Operazioni sotterranee o per stanare il Drago dalla sua tana. Acquisto consigliato, anche se a dirla tutta avremmo preferito una nuova porzione di storia da vivere, cosa che invece viene solamente abbozzata: il pretesto dei Purificatori nei sotterranei è solamente un modo per iniziarvi al DLC, ma sostanzialmente non porterà da nessuna parte.
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