Unicorn Overlord | Recensione

Vanillaware, software house giapponese situata ad Osaka è finalmente tornata alla ribalta con Unicorn Overlord, RPG in tempo reale che si ispira, senza troppi fronzoli, a quello che è stato Ogre Battle, serie creata nel 1993 da Quest e poi passata nelle mani Square Enix. Molti sono anche i richiami al più recente Fire Emblem, serie giunta sulle console di casa Nintendo.

Lavorare su questo genere videoludico non è così semplice ma i ragazzi di Vanillaware ed Atlus sono riusciti a sfornare un titolo molto interessante; ecco a voi dunque la recensione dedicata ad Unicorn Overlord.

Versione provata: Xbox Series X|S

Alla conquista di Fevrith

L’intera trama del gioco gira intorno al personaggio di Alain, giovane guerriero che ha come scopo quello di spodestare il regno di Fevrith dal generale Valmore. Quest’ultimo ha ottenuto il potere servendosi della magia nera e influenzando i padroni delle varie fazioni. Grazie all’anello dell’unicorno, ottenuto dalla defunta madre, tuttavia, Alain ha la capacità di rompere questo legame oscuro, creando un esercito di liberazione sempre più numeroso.

Ad un primo impatto potrebbe sembrare che la trama raccontata da Vanillaware sia la solita storia di vendetta. Ciò nonostante vi sono una serie di trame secondarie che aumenteranno la profondità della storyline.

Tutto ciò grazie alla possibilità di reclutare i vari NPC che incontrerete nel corso dell’avventura e che daranno accesso a dialoghi e storie completamente inedite. Inutile dire che per portare a termine la storia principale impiegherete decine di ore, tempo che potrà aumentare ancora di più se deciderete di spolpare in tutto e per tutto le attività secondarie offerte da Fevrith. Sicuramente seguire le varie sottotrame vi permetterà di apprezzare ancora di più il lavoro svolto da Vanillaware sulla trama. Seguendo il solo filone principale, infatti, perdereste gran parte del fascino dell’avventura di Alain e compagni.

Open World e Strategia

Unicorn Overlord è un gioco che unisce e fonde perfettamente diversi stili di gioco. Fin da subito avremo accesso a delle regioni liberamente esplorabili, in cui potremo raccogliere oggetti, affrontare missioni primarie e secondarie, liberare avamposti e molto altro ancora. In ogni caso il titolo lascia al giocatore piena libertà di esplorazione. Inutile dire che più tempo concederemo al farming e al potenziamento e piu facile sarà per Alain e compagni procedere con l’avventura. Nei diversi villaggi esplorabili potremo infatti trovare mercanti da cui acquistare oggetti ed equipaggiamenti decisamente utili.

Una volta aver dato inizio alla missione di turno saremo catapultati nel campo di battaglia, trasformando Unicorn Overlord in uno strategico vero e proprio. Dovremo decidere ad esempio come posizionare le nostre unità o quali nemici attaccare così da facilitare la nostra avanzata.

Raggiunto lo scontro tra le unità alleate e nemiche si darà inizio ad una battaglia “automatica” che deciderà le sorti delle fazioni impiegate. A questo punto potreste pensare che trattandosi di combattimenti automatici, la libertà concessa da Vanillaware al giocatore sia pressoché nulla. Bè non ci sarebbe sbaglio più grande che pensare una cosa del genere.

Questo perché in Unicorn Overlord entra in gioco la componente RPG, grazie alla quale potremo costruire unità infinitamente personalizzabili. Ciò significa che anche una minima modifica potrebbe ribaltare l’intero scontro, trasmettendo al giocatore la sensazione di essere padrone del proprio destino.
Ciò grazie ad una sorta di simulazione che si avvia prima dello scontro e con cui potremo capire, fin da subito, le sorti dello scontro. In questo modo, se necessario, potremo ricorrere ai ripari tornando nel menù di personalizzazione e modificando la composizione della nostra unità.

L’Arte della Guerra

In un gioco qualsiasi l’inizio di uno scontro rappresenterebbe la vera essenza del gameplay e dell’azione. In Unicorn Overlord l’inizio della battaglia rappresenta invece la realizzazione di tutto ciò che avete fatto fino a quel momento.

Prima di scendere in campo avrete infatti passato diverso tempo nei menù di personalizzazione delle vostre unità. Ogni unità è composta da un massimo di sei elementi che dovrete selezionare con cura in modo da raggiungere la miglior sintonia tra l’oro.

Come prima cosa dovete sapere che ogni personaggio appartiene ad una determinata classe: fanteria, cavalleria, tank, scout o alati. Ogni classe è a sua volta suddivisa in diverse sottoclassi, ognuna dotata di specifiche abilità e di specifiche resistenze o debolezze verso altre categorie.

Ma non finisce qui perché le abilità attive o passive dei vostri alleati dipenderanno anche dalle priorità che deciderete di impostare. In altri termini un soldato deciderà o meno di usare una delle sue mosse prima di un’ altra se avrete impostato determinate condizioni. Ciò significa che due team completamente identici potrebbero comportarsi in maniera differente sulla base dei nostri input. Tra l’altro anche il semplice spostamento di un personaggio dalla prima alla seconda linea potrebbe cambiare notevolmente le sorti dello scontro. Mettere un tank in seconda linea avrebbe poco senso considerando che il suo compito è quello di prendere danno proteggendo gli altri giocatori.

Quanto scritto fino ad ora vi fa capire con semplicità che quando vi parlavamo di senso di libertà trasmesso non stavamo affatto esagerando.

A dirla tutta la componente RPG creata da Vanillaware è ancora più profonda considerando che potremo potenziare l’equipaggiamento di ogni componente della nostra unità (armi, armature, ciondoli e via dicendo). Considerate inoltre che ogni battaglia vinta darà dei punti esperienza ai vostri soldati, i quali vedranno aumentare le proprie caratteristiche (attacco, difesa etc).

Procedendo con l’avventura il gameplay diverrà sempre più profondo e difficile da gestire ma, nonostante questo, l’ottimo bilanciamento vi permetterà di padroneggiare gradualmente la gestione del vostro esercito.

In ogni caso, ad accompagnare l’ottimo sistema di gioco troviamo anche un comparto artistico davvero ben fatto, sia per quanto riguarda l’estetica di ogni classe che la costruzione del mondo di gioco. Anche a livello tecnico il gioco gira a 60 fps stabili e non abbiamo incontrato bug o glitch durante la nostra prova.

Ringraziamo Plaion Italia per il codice review fornitoci.