Red Dead Redemption è uno dei giochi di più alto profilo che è rimasto bloccato a lungo su console: l’epopea western di Rockstar è uscita nel lontano 2010 su Xbox 360 e Playstation 3, e solo a distanza di oltre 14 anni stiamo finalmente ricevendo un porting aggiornato per PC, comprensivo anche dell’espansione Undead Nightmare. Vediamo insieme nella nostra recensione il modo in cui John Marson ha raggiunto l’ultima frontiera, i nostri monitor!
C’era una volta il West secondo Rockstar
Red Dead Redemption, all’epoca della sua uscita, era davvero quanto di più simile a GTA 4 con i cavalli, e per un bel po’ fu quello il soprannome che gli affibbiò la comunità videoludica. Il giocatore veste i panni di John Marston, un ex fuorilegge che cerca di rifarsi una vita, ma viene costretto dai federali a rintracciare e uccidere i membri della sua vecchia gang per avere la possibilità di riunirsi con la sua famiglia.
La storia si sviluppa in un mondo aperto, realistico e curato, dove possiamo esplorare un’ampia gamma di scenari, dai deserti alle montagne innevate. Il viaggio di Marston lo conduce a confrontarsi con il suo passato e i cambiamenti sociali che hanno segnato la fine del West, offrendo una narrazione profonda e immersiva, ricca di momenti emotivamente intensi e indimenticabili.
La produzione di Red Dead Redemption fu lunga e complessa, e venne gestita da Rockstar San Diego con il supporto di altre divisioni di Rockstar Games. Lo sviluppo si protrasse per diversi anni, con un budget considerevole e una vasta squadra di developer.
Una delle sfide principali fu quella di creare un mondo aperto dinamico e realistico, con un’ambientazione che trasmettesse appieno l’atmosfera del Far West. L’attenzione ai dettagli, come l’intelligenza artificiale degli animali e degli NPC, i cambiamenti climatici e il ciclo giorno-notte, richiese un lungo periodo di perfezionamento.
Il gameplay di Red Dead Redemption è caratterizzato da una struttura open-world in pieno stile Grand Theft Auto che permette al giocatore di esplorare liberamente vasti paesaggi, alternando missioni principali a un’ampia gamma di sottomissioni e attività. Le missioni principali seguono il percorso narrativo di John Marston e includono scontri a fuoco, inseguimenti a cavallo e intense scene di dialogo.
Al di fuori della storia principale, il giocatore può dedicarsi a molte attività opzionali, tra cui cacciare animali selvatici, completare incarichi da cacciatore di taglie, giocare d’azzardo in partite di poker o blackjack, e persino cercare erbe e tesori. Queste attività contribuiscono a rendere vivo e realistico il mondo di gioco, offrendo una varietà di modi per interagire con l’ambiente circostante.
Certo, siamo ancora lontani dai fasti produttivi del suo prequel, Red Dead Redemption 2, ma la libertà di esplorazione di un mondo che richiamava i film di Sergio Leone e John Ford all’epoca risultò stupefacente.
Un elemento distintivo del gameplay è il sistema Dead Eye, che permette al giocatore di rallentare il tempo durante le sparatorie e di mirare con precisione ai bersagli, una caratteristica che rende i combattimenti più strategici e spettacolari. Questo sistema si evolve man mano che il giocatore avanza nel gioco, permettendo di selezionare più bersagli in successione, elemento che rende il combattimento ancora più dinamico e coinvolgente.
Per qualche frame e pixel in più
Andiamo ora ad analizzare come si comporta il porting su PC, curato da Double Eleven, che già l’anno scorso si occupò delle versioni Playstation 4 e Nintendo Switch. Prima di iniziare con la nostra analisi tecnica andiamo a vedere qual è la configurazione che abbiamo adottato: il nostro PC monta un processore Ryzen 7 1700, 32gb di ram, una 3070ti e un NVME, e utilizza come sistema operativo Windows 11 23H2 a 64 bit. Innazitutto, il gioco funziona con una risoluzione massima di 4K e 144 FPS. Sono supportate sia le risoluzioni ultrawide a 21:9 che quelle superultrawide a 32:9. Red Dead Redemption supporta NVIDIA DLSS 3.7 al lancio.
Vale sempre la pena ricordare che questa tecnologia permette alle GPU di prevedere l’aspetto dei fotogrammi utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale basati sui frame appena renderizzati. In questo modo si alleggerisce il carico della GPU, ottenendo un guadagno di prestazioni davvero significativo, fino a diverse decine di punti percentuali. La generazione di fotogrammi ha però la controindicazione di far perdere reattività ai controlli, ma questo aspetto è migliorato dalla tecnologia Nvidia Reflex.
Per DLSS, FXAA e FSR, è possibile impostare la frequenza dei fotogrammi della Super Risoluzione dinamica su 30FPS, 60FPS, 90FPS, 120FPS o 144FPS. Utilizzando la risoluzione dinamica il gioco adatterà la risoluzione per cercare di mantenere il frame rate che avremo impostato come obiettivo.
Red Dead Redemption presenta tre impostazioni grafiche che modificano la resa delle ombre. La prima opzione, Livello di Qualità delle Ombre, ha un impatto considerevole sulle prestazioni, riducendo il framerate medio di circa il 26% con l’impostazione di qualità più alta.
Attenzione anche all’opzione Livello di Intensità delle Ombre: l’impostazione più bassa garantisce un aumento delle prestazioni del 14% al costo di bordi delle ombre più netti. A meno che questo non sia un problema, si può facilmente ridurre questa impostazione al minimo.
L’ultima opzione è Blending delle Ombre, che imposta la tecnologia utilizzata per miscelare le ombre che si sovrappongono. Il dithering e l’impostazione “Off” possono causare artefatti lungo i bordi delle ombre, poiché il gioco esclude la fusione delle diverse mappe di ombre a cascata. L’impatto sulle prestazioni di questa impostazione è trascurabile, quindi raccomandiamo di settarla al massimo.
Il filtraggio delle texture campiona le mipmap per ottenere texture più nitide e dettagliate in lontananza. Red Dead Redemption non consente di disattivarlo completamente, ma imposta il filtro anisotropico 4x come opzione minima. In ogni caso, l’impatto sulle prestazioni è irrisorio.
Red Dead Redemption presenta cinque opzioni che regolano il livello del dettaglio su PC, ma solo uno ha un impatto significativo sulle prestazioni. Geometria, terreno, dettaglio degli alberi e distanza di disegno degli alberi hanno un impatto trascurabile sul framerate, mentre ridurre il settaggio del livello di dettaglio dell’erba può portare ad un aumento di prestazioni nell’ordine del 3-4%.
Quando un giocatore col Deck incontra Red Dead Redemption…
Anche le prestazioni su Steam Deck sono ottime: con AMD FSR 3 attivato in combinazione con l’Anti Aliasing nativo, l’aspetto grafico è fluido e bello da vedere. Passando invece all’FXAA, è possibile aumentare le prestazioni a sufficienza per giocare in qualità Ultra a quasi 60 FPS.
È importante sapere che per avviare Red Dead Redemption su Steam è necessario avere un account anche sul Rockstar Launcher, ma una volta fatto l’accesso la prima volta il login procederà automaticamente.
Quindi, anche se attualmente la pagina di Steam segna che la compatibilità di Red Dead Redemption su Deck sia ancora in stato sconosciuto, possiamo affermare che invece il gioco di Rockstar funzioni egregiamente sulla portatile di casa Valve, e vivere l’esperienza del West in portatile è divertentissimo!
Complessivamente non possiamo che lodare questo porting, anche se il prezzo di base di 50€ avrebbe fatto sperare che gli interventi di Rockstar e di Double Eleven fossero stati più consistenti. Di certo non potevamo pretendere un vero e proprio remake, ma avremmo gradito qualche texture migliorata in più e una maggiore cura sui modelli poligonali. Così non è stato, ma siamo ad ogni modo felici del fatto che a 14 anni di distanza Red Dead Redemption sia finalmente giunto sui nostri monitor!
Ringraziamo Cidiverte per il codice review fornitoci
Riassunto
Riassunto
Il porting di Red Dead Redemption è finalmente disponibile su PC! Per tanti videogiocatori l’arrivo delle avventure di John Marston rappresenta la cattura della mitica balena bianca, e altrettanti avevano ormai perso le speranze che il western di casa Rockstar sbarcasse infine su computer. Peccato per il prezzo di lancio, visto che i 50€ richiesti per un gioco di 14 anni fa sarebbero stati giustificati meglio a fronte di un lavoro di restauro più consistente. Ciò nonostante, possiamo finalmente godere anche su PC di uno dei grandi capolavori della storia videoludica, e questa è la notizia più importante.
Pro
Trama e gameplay ancora eccellenti Supporto alle risoluzioni ultrawide a ai 144 frame al secondo Ottimo anche su Steam DeckContro
Prezzo di lancio elevato Avremmo preferito qualche ritocco in più- Concept & Trama9
- Gameplay9
- Comparto Artistico7
- Comparto Tecnico7
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