Quante volte in un videogioco si è trattato il tema che vede Marte come protagonista? A dire il vero più di qualcuna, ed ogni interazione videoludica spesso vede come punto narrativo centrale la voglia (o la necessità) dell’umanità nel dirigersi sul pianeta rosso con la speranza di creare una nuova colonia per poter far progredire la specie.
Come ben sappiamo, queste produzioni spesso coinvolgono mostri terrificanti e malvagi marziani nascosti sotto la superficie, pronti a sterminare quanti più terrestri possibili al fine di salvaguardare il proprio territorio (volete un esempio pratico? Bene, ecco la nostra recensione passata di Fort Solis).
Nell’analisi di oggi, il quarto sasso dal Sole funge da palcoscenico per Red Solstice 2: Survivors, un gioco tattico in tempo reale sviluppato da Ironward e pubblicato da 505 Games. Rilasciato inizialmente su Steam il 17 giugno 2021, il titolo è il seguito di The Red Solstice del 2015. Nella sua ultima veste, ossia l’Ultimate Edition, la fatica dello studio croato approda anche su console includendo il gioco base e tutti i DLC pubblicati, nuove storie, classi, mappe e tanto altro.
Sarà quindi riuscita l’impresa definitiva? Scopriamolo insieme nella nostra analisi!
Versione provata: PlayStation 5
Né di venere né di marte non si sposa né si parte
La trama di Red Solstice 2: Survivor vede come protagonista una squadra d’élite di possenti marines spaziali impegnata a rendere il pianeta almeno vagamente abitabile. L’utente veste quindi i panni dell’Esecutore, un bruto silenzioso a capo dell’intera operazione di sterminio dei mostri mutanti creati dal virus STROL. Il compito è quello respingere le orde di aberrazione e ristabilire un minimo di civiltà su Marte. Per completare tuttavia questa ardua missione, sarà necessario reclutare nuovi soldati, costruire basi e cercare un modo per eliminare il virus STROL.
Come avrete probabilmente intuito, la narrativa di Red Solstice 2 non è particolarmente memorabile. La mancanza di vere e proprie cutscenes derubrica il tutto ad un mero passaggio da una missione all’altra mentre una voce A.I. guida i propri movimenti. Purtroppo questo pressappochismo non genera un vero e proprio interesse nel giocatore, che finisce solo per eseguire le missioni ed eliminare gli avversari di turno, senza porsi grandissime domande sul quadro generale. Allo stesso tempo, il gioco stesso fa capire che ogni soldato è sacrificabile, eliminando qualsiasi tipo di coinvolgimento emotivo nell’alter ego.
X-tattica?
Inutile girarci troppo intorno: Red Solstice 2 trae una fortissima ispirazione da XCOM. Dall’indicatore di infestazione che aumenta ogniqualvolta si fallisca una missione, fino al centro di comando utile per ricercare nuove tecnologie per creare armi, oggetti, avamposti o strumenti utili per la campagna, la produzione di Ironward affonda entrambe le mani nell’esperienza creata originariamente da Firaxis.
Tuttavia, la vera piega originale che si denota fin da subito è nel sistema di combattimento. Pur offrendo qualche opzione tattica, il gioco è più un RTS che un titolo di pura strategia. Durante le varie spedizioni si rende necessario infatti guidare la squadra attraverso la mappa per completare gli obiettivi, come salvare soldati, sterminare orde di mutanti, raccogliere informazioni, ecc. È possibile scegliere di sparare manualmente ai nemici o attivare la modalità automatica, lasciando quindi che la squadra miri autonomamente ai bersagli in arrivo. Come poi è ovvio, mano che le ondate di mostri crollano, il team guadagnerà nuove abilità.
Purtroppo però, dopo un iniziale effetto innovativo, le missioni appaiono sempre più ripetitive e poco coinvolgenti. La maggior parte si riduce infatti al semplice seguire una freccia verso l’obiettivo, che porta quasi sempre ad un combattimento o ad una porta da sfondare. Le battaglie allo stesso tempo non richiedono molta strategia: basta sparare ai nemici finché non muoiono e, occasionalmente, usare un oggetto o un’abilità. Queste ultime non cambiano molto il combattimento, visto che lasciare i compagni in modalità automatica o attaccare furiosamente l’orda di turno porta nel 99% dei casi a risolvere il conflitto senza problemi.
Tornando sulla questione tattica, è da evidenziare che in molti RTS si controllano più unità con ruoli diversi, ma non in Red Solstice 2. Nella produzione Ironward è possibile difatti impartire comandi limitati attraverso una ruota selettrice. Gli alleati hanno abilità proprie a seconda della classe, ma non è tuttavia possibile decidere quando usarle. Tale situazione rende quindi il giocatore una sorta di spettatore, più che un comandante.
Solo gli amici possono aiutare?
Nonostante le lacune poco sopra descritte, è da riportare il fatto che il titolo ceco supporta fino a 8 giocatori in co-op, il che porta la fruibilità dell’interazione ad un livello nettamente superiore. Una consolazione di certo non così grande, ma per coloro che usufruiscono spesso di avventure insieme ad un gruppo di amici, Red Solstice 2 potrebbe rappresentare una gradita sorpresa, visto anche il prezzo budget.
Per quanto riguarda invece il lato tecnico, il codice si comporta tutto sommato bene, senza grossissime problematiche derivanti da bug, crash o instabilità del framerate. In questo caso l’ottimo Unreal Engine 4 fa il suo.
Ultimo, ma non meno importante aspetto, è l’ampia mole di contenuti inseriti in questa Ultimate Edition. Come riportavamo poco sopra infatti, le ore totali di questo pacchetto definitivo superano tranquillamente le 50, visti tutti i DLC e le missioni esclusive presenti.
Review Overview
Riassunto
Red Solstice 2: Survivors Ultimate Edition è un pacchetto denso di contenuti che però purtroppo porta con sé i problemi del passato. La grande ripetitività di fondo e la poca chiarezza delle meccaniche, unite ad un comparto tattico davvero risicato e ad una trama non così memorabile, portano il titolo Ironward ad essere consigliato solo ed unicamente a coloro che possono giocare insieme ad un gruppo di amici, esperienza che dona una miglior e nuova luce all'interazione generale.
Pro
Cooperativa presente e ben implementata Tecnicamente solidoContro
Trama banale Tattica poco incisiva Ripetitivo dopo poco tempo- Valutazione6.5
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