Nuovo giorno, nuovo report sull’affare Activision Blizzard King. Stavolta è il portale Politico a parlare, i cui agganci con la FTC fanno emergere alcuni interessanti dettagli sui prossimi risvolti dell’acquisizione che Microsoft sta cercando di portare a termine.
La telenovela relativa all’acquisizione miliardaria di Activision Blizzard da parte di Microsoft, sembra riservare una nuova puntata ogni giorno. Come certamente saprete, il pomo della discordia che sta portando Sony a chiedere addirittura condizioni per approvare l’acquisizione, riguarda il franchise sparatutto di Activision, un nome talmente grande da essere considerato più di un semplice videogioco.
Non è difficile capire perché, guardando anche solamente le ultime notizie: Call of Duty: Modern Warfare 2 ha stabilito un record al lancio, guadagnando quasi 1 miliardo di dollari in soli tre giorni, e oggi ha nuovamente impresso il suo nome nel guinness dei primati, superando Black Ops 2.
Il botta e risposta è praticamente quotidiano. Solo questa settimana, per intenderci, si sono scoperti i primi dettagli sull’accordo che Microsoft ha proposto a Sony, rispedito al mittente da parte dell’azienda nipponica – che, intanto, sta già parlando di PlayStation 6. Sony continua a ribadire che l’acquisizione non dovrebbe essere finalizzata, in quanto danneggerebbe i consumatori, mentre Microsoft resta in attesa di quelli che saranno i responsi delle ulteriori indagini decise dalle agenzie di tutto il mondo, con l’UE che ha deciso di prendersi qualche giorno in più per decidere.
Con questi aggiornamenti quotidiani, non sorprende che anche oggi la questione ABK faccia capolino dalle nostre parti, stavolta più seriamente del previsto.
Politico riferisce infatti che, “secondo tre persone a conoscenza della questione”, la Federal Trade Commission “probabilmente intenterà una causa antitrust per bloccare l’acquisizione da 69 miliardi di dollari da parte di Microsoft del gigante dei videogiochi Activision Blizzard”.
La FTC, che ha recentemente fermato con successo la fusione degli editori di libri Penguin Random House e Simon & Schuster, non ha ancora fatto alcun annuncio ufficiale, e nel suo report il portale riferisce che la causa non è ancora una sicurezza. Secondo quanto riportato, però, si tratta di una seria ipotesi che il gruppo sta prendendo in considerazione in queste settimane. Sono infatti già stati ascoltati Satya Nadella, boss di Microsoft, e il CEO di Activision Bobby Kotick, e ci si aspetta una decisione in questo senso entro il mese di gennaio 2023.
Dopo la pubblicazione del report, un portavoce di Activision ha spiegato a Kotaku che l’acquisizione non sarà contro i consumatori, e che anzi sarà interessante poiché la concorrenza è sempre più agguerrita:
Qualsiasi suggerimento che la transazione possa determinare effetti anticoncorrenziali è del tutto assurdo. Questa fusione andrà a vantaggio dei giocatori e dell’industria del gioco statunitense, soprattutto perché dobbiamo affrontare una concorrenza sempre più agguerrita dall’estero. Ci impegniamo a continuare a collaborare con le autorità di regolamentazione di tutto il mondo per consentire il proseguimento della transazione, ma non esiteremo a lottare per difendere la transazione, se necessario.
Scrivi un commento