Bentornati con la nostra rubrica mensile “TOP serie videoludiche: l’evoluzione nel tempo“. Questa volta ripercorreremo l’evoluzione di uno degli sparatutto più amati nella scorsa generazione di console; stiamo parlando della serie Resistance, rilasciata su PS3, PSP e PS Vita e composta da tre capitoli principali a cui vanno aggiunti due spin-off.
IL PRIMO SPARATUTTO PER PS3
Resistance: Fall Of Man, fu uno dei giochi di lancio di PS3, rilasciato il 23 Marzo 2007, in concomitanza con l’arrivo della console Sony sul suolo europeo. Il gioco, sviluppato da Insomniac Games, era uno sparatutto in terza persona, che fu da subito amato dagli utenti Playstation, soprattutto grazie ad una trama profonda e avvincente. Per questo motivo, la software house rilasciò Resistance 2, giunto sugli scaffali il 28 Novembre 2008. Il gioco fu un altro successo, risultando il miglior gioco dell’intera saga. Il 18 Marzo 2009 fu invece la volta di Resistance: Retribution su PSP, sviluppato questa volta dai ragazzi di Sony Bend. Questo spin-off narrava la guerra di un altro soldato ed era uno sparatutto in terza persona.
Insomniac tornò poi alla carica rilasciando il capitolo finale della trilogia, Resistance 3, giunto su PS3 il 7 Settembre 2011. Il titolo era molto valido ma, tuttavia, non riuscì a raggiungere il secondo capitolo forse, anche a causa del cambio del protagonista. La trilogia era completa ma, nel Giugno 2012, uscì Resistance Burning Skies, secondo spin-off. Il gioco, disponibile per PS Vita, fu sviluppato dallo studio Nihilistic Software, ma non ottenne un successo eclatante a causa dei molti difetti tecnici.
UNA STORIA DIVERSA DA QUELLA CHE CONOSCIAMO
La storyline dell’intera saga ha inizio nel 1951, sei anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, o forse no. In Resistance infatti la storia è molto diversa da quella che tutti noi conosciamo. In questo universo parallelo, la Seconda Guerra Mondiale non è mai scoppiata ma, purtroppo, la Terra è stata presa d’assalto da degli alieni, chiamati Chimera. L’umanità si è quindi unita per sconfiggere il male comune. Purtroppo però i Chimera sono molto ben organizzati e hanno praticamente conquistato tutta l’Europa, eccezion fatta per l’Inghilterra, ultimo pilastro della Resistenza.
Protagonista della storia è il soldato americano Nathan Hale. La sua avventura inizia nella città di York, dove ha il primo contatto con i Chimera. Durante un attacco Nathan e i suoi compagni vengono attaccati da dei parassiti che assaltano il gruppo. Hale è l’unico a sopravvivere, pur essendo stato infettato. Egli avrà adesso la capacità di rigenerare parte della salute. Il soldato si sposta poi a Manchester, dove ha il compito di proteggere un convoglio che sta trasportando un “Angelo“, ovvero una creatura che controlla i Chimera. Inoltre, durante i suoi spostamenti, Hale scopre delle torri, che sembrano i centri di controllo della razza aliena, che in realtà si trovavano sulla Terra da molti anni. A Londra si trova la torre centrale, che la resistenza decide da attaccare, sperando così di mettere fine alla guerra. L’attacco ha successo e con la torre centrale, vengono distrutte anche tutte le torri connesse, insieme agli Angeli, che si trovavano all’interno di dette torri. Purtroppo Nathan sembra aver perso la vita ma, dopo le scene finali, egli appare nuovamente e viene soccorso da alcuni membri appartenenti a delle forze speciali.
E’ qui che ha inizio Resistance 2. La distruzione della torre centrale non ha distrutto i Chimera che, al contrario, hanno raggiunto anche gli Stati Uniti. Hale nel frattempo si trova in Islanda, dove è stato scortato dalle forza speciali. Qui incontra Dedalus, la creatura che ha sempre controllato i Chimera e che, in realtà, è un uomo infettato dal virus Chimera. La razza aliena ha infatti creato dei laboratori nei quali gli umani vengono trasformati in alieni. In seguito il soldato arriva negli Stati Uniti, dove entra nel programma “Sentinelle“, in cui si trovano altri uomini che sono stati infettati dal virus e che hanno ottenuto poteri speciali, come la rigenerazione della salute appunto. Purtroppo però questi soldati sono costretti a far uso di inibitori, per evitare che il virus abbia il sopravvento su loro.
Passano due anni, durante i quali Hale viene promosso a tenente. La prima missione di Nathan è quella di salvare Malikov, uno scienziato che aveva lavorato sul virus Chimera e che per errore, aveva dato vita a Dedalus, una creatura metà uomo e metà angelo. Una volta averlo portato in salvo, il tenente si reca nuovamente in Islanda, per distruggere un’altra torre. In realtà però, i Chimera avevano architettato tutto per poter invadere gli Stati Uniti senza che le Sentinelle potessero intervenire. Il tenente torna così in patria, deciso a distruggere l’astronave madre chimera. Qui Hale incontra ancora una volta Dedalus, ma riesce a sconfiggerlo una volta per tutto. Purtroppo Nathan non ha avuto tempo di iniettarsi gli inibitori e l’infezione ha la meglio su di lui. Al caporale Capelli, non resta che ucciderlo.
Protagonista del terzo capitolo della serie è proprio il caporale Capelli che, dopo aver ucciso il suo superiore, seppur per una buona causa, viene cacciato dall’esercito. Dopo essersi sposato ed aver avuto un figlio, Joe Capelli, si ritrova a dover vivere sottoterra, per sfuggire agli attacchi dei Chimera, non ancora sconfitti. Nel 1957 però, Malikov, chiede il suo aiuto, ancora una volta. Lo scienziato ha infatti scoperto che una torre chimera, stava causando il raffreddamento della Terra, a cui gli umani non avrebbero potuto resistere. I due dovranno quindi recarsi a New York e disattivare anche questa torre. Dopo molte peripezie, Joe e Malikov vengono attaccati da alcuni sopravvissuti, capitanati dall’ex sentinella Culter, che uccide lo scienziato. Capelli così vendica l’amico caduto e, a sua volta, uccide Culter. Dopodiché Joe riesce a raggiungere finalmente New York, che sta già subendo le conseguenze del raffreddamento. Dopo essersela vista con molti Chimera, Capelli riesce a distruggere la torre salvando l’umanità. L’uomo può così tornare sano e salvo dalla sua famiglia. Dopo le scene finali, vengono mostrate alcune immagine che mostrano un’America finalmente libera e un audio che informa gli umani delle numerose vittorie che si stanno verificando contro i Chimera.
SPIN-OFF
Resistance: Retribution è stato il primo spin-off della serie che racconta la storia di James Grayson, ambientata nello stesso periodo del primo Resistance. L’uomo è costretto ad uccidere il fratello che, proprio come Hale, si stava trasformando in un Chimera. Grayson inizierà così a cercare vendetta, distruggendo i diversi centri di conversione. Per riuscire nel suo intento, egli entrerà a far parte della resistenza europea. Dopo molte missioni completate, Grayson decide di recarsi in Russia, luogo in cui è nata l’infezione chimera. Da quel momento in poi non si conosce più niente della storia di Grayson ma, dopo i titoli di coda, il soldato riappare e mostra segni di infezione, facendo capire al giocatore che il personaggio sta per diventare un Chimera, sempre che non ricorra all’uso degli inibitori, come Hale. Il titolo, come detto precedentemente, è uno sparatutto in terza persona. Il gameplay è quindi molto diverso da quello della trilogia. Pur essendo godibile, il titolo risentiva troppo della mancanza di un secondo analogico e, per uno sparatutto questo è una grave mancanza. Per mirare infatti, era necessario utilizzare le frecce direzionali della console portatile. Molto curata invece era la trama, così come la quantità di armi e nemici.
Resistance Burning Skies è invece il secondo spin-off, che ci mette nei panni di Tom Riley un vigile del fuoco che assiste alla prima invasione dei Chimera. L’uomo si ritroverà quindi a dover lottare con questa razza per la sua sopravvivenza. Il gioco è anch’esso ambientato nello stesso periodo del primo Resistance. Lo spin-off in questione torna ad essere uno sparatutto in prima persona ma non è all’altezza degli altri capitoli, soprattutto per quanto riguarda la trama, corta e mal narrata. Per quanto riguarda il gameplay invece, questo risulta essere migliore a quello del primo spin-off, grazie a PS Vita, che implementava l’analogico sinistro per mirare. Il titolo rimase però nell’anonimato, senza regalare molte emozioni ai fan della serie.
GAMEPLAY E GRAFICA
La serie, fin dal primo capitolo ha utilizzato le meccaniche base di ogni sparatutto in prima persona, ma si presenta ben diversa dagli sparatutto di oggi, rimanendo fedele al passato. Un esempio è la mancata rigenerazione automatica della vita, se non in minima parte, anche se, come abbiamo spiegato, questo è dovuto al virus che Nathan ha contratto. In ogni capitolo della serie, tuttavia, l’unico modo per poter rigenerare l’intera vita è utilizzare i medi-kit, che non sempre troveremo in abbondanza. Proprio la mancata rigenerazione della salute, alza senza dubbio l’asta di difficoltà. Infatti, se nella maggior parte degli sparatutto basta stare dietro un riparo per poter riavere la salute al massimo, su Resistance, dovremo porre molta più attenzione. Per quanto riguarda la maneggevolezza delle armi, questa risulta essere molto ben fatta. La differenza tra un’arma leggera e una pesante si sentirà, rendendoci, nel secondo caso, molto più lenti e impacciati. Armi che, in tutti i capitoli della serie, sono moltissime e di cui alcune realmente esistenti e altre aliene, che sono quelle utilizzate dai Chimera e di cui possiamo appropriarci. Ogni arma inoltre avrà due modalità di fuoco, lo sparo normale e lo sparo speciale, come può essere una granata o un tracciatore. Insomma ai ragazzi di Insomniac non è mancata affatto la fantasia. Mancano tuttavia alcune meccaniche, come la possibilità di sdraiarsi totalmente o di sporgersi dai ripari, meccaniche che, ad essere sinceri, mancano in molti altri titoli del genere. I Chimera durante gli scontri si presentano aggressivi e ci daranno del filo da torcere, mostrando quindi un’intelligenza artificiale ben realizzata. Dovremo porre molta attenzione anche ai lati in quanto gli alieni cercheranno di aggirarci, in modo da non lasciarci spazio d’azione. La varietà stessa dei Chimera è altissima, con nemici di tutte le taglie e dimensioni, il che renderà il gameplay molto più vario e più strategico. Ad ogni razza infatti, si assocerà un modo migliore e più semplice per uccidere. Inoltre un’altra differenza rispetto ad altri giochi del genere è il punto su cui si incentra l’intero gioco. Stiamo parlando della campagna single-player, vero fulcro della serie che in tutti i capitoli, risulta essere molto longeva e con una trama interessante. La grafica non è eccelsa, specialmente nel primo capitolo, anche se bisogna considerare che fu il gioco di lancio di PS3, che non poteva quindi sfruttare al massimo le potenzialità della console. Buono invece il level design, con ambientazione ben realizzate che trasmettevano un’atmosfera di terrore e distruzione.
E’ anche presente il multiplayer che, però rimane solo di contorno, seppur sia ben costruito e divertente. Le modalità presenti sono quelle classiche come Deatmatch o Cattura la bandiera. Sarà possibile scegliere una tra le tre classi disponibili, medico, soldato o unità speciale e giocare partite fino ad un massimo di 60 giocatori, 30vs30, in cui sarà possibile utilizzare gli umani o i Chimera. Altra gradita aggiunta è la possibilità di giocare la campagna e alcune missioni in co-op (come In Resistance: The Fall Of Men o in Resistance 2).
CONCLUSIONI
Abbiamo quindi ripercorso insieme la storia della serie Resistance, composta da tre capitoli più due spin off. La serie è degna di far parte di questa rubrica grazie innanzitutto ad una trama longeva e intensa che purtroppo non troviamo nella maggior parte degli sparatutto, che preferiscono centrarsi sul comparto online. Oltre a questo va aggiunto un gameplay solidissimo ed un livello di sfida superiore alla media, che ci obbligherà a svolgere più volte alcune missioni, senza finire però nella frustrazione. Le armi sono tantissime, così come i nemici. Per gli amanti della componente online inoltre, vi sono sia la modalità co-op che quella multiplayer, che, nonostante non sia il fulcro su cui gira la serie, è veramente ben strutturata ed equilibrata, arrivando a comprendere partite fino a 60 giocatori (30vs30). Se vi siete persi questa serie vi consigliamo di giocarla il prima possibile.
Giocavo molto con un mio amico a Resistance 2, che bei pomeriggi passati insieme (: