Ben ritrovati seguaci di Uagna.it con la nostra rubrica mensile Retrogaming: Un Salto nel Passato, che giunge al quarto appuntamento con la storia delle console che hanno lasciato un’impronta significativa nel mondo dei videogiochi.
Se vi siete persi il nostro articolo precedente lo potrete trovare qui.
L’arrivo del Game Boy
Nintendo alla fine degli anni ’80 era il leader nel mercato dei videogiochi, grazie all’enorme successo globale ottenuto dalla propria home console: il NES. L’azienda giapponese prese quindi la decisione di creare anche una console portatile che ripercorresse l’ottimo risultato e il gradimento ottenuto dalla propria console casalinga.
A dire il vero Nintendo aveva già un prodotto portatile sul mercato chiamato Game & Watch, una serie di giochi portatili prodotti dal 1980 al 1991, però non ottennero il successo desiderato e soprattutto non avevano cartucce intercambiabili. Ed è proprio li che l’azienda giapponese puntò, creare una console portatile in modo che gli utenti potessero giocare con i propri giochi preferiti in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo.
Precisiamo che Nintendo non fu la prima a pensare questa idea, infatti MB nel 1979 lanciò Microvision la prima console portatile a cartucce intercambiabili della storia, che però non ottenne molto successo e venne dimenticata molto presto.
Per la creazione del proprio ambizioso progetto Nintendo si affidò al proprio team interno R&D#1 capeggiato da Gunpei Yokoi, creatore della croce direzionale e dei già citati prima Game & Watch. La console portatile venne commercializzata in Giappone il 21 aprile 1989, negli USA nell’agosto dell’89 e in Europa il 28 settembre 1990. Arrivò così il Game Boy, destinato ad essere il punto di riferimento nel settore negli anni avvenire.
Successo mondiale
Game Boy fu costruito con un processore Z80 della Sharp personalizzato per il gaming, dotato di un piccolo schermo a cristalli liquidi integrato capace di varie tonalità di grigio su fondo verde ed alimentato a batterie stilo AA. La scocca era di colore grigio chiaro. Il quadro comandi presentava una croce direzionale di colore nero situata sulla sinistra della console, di due pulsanti viola sulla destra “A” e “B” e dei tasti “Select” e “Start” in basso, al centro.
Le cartucce del Game Boy misuravano 5,8 cm × 6,5 cm. Alcune di queste avevano al suo interno una batteria tampone per poter salvare le partite, così da essere riprese in un secondo tempo dopo lo spegnimento della console.
Nel primo bundle immesso sul mercato, oltre alla console, alle batterie e alle cuffie (una rossa e una blu) era presente un titolo che ne fece decollare le vendite rendendolo famoso a livello mondiale: Tetris. Il celebre gioco dei mattoni da incastare fu creato nel 1985 da un matematico russo, Alexey Pazhitnov, e fu presentato al pubblico nel 1988. Nintendo colse l’occasione capendo che era il gioco ideale da inserire nella sua console portatile e fu un successo totale. Gli altri giochi disponibili al lancio furono Super Mario Land, Alleyway, Baseball, Yakuman e Tennis.
Infatti nei primi tre anni di vita, il Game Boy vendette ben 25 milioni di unità in tutto il mondo, polverizzando ogni record precedente.
Nintendo quindi oltre a dominare nel settore casalinghe, diventò padrona anche nel settore portatile. Alcune case concorrenti provarono a scalfire la leadership di Nintendo: Sega con il Game Gear, prima console portatile a colori, che si rivelò però un colossale fiasco. Stesso discorso per l’Atari Lynx, il Rastan Saga e la TurboExpress, anche se superiori a livello tecnologico furono surclassate dal successo del Game Boy.
Grazie al suo prezzo non molto elevato, alla sua resistenza e alla sua varietà di giochi la console portatile di Nintendo nel 1993 raggiunse le 50 milioni di unità vendute.
Restyling e l’arrivo dei Pokemon
Il primo gennaio del 1995 Nintendo apportò un restyling alla propria console portatile denominata Game Boy Play It Loud!, la quale è identica alla prima serie, tranne che per nuove diverse colorazioni della scocca: rossa, verde, nera gialla, bianca, blu e trasparente.
Nel 1996 invece Game Boy subì un ridimensionamento con il modello Pocket, più leggero ma con lo stesso hardware del suo predecessore che utilizzava 2 batterie mini stilo tipo AAA, che garativano 10 ore di gioco. Lo schermo restava invariato nelle dimensioni ma appariva più nitido, le dimensioni della scocca furono ridotte a 124 x 76 x 23 mm, il peso era di 148 grammi. Era disponibile nei colori: bianco, nero, rosso, argentato, verde, blu, giallo e trasparente. La prima versione del Game Boy Pocket non aveva un indicatore per la carica delle batterie, ma fu aggiunto in seguito un led con la seconda versione della console.
Sempre nello stesso anno uscirono due giochi che diedero inizio ad una serie di successo che continua tutt’oggi: Pokémon Rosso e Pokémon Verde. Creati dalla mente di Satoshi Tajiri, fondatore della software house Gamefreak, i titoli dei mostri tascabili fecero impennare ulteriormente le vendite della console di Nintendo. In occidente vennero distribuiti dal 30 settembre 1998 con il nome di Pokémon Rosso e Pokèmon Blu.
Tutto a colori
Nel 1998 Nintendo lanciò solo per il mercato giapponese Game Boy Light, una versione identica al Game Boy Pocket ma leggermente più grande e con uno schermo retroilluminato che ne aumentava la visibilità di gioco. Utilizzava 2 batterie AA per circa 20 ore di gioco a luce spenta e 12 a luce accesa. Questo modello però non ebbe molta visibilità soprattutto perchè nello stesso anno giunse una versione che diede una svolta al nome Game Boy.
Il 13 ottobre 19898 venne infatti lanciato il Game Boy Color, prima versione del dispositivo di Nintendo con schermo a colori.
Ingrandito leggermente rispetto al Pocket, con dimensioni 135.5 x 78 x 27.4 mm, e lievemente più pesante, 150 grammi circa.
Lo schermo era prodotto dalla Sharp però non era retroilluminato e quindi bisognava ricercare fonti luminose per giocare.
La console inizialmente era venduta nei colori viola traparente, rosso fragola, verde lime, giallo, viola scuro e verde acqua. Successivamente arrivarono colori in edizioni speciali e limitate. Il successo del Game Boy Color fu dato soprattutto dagli ormai famosi Pokémon con l’arrivo di Pokémon Giallo prima e Pokémon Argento e Pokémon Oro dopo. I giochi disponibili erano più di 500 tra cui Mario Golf, Zelda: Oracle of the Ages, Zelda: Oracle of the Seasons, Pokemon Cristallo, Donkey Kong Land 2 e Rayman. Alcuni erano porting a colori, come Zelda: Link’s Awakening, Super Mario Bros Deluxe e Donkey Kong Country.
Game Boy e Game Boy Color insieme hanno venduto 118,69 milioni di unità a livello globale, 32,47 milioni in Giappone, 44,06 milioni in America, e 42,16 milioni nel resto del mondo.
Versione avanzata e micro
Con l’arrivo del nuovo millennio Nintendo decise di rivoluzionare completamente la propria console portatile. Inanzitutto venne deciso di migliorare l’elaborazione dei dati rispetto ai predecessori, di rinnovare la grafica e renderlo retrocompatibile con i vecchi giochi, nacque così il Game Boy Advance.
La console aveva un processore a 32 bit, accompagnato da un coprocessore Z80 che la rendeva retrocompatibile con i vecchi giochi del Game Boy e del Game Boy Color. Lo schermo a colori putroppo non era retroilluminato, scelta un po’ dubbia degli sviluppatori che ritennero che la retroilluminazione avrebbe ridotto di molto l’energia della console ed aumentato i costi di produzione. Per alimentarlo servivano 2 pile stilo AA.
Per quanto riguarda l’estetica la scocca del GBA fu sviluppato in orizzontale, con uno schermo più ampio e con i pulsanti “A” e “B” a destra e la croce direzionale a sinistra di quest’ultimo. Inoltre i programmatori decisero di inserire due pulsanti dorsali “L” e “R”. La nuova forma presentava una buona ergonomia, molto simile ai joypad delle console casalinghe. Il Game Boy Advance fu presentato allo Space World di Tokyo nel 2000 e fu commercializzato il 21 marzo del 2001 in Giappone, l’11 giugno 2001 negli USA e il 22 giugno 2001 in Europa. I colori disponibili al lancio erano viola, bianco, blu, fucsia e nero. Vendette 76 milioni di unità in tutto il mondo.
Due anni dopo però Nintendo, nel 2003, decise di migliorare ulteriormente il GBA stravolgendone di nuovo l’estetica con il Game Boy Advance SP. Si tornò all’impugnatura verticale, una forma a conchiglia richiudibile con lo schermo nella parte superiore, reclinato di 160°, leggermente più grande di quello del GBA, ed i tasti “A”, “B”,”Start”,”Select” e la croce direzionale nella parte inferiore. Il monitor, un TFT LCD a colori, finalmente aveva la retroilluminazione che poteva essere spenta a piacimento con un tasto al centro della console. Una grande novità consisteva nella batteria al litio ricaricabile che garantiva fino a 10 ore consecutive di gioco con l’illuminazione attiva e 18 ore con l’illuminazione spenta. Le misure erano 8,4 cm di larghezza, 8,0 cm di lunghezza, che diventano 15,3 cm se aperto, e 2,3 cm di spessore. I colori disponibili al lancio erano blu cobalto, platino, onice, fiamma, rosa perla e blu perla. Vendette quasi 22 milioni di uniyà in tutto il mondo.
Nell’anno successivo, 2004, l’azienda giapponese lanciò una console del tutto nuova, il Nintendo DS e per il piccolo Game Boy sembrò non esserci più spazio sul mercato. Nintendo tuttavia provò a tenere in vita il progetto con il Game Boy Micro, la console più leggera della storia, sempre con la tecnologia interna di un Game Boy Advance, il Micro pesava appena 80 grammi, il display, anche se piccolo era molto nitido, con luminosità regolabile. Le dimensioni della scocca erano 10 cm di larghezza per 5 cm di altezza e 2 cm di spessore. A differenza del GBA e del GBA SP, tuttavia, il Micro era incompatibile con i giochi prodotti per l’originale Game Boy o Game Boy Color. L’orientamento della console tornava orizzontale con il pulsanti “A” e “B” posizionati sul lato destro dello schermo e la croce direzionale sul lato sinistro.
La console uscì in Giappone il 13 settembre 2005 e negli USA il 2 ottobre 2005. In Europa arrivò il 4 novembre 2005. Il colori disponibili erano argento, nero, porpora, verde blu, rosso e rosa. La cover esterna era intercambiabile e permetteva quindi di personalizzare la console. Tuttavia non ottenne un grande successo, vendette 2.4 milioni di unità, visto che il Nintendo DS aveva contagiato la maggior parte dei videogiocatori di tutto il mondo, determinando così la fine di un’era.
Resta il fatto che Game Boy dalla prima versione fino all’ultima ottenne un successo globale, entrando nel cuore e nella mente dei videogiocatori di ogni età.
Tra i giochi di maggior successo per le versioni Advance, Advance SP e Micro citamo Pokémon Rubino, Pokémon Zaffiro, Kingdom Hearts: Chain of Memories, Final Fantasy: Tactics Advance, The Legend of Zelda: A Link to the Past, Mario & Luigi: Superstar Saga , Super Mario Advance, Pokémon Rosso Fuoco e Pokémon Verde Foglia.
Accessori e periferiche
Durante gli anni di attività del Game Boy in tutte le sue varie versioni furono rilasciati numerosi accessori e periferiche che vi elenchiamo di seguito.
Game Boy Camera e Printer: lanciata sul mercato subito dopo il GB Pocket, la Game Boy Camera poteva scattare fotografie in bianco e nero, in risoluzione 128 px × 123 px. Mentre il Printer era una mini stampante termica in grado di stampare le foto scattate.
Super Game Boy: una cartuccia speciale del Super Nintendo che permetteva di visualizzare sullo schermo della televisione i giochi del Game Boy che venivano inseriti.
Game Boy Battery Pack; un alimentatore portatile avente batterie ricaricabili.
Game Link Cable: un cavo per connettere due Game Boy per il trasferimento ad esempio di Pokémon o per combattere contro gli amici.
Transfer Pak: un accessorio che si inseriva nella presa esterna del joypad del Nintendo 64 per trasferire i dati di gioco delle cartucce del Game Boy verso i giochi del Nintendo 64 compatibili.
Game Boy Player: l’equivalente del Super Game Boy, ma per GameCube in pratica permetteva di giocare i titoli della serie Game Boy, incluso Game Boy Advance, su Game Cube.
Play Yan e Play Yan Micro: una cartuccia speciale per Game Boy Advance SP e Micro che permetteva di riprodurre file in formato.mp3 e.mpeg4, audio e video, memorizzati in una scheda di memoria SD.
Game Boy Advance Video: una cartuccia creata per l’immagazzinamento di video per GBA e GBA SP, ogni GBA Video poteva contenere fino a 45 minuti di filmati in HQVGA e da due a quattro episodi di una serie animata disponibile in tale formato.
Game Boy Advance Wireless Adapter: un adattatore che consentiva a un numero massimo di cinque giocatori di utilizzare il multiplayer in modalità wireless fino a una distanza di 3 metri, se questa modalità è supportata dal gioco.
e-Reader: è un dispositivo hardware sviluppato per Game Boy Advance. Formato da uno scanner che permetteva di leggere le e-Reader Card, tessere speciali in cui venivano stampati dei dati in forma codificata. Le varie schede potevano sbloccare oggetti, livelli o minigiochi.
Caratteristiche hardware
Di seguito vi elenchiamo invece le caratteristiche hardware dei vari i modelli Game Boy.
Game Boy
- CPU: Sharp LR35902 a 8 bit modificato derivato da Z80 CMOS (4.19MHz)
- RAM: 8KB S-RAM interna
- Colori: 4 – tonalità di grigio
- Sprites: 40
- Sprite Size: 8×16 o 8×8 pixels
- Risoluzione: 160×144 pixels
- Sonoro: 4 canali audio
Game Boy Color
- CPU 8-bit Cpu
- Velocità CPU: 8 mhz
- RAM: 256 Kbit (32 Kbyte)
- Video RAM: 16 kByte interna
- Colori: 32.000 colori
- Massimo numero di colori visualizzabili contemporaneamente: da 32 a 56.
- Sonoro: 4 canali FM stereo
- Velocità IR: 512 Kbps.
Game Boy Advance
- CPU: RISC 32-bit ARM (ARM7TDMI) (16MHz)
- Coprocessore: Z80 8-bit CISC (8.4MHz)
- RAM: 32KB WRAM, 96KB VRAM, 256KB WRAM
- Schermo: TFT riflettente (40,8 x 61.2mm)
- Sprites: 128
- Formato degli Sprites:8×8 fino a 64×64
- Colori: 32k
- Risoluzione: 240×160 pixel
- Suono: Mono dagli altoparlanti (stereo dalle cuffie)
Conclusione
Nintendo dopo aver essere diventata il leader delle console casalinghe riuscì anche ad ottenere il trono di dominatore del settore portatile grazie alla serie di console Game Boy lanciate nel corso di oltre una decade, possiamo dire senza alcun che Game Boy fu capace di intrattenere utenti di tutte le età, restando nel cuore di moltissimi videogiocatori e divenendo la console portatile più famosa, con milioni e milioni di unità vendute, stabilendo un record, superato solo dal suo successore Nintendo DS.
“Il 13 ottobre 19898 venne infatti lanciato ilGame Boy Color, prima versione del dispositivo di Nintendo con schermo a colori.” nel futuro useranno solo il gameboy color? e io che pensavo fosse vecchio :) scherzi a parte, ottimo articolo