Dalle pagine del PlayStation Blog, Housemarque torna a parlare di Returnal, il suo nuovo e ambizioso gioco in eslcusiva per PS5 che sarà disponibile dal 19 marzo.
È Harry Krueger, creative director di Housemarque, ad accompagnarci alla scoperta di nuovi elementi del gameplay, in particolare per quanto riguarda le armi e e il particolare sistema di combattimento. Returnal è infatti un roguelike sci-fi in terza persona, nel quale la protagonista si ritrova in un misterioso ciclo infinito fatto di terrore e morte in un mondo alieno, il pianeta Atropo.
Non ci sarà solo violenza però in Returnal: i giocatori avranno anche la libertà di esplorare a fondo le ambientazioni, e questo potrebbe essere fonte di salvezza per il futuro.
Il cuore del gioco sono i suoi frenetici scontri a fuoco e l’azione senza tregua, ma le ampie possibilità di movimento permettono anche di esplorare approfonditamente gli scenari generati in modo procedurale del pianeta Atropo. Fin dal principio, volevamo che Returnal offrisse una sfida intensa ma appagante, caratterizzata da una varietà e una profondità dell’azione in grado di spingere i giocatori a ripetersi “un’altra partita e poi smetto”.
In occasione di questo nuovo intervento sul PS Blog, Housemarque ha anche mostrato un nuovo trailer dedicato al gameplay e al combattimento, che trovate di seguito:
Per sopravvivere ai pericoli di Atropo, Selene avrà a disposizione un incredibile arsenale composto da armi e tecnologie di ogni genere. Alcune fanno parte del suo equipaggiamento standard, mentre altre sono di origine aliena, o ancora sono state create utilizzando i materiali a disposizione. Nel video avrete modo di vedere in azione alcune delle numerose abilità disponibili in Returnal.
Il gioco offrirà un vasto arsenale personalizzabile e migliorabile col tempo, anche se, ricordano gli sviluppatori, ci saranno delle limitazioni: Selene potrà contare su una sola arma alla volta, e questo influenzerà ovviamente la progressione delle vostre partite.
L’arma tecno-organica denominata Fauce tonante è basata sull’archetipo del classico fucile a canne mozze, sempre amato dai giocatori. Avanzando nel gioco, sbloccherete numerosi tratti delle armi, ciascuno dei quali introduce modifiche sostanziali nel comportamento o negli effetti. Questi tratti sono stati studiati appositamente per ciascuna delle armi, quindi la Fauce tonante potrebbe acquisire la capacità di sparare proiettili esplosivi o munizioni che generano pozze di acido all’impatto, mentre il Fulminatore potrà generare scudi a difesa di Selene o garantirà che i nemici uccisi rilascino quantità maggiori di bottino. Questi tratti possono essere combinati tra loro, e spesso usandoli insieme si genereranno effetti imprevedibili, in grado di fornire vantaggi tattici o semplificare l’esplorazione degli scenari.
Da buon gioco horror sci-fi, ci sarà spazio anche a numerosi misteri che si ripercuoteranno anche sul gameplay. È il caso ad esempio del Chtonos, un dispositivo alieno che genera un oggetto casuale all’inizio di ogni ciclo – come detto, Returnal si basa sulla continua ripetizione di un loop infinito nel quale è intrappolata la protagonista. In sostanza, il Chtonos funge da contenitore di salvataggio per le statistiche del personaggio, con i progressi che vengono salvati pur tuttavia dovendo ripartire da capo nell’esplorazione del pianeta.
Scrivi un commento