Grazie ad un prova approfondita, tramite un codice fornitoci da PlayStation Italia, abbiamo trascorso qualche ora all’interno dell’imminente nuovo action RPG Rise of the Ronin, sviluppato da Team Ninja e Koei Tecmo e pubblicato da Sony in esclusiva su PlayStation 5. Di seguito, troverete quindi la nostra anteprima del gioco.
Ambientato nel 1863, in Giappone, i giocatori controllano un Ronin senza nome che agisce come una sorta di guerriero chiamato Lama velata. Quest’ultimo si metterà alla ricerca della sua Lama gemella, in pratica una sorella (o fratello in base al tipo di personaggio che si sceglierà) creduta morta durante una missione andata male. All’avvio del gioco è presente un editor molto profondo per entrambi i personaggi, con la possibilità di creare la coppia di Lame gemelle che si desidera.
Il gioco si svolge nel bel mezzo del periodo noto come “Bakumatsu”. Un decennio prima, i secoli di isolamento del Giappone sono terminati grazie all’arrivo delle “navi nere” americane guidate dal commodoro Matthew C. Perry, dando il via alla trasformazione della nazione, durata anni, dal governo militarista dello shogunato Tokugawa, all’impero modernizzato portato avanti dalla Restaurazione Meiji.
Anche se la narrazione intreccia eventi reali, si tratta di un racconto fittizio che i giocatori hanno la libertà di plasmare grazie all’inclusione di scelte. Si tratta di una grande novità per un gioco d’azione di Team Ninja, poiché Rise of the Ronin presenta un processo decisionale che orienta l’avventura come i giocatori ritengono opportuno. Le conversazioni prevedono risposte multiple ed i momenti chiave della storia presentano opzioni, come la scelta di uccidere o risparmiare un bersaglio dell’assassinio. Nella missione per recuperare un biglietto di ingresso per Yokohama abbiamo avuto la possibilità di uccidere il boss Gonzo o risparmiargli la vita. Non ucciderlo si è rivelata una scelta azzeccata, poiché poco più avanti nell’open world si è rifatto di nuovo vivo ed ha un stretto un legame umano con il protagonista.
Con questo legame umano è possibile approfondire le relazioni con i PNG, che può portare oggetti preziosi e insegnare nuovi stili di combattimento. Uno dei primi conoscenti incontrati lungo la strada è Ryoma Sakamoto, un nomade che è un maestro della scuola di spada Hokushin-Itto-ryu e un tiratore scelto di prim’ordine. Una volta fatta amicizia con Ryoma, un primo vantaggio con il suo legame è il “Grilletto dell’alba”, che permette di aumentare il numero di proiettili che possono essere caricati nei revolver, aggiungendo anche danni da fuoco agli attacchi con le pistole. L’approfondimento della storia del gioco migliorerà i legami con i PNG chiave, mentre la consegna dei regali può accelerare il processo.
Per quanto riguarda il mondo di gioco, siamo di fronte al primo open-world targato Team Ninja, che fonde i combat system delle serie Nioh e Wo Long, all’interno di grande aree di gioco, con villaggi da ripulire, collezionabili da trovare, consumabili da craftare e…gatti da accarezzare!
I giocatori potranno spostarsi a cavallo attraverso la mappa oppure potranno utilizzare un aliante a forma di uccello, per volare rapidamente attraverso la città, sbloccabile non appena si raggiungerà la prima grande città del gioco: Yokohama.
Per dare verticalità al gameplay, il protagonista avrà a disposizione un rampino per salire rapidamente sui tetti e volare in aria, che può inoltre essere usato in tandem con l’aliante, per commettere assassinii aerei.
L’afflusso di armi da fuoco occidentali, come pistole e fucili, aggiungono un elemento vitale a distanza all’azione, oltre al solito utilizzo di arco e frecce.
Gli scontri ravvicinati di Rise of the Rōnin presentano elementi familiari a giochi come Nioh, con diversi stili di armi e posture che si impareranno via via durante lo svolgimento della storia. Elementi centrali degli scontri sono la parata ed il contrattacco, fondamentali per difendersi dai rapidi fendenti dei nemici. Il tempismo è tutto in Rise of the Ronin, dove ogni parata, ogni passo laterale, ogni avanzata e ogni ritirata rapida possono, e spesso lo fanno, determinare l’esito sanguinoso delle battaglie. Nella foga del momento, è necessario avere reazioni rapide, riflessi da felino e una coordinazione mano-occhio fulminea, mentre si danza intorno agli avversari e si devasta tutto ciò che osa attraversare il proprio cammino.
I combattimenti di Rise of the Rōnin ruotano anche attorno allo studio e all’apprendimento di schemi nemici acquisiti dopo ripetuti fallimenti, infatti è stato introdotto un sistema denominato Karma: uccidendo i nemici si raccoglieranno dei punti esperienza, che andranno a riempire la barra Karma. Quest’ultima una volta riempita genererà dei punti abilità, che sbloccheranno nuove mosse e bonus e al protagonista. Se per caso il protagonista dovesse venire sconfitto, questi punti Karma verranno persi, ma vi sarà la possibilità di recuperarli sconfiggendo il nemico che ha causato la morte del Ronin. Un sistema molto utilizzato nei titoli souls-like, ma che in questo caso mette in diretto confronto il nemico che avuto la meglio su di voi e non il luogo in cui si è morti.
Per dettagli più approfonditi ed una panoramica più ampia di questa nuova produzione di Team Ninja, vi diamo appuntamento al 21 marzo, data in cui verrà pubblicata la nostra recensione di Rise of the Ronin.
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