Trofei, Obiettivi, Achievements. Croce e delizia del mondo dei videogiochi sin da quando Microsoft, con Xbox 360, decise di introdurli ufficialmente e legarli ad ogni giocatore. C’è chi non se ne interessa, e non li guarda affatto. E c’è chi invece, come chi scrive, che ne fa un motivo di quasi vanto, e di ulteriore sfida per portare a termine al 100% un gioco, o semplicemente una scusa per tornare a godere di vecchi capolavori, come mi è capitato l’estate scorsa per Red Dead Redemption. Eppure non posso fare a meno di ripensare a tutti qui trofei che mi sono stati ingiustamente negati. Avete presente quella spiacevole sensazione che vi attanaglia quando riuscite finalmente a portare a termine la richiesta di un Trofeo, e questo vi viene negata da un bug? Io purtroppo sì, e mi è successo più di una volta, sia su PlayStation che su Xbox che su Steam. La maledizione del bug ha funestato il mio tranquillissimo Santo Stefano.
Giusto in questi giorni di festività mi sto dedicando a completare Rise of the Tomb Raider, titolo che non ho avuto la possibilità di acquistare lo scorso anno ma che sono riuscito a recuperare grazie ai vari sconti delle ultime settimane su PS4 ad un prezzo decisamente vantaggioso. Gioco eccellente, nulla si può imputare a Crystal Dynamics (che a quanto pare non si occuperà più della serie), e ho sorvolato anche su evidenti problemi tecnici vista l’ottima cura verso la storia e il gameplay. Ma non ce la faccio, è più forte di me: non sopporto i trofei buggati, e questo gioco ha contribuito a farmi passare un maledetto 26 dicembre.
Tra i Trofei, ne trovo uno che è il più classico dei classici: completa il gioco al 100%. E che ci vuole: i collezionabili sono tantissimi ma io mi diverto a raccoglierli, la longevità del gioco è aumentata da missioni secondarie e sfide, e voglio godermi completamente Lara prima di passare ad un altro must che sono riuscito a recuperare (The Witcher 3 GOTY). Strettamente legato a questo trofeo, c’è anche quello di completare tutte le sfide, ovviamente necessarie per il 100% del gioco. Che faccio, dunque? Completo tutte le sfide. E al termine della sessione di gioco… Niente trofeo. Nulla. Nada. Zero. Porca miseria, il trofeo è buggato. Mi documento in rete, ed effettivamente moltissimi utenti, sia su PS4 che su Xbox One/360 lamentavano questo problema, che sembrava però essere stato fixato recentemente con una patch, uscita a novembre. E invece no, il bug mi ha colpito in pieno, niente trofeo. La cosa spiacevole è che il suddetto trofeo ha bloccato, non si sa per quale motivo, l’ottenimento di altri trofei nella stessa sessione di gioco, tra cui quello del 100%, e di conseguenza anche il Platino. C’è chi consiglia di fare una seconda run, e rifare tutto da capo, anche se non a tutti ha funzionato neanche questo metodo. Sapete invece io cosa faccio? Passata l’incazzatura, esco dal gioco e dico addio a Rise of the Tomb Raider, con la consapevolezza che nonostante non abbia ricevuto un premio di riconoscimento di tale traguardo, questo è stato da me raggiunto. Forse anni fa avrei avuto la voglia e il tempo di rifare tutto da capo, sul serio. Ma oggi, seppur la voglia in alcuni casi ci sia, quello che manca è il preziosissimo tempo.
Sono cose che ti mandano al manicomio.
È sempre una situazione spiacevole, molto debilitante quella che ti si para davanti quando non hai ottenuto un Trofeo. Certo, non ne faccio una ragione di Stato, non muore nessuno se non ho ottenuto l’agognato premio. Nel mondo di oggi, però, dove questi Achievements sono entrati prepotentemente nei videogiochi e hanno creato casi di dipendenza (che forse anche io ho), dispiace vedere che gli sviluppatori, in molti casi, prestano un’attenzione quasi minima agli obiettivi sbloccabili. Di esempi ne posso fare decine e decine, capitati a me e a moltissimi altri utenti. GTA Online su Xbox One, ad esempio, non riesce ancora oggi, a 3 anni dal lancio, a sbloccare gli obiettivi multiplayer conquistati su Xbox 360, nonostante il personaggio sia stato correttamente passato da una generazione all’altra. FIFA Football su PS Vita ha un trofeo affetto da un bug che non è mai stato corretto dalla sua uscita, e il suo abbordabilissimo Platino è stato ottenuto dalla bellezza dello 0% di utenti. Gli Achievement di Steam non riservano, anche in questo caso, solo gioie. Su Age of Empires II HD, infatti, ottenere obiettivi è una sorta di terno al lotto: se si completa la richiesta non è detto che si ottenga il trofeo, ma questo potrebbe sbloccarsi facendo tutt’altra cosa. Stessa situazione che mi si è ripresentata recentemente su un videogioco su Play Store. Mah…
Cari sviluppatori, a Natale siamo tutti più buoni. Ecco, cercate di esserlo anche voi: inserite trofei semplici da programmare, obiettivi che si sbloccano istantaneamente una volta raggiunto lo scopo del giocatore. Non è possibile vivere in un mondo dove devo pregare in ginocchio perché il *dling* del Trofeo, dell’Achievements o che dir si voglia, si faccia sentire. Non ho voglia di perdere ore ed ore a rifare per quattro volte le Sfide degli Dei su God of War HD su PS Vita senza ottenere uno straccio di ricompensa. Sono cose che ti mandano al manicomio.
Concludo dicendo solo una cosa, una frase che mi esce dal cuore: datemi il maledettissimo trofeo su Rise of the Tomb Raider!
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