Vero, ci eravamo ripromessi di non parlare di un videogioco in particolare, nel ripercorrere quest’ultimo decennio che si avvicina sempre di più alla conclusione. Vero, abbiamo scelto di parlare di eventi importanti che hanno caratterizzato il mondo videoludico, sia nel bene che nel male. Ma non si può negare che Grand Theft Auto V sia stato non solo un videogioco, ma l’evento più significativo di questo decennio per il nostro amato medium.
GLI INIZI DI GTA ONLINE
Facciamo un passo indietro. Dopo il solito rinvio a cui Rockstar Games ci ha purtroppo abituato negli ultimi anni, a settembre 2013 GTA V debutta su PlayStation 3 e Xbox 360, dimostrandosi come un clamoroso canto del cigno per le console che, di lì a poco, sarebbero andate in pensione per fare largo al futuro. E perché, si chiederà qualcuno, non pubblicare GTA V direttamente sulle nuove console? Perché mentre la passata generazione aveva una base installata di circa 160 milioni di sistemi, i futuri hardware sarebbero stati un’incognita, dunque meglio puntare sul sicuro. Il sospetto che prima o poi il gioco sarebbe arrivato anche su next-gen, in ogni caso, c’è sempre stato, e infatti la cosa diventerà ufficiale proprio alla fine del 2014.
L’esordio a settembre 2013 non fu facile. No, non è affatto vero, inutile prenderci in giro: GTA V si impose da subito come un leader per la critica, il pubblico e il mercato intero. Quello che non fu facile, invece, fu il lancio della modalità multigiocatore del titolo, GTA Online, il cui debutto era fissato a ottobre. All’inizio, a causa di una serie di gravi problemi ai server, Rockstar fu costretta a rinviare l’uscita di GTA Online, indispettendo di non poco i giocatori. Tutto questo, però, era il preludio a quello che sarebbe diventato un vero e proprio fenomeno, quello che, a mio avviso, ha caratterizzato maggiormente la generazione corrente.
Perché da quel momento, a parte rare fluttuazioni, l’andamento sul mercato e nel campo della popolarità per GTA V è stato clamorosamente costante, e parliamo di un videogioco uscito ben 6 anni fa. A febbraio 2014, con l’arrivo di GTA Online ormai da più di 3 mesi e con le prime avvisaglie di una stanchezza derivante da un supporto che stentava a decollare, le copie vendute erano già 32 milioni. Un’enormità. Un numero che, a dicembre dello stesso anno e con le nuove copie arrivate dalle versioni PS4/Xbox One, la quota salirà a 45 milioni. Una quota che oggi ha superato i 110 milioni, ponendo GTA V come il terzo videogioco più venduto di sempre dietro ad altri mostri sacri quali Minecraft (250 milioni, irraggiungibile) e Tetris (170).
Un gioco il cui successo nasce proprio da questi 12/15 mesi, dalla fine del 2013 alla conclusione del 2014, quando il comparto multigiocatore GTA Online cambia il modo di vedere un gioco e addirittura i piani di Rockstar Games per il futuro. Perché, piegata alla solita meccanica delle immancabili microtransazioni che ormai sono presenti anche nei titoli single player, anche Rockstar le inserisce in GTA Online con l’intento di raccimolare qualche soldo in più, rendendosi conto di avere invece tra le mani una gallina dalle uova d’oro.
L’esplosione della community di GTA Online, che cresce a dismisura nel corso del 2014 grazie ad un supporto magistrale da parte dei creatori del gioco, ne è la diretta causa. Con Grand Theft Auto Online possono essere fatti tutti felici, da Rockstar Games ai giocatori. I primi capiscono, lungo tutto il 2014, che sfruttare GTA V per quanto più tempo possibile potrebbe dar vita ad un mostro sacro del mondo dei videogiochi. I secondi, invece, vengono periodicamente sommersi da una quantità indecifrabile di contenuti e novità, che assumono una dimensione ancor più straordinaria se pensiamo che molti Game As A Service, come va molto di moda definirli oggi, non riusciranno a star dietro ai ritmi produttivi e qualitativi di Rockstar. E questo nonostante GTA Online non sia stato pensato, almeno inizialmente, come un GAAS.
Partito un po’ al rallentatore, con un gigantesco open world da visitare insieme ai propri amici e poche ma ragionate attività, che richiamavano quanto già accaduto anni prima con il multigiocatore di GTA IV, GTA Online vivrà nel corso di questo’anno, importantissimo per la sua maturazione, una crescita davvero incredibile, aiutata poi dall’arrivo sulle console di nuova generazione sulle quali poi, progressivamente, si sposterà l’intero supporto al gioco. A posteriori, forse è vero: il successo di GTA V è stato dettato non solo dall’indiscutibile qualità del titolo, ma anche da un’industria in una fase di preoccupante stanca. Ma ne parleremo nel prossimo episodio, a dire il vero. Per il momento, limitiamoci a fare nuovamente i complimenti ad un videogioco che, semplicemente, è già nella storia.
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