Come riportato da Games Industry, la sede di Ubisoft Barcellona, specializzata nello sviluppo di giochi mobili come il recente Rainbow Six Mobile, è finita sotto i riflettori a causa di un acceso conflitto legato alle nuove politiche aziendali sullo smart working.
Il nodo della questione riguarda una modifica alle condizioni di lavoro. Ubisoft ha annunciato l’introduzione di un obbligo di presenza in ufficio per almeno tre giorni a settimana, abbandonando la precedente politica che permetteva ai dipendenti di lavorare da remoto per il 60% del mese.
Secondo i sindacati, questa decisione è stata presa unilateralmente, senza consultazioni o adeguata trasparenza. L’annuncio improvviso ha sollevato critiche non solo per il metodo, ma anche per le difficoltà logistiche che ne derivano.
A guidare la battaglia legale è la Confederación General del Trabajo, uno dei principali sindacati spagnoli. L’iniziativa di Barcellona si aggiunge a proteste simili sollevate nei mesi scorsi dai lavoratori francesi e della sede di Milano, a dimostrazione di come la questione del lavoro da remoto stia generando malumori in diverse filiali della multinazionale.
Per il momento, la disputa legale si preannuncia lunga e complessa. I lavoratori chiedono maggiore dialogo e soluzioni che tengano conto delle loro esigenze, mentre l’azienda sembra intenzionata a perseguire una politica di ritorno in ufficio.
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