Middle Earth: Shadow of Mordor sembra essere il titolo che tutti gli amanti dell’opera tolkeniana aspettavano da tempo: andiamo ad analizzare alcuni nuovi dettagli resi noti in queste ultime ore.
La domanda che potrebbe sorgere spontanea al primo approccio con il gioco è sicuramente: quanto de Il Signore degli Anelli è presente in questo gioco? Sarà fedele o si tratta di una semplice rivisitazione basata sull’universo creato da Tolkien? Bob Roberts, Lead Designer di Monolith per Shadow of Mordor, afferma che l’obiettivo della software house è stato da sempre quello di rimanere quanto più fedeli ai libri di Tolkien andando ad approfondire alcuni aspetti che sono stati messi in secondo piano sia nei manoscritti che nelle versioni cinematografiche a cura di Peter Jackson. Il gioco propone, infatti, una versione di Sauron primordiale, ancora prima di diventare l’Oscuro Signore antagonista della Compagnia dell’Anello: in questo senso sarà possibile per coloro che abbiano letto i vari libri, incluso il Silmarillion, vedere un’edizione inedita di argomenti trattati solo su carta stampata, mentre sarà occasione per tutti coloro che si sono avvicinati al mondo della Terra di Mezzo grazie alla trilogia cinematografica di apprendere nozioni assenti nelle suddette pellicole.
Per coloro che hanno visto i film e non, gli avvenimenti di questo titolo sono collocabili in una fascia temporale compresa tra gli eventi de Lo Hobbit e quelli de Il Signore degli Anelli. In questo momento Bilbo ha già rubato l’anello a Gollum e questi è alla ricerca disperata del “suo tesssoro“: per questo motivo nell’open world di Shadow of Mordor sarà possibile incontrare Sméagol. La motivazione dietro la scelta di tale fascia temporale sta nel tentativo da parte di Monolith di analizzare un momento lasciato passare in sordina sia da Tolkien che da Jackson e di creare una nuova storia di intermezzo che sia in grado di fungere da ponte tra i due macroeventi.
«La parte più divertente dello sviluppo di questo gioco», afferma Roberts, «è stata la possibilità di rendere Mordor un open world; tutti sanno cosa sia Mordor, ma solo come idea; in nessun film si è mai analizzato nel dettaglio la conformazione geografica del territorio. Posso affermare con certezza, inoltre, che abbiamo fatto del nostro meglio per rendere l’ambiente coerente con il periodo che abbiamo scelto come ambientazione e con gli eventi che caratterizzano quello stesso periodo. Questo open world è stato studiato appositamente per supportare appieno i più vari stili di gioco che si addicono a ciascun giocatore.» Si potranno giocare le missioni in modalità stealth o si potranno completare sbaragliando le orde di orchi o altre creature malvagie sotto il controllo di Sauron. Lo stesso Roberts, per spiegare quanto sarà effettivamente open world questo titolo usa come metro di paragone Red Dead Redemption, capolavoro targato Rockstar, in quanto il Lead Writer dello stesso gioco ambientato nel Far West ha collaborato con Monolith per la creazione di Shadow of Mordor: «il giocatore potrà muoversi liberamente per la mappa per raggiungere le missioni, ma al di là di esse c’è un intero mondo da scoprire: missioni secondarie, collezionabili e altro ancora».
Middle Earth: Shadow of Mordor uscirà il 7 ottobre 2014 su tutte le console e PC.
L’ombra Di Mordor – Provato in anteprima di uagna
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