A cura di Gianluca Di Pietrantonio
Il nuovo capitolo della storica saga horror di Konami intitolato Silent Hill f, ha da subito destato le prima perplessità in alcuni paesi in fatto di classificazione d’età. Gli stessi enti di classificazione mondiale stanno infatti attualmente valutando i vari target di riferimento per ogni nazione e continente, e ovviamente non mancano coloro che ritengono alcuni titoli non adeguati e fin troppo estremi secondo gli standard della nazione.
Stiamo parlando nello specifico dell’Australia, area nota per le sue inamovibili restrizioni sui videogiochi importati dall’estero. Fino a poco fa, il nuovo titolo di Konami, sembrava aver ricevuto un rifiuto per la classificazione dallo stato oceanico, facendo intuire che la produzione Konami non avrebbe trovato accoglimento nel mercato australiano. Ebbene, dopo un recente aggiornamento sulla situazione, si è appreso che l’ente preposto ha rimosso la suddetta segnalazione dai database di classificazione nazionale, allontanando lo spettro del ban.
Poiché non è stata rivelata alcuna data sulla pubblicazione del gioco, l’ente ha difatti affermato che verrà presa una decisione definitiva solo in prossimità del rilascio. Di certo si tratta di una questione che potrebbe non interessare i videogiocatori del resto del mondo, ma si tratta, senza dubbio, di un fatto curioso, il quale ha addirittura suscitato poco stupore per chi risulta essere avvezzo alle notizie sulla classificazione d’età dei videogiochi in Australia.
Tutto questo specialmente dopo le dichiarazioni ufficiali del gioco che lo definirebbero contenente rappresentazioni di discriminazione di genere, abuso su minori, allucinazioni indotte da droghe, bullismo e violenza estrema. Ricordiamo che Silent Hill f è il nuovo capitolo del filone principale della serie dopo più di dieci anni dall’ultima interazione (escluso ovviamente il remake del 2024 del secondo episodio).
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