Com’era quel famoso meme di qualche anno fa con il ragazzino napoletano? A ‘facc ro… insomma, avete capito.
Nel pieno di una crisi che sembra non conoscere confine per Ubisoft, arriva una nuova informazione dall’interno dell’azienda che fa capire quanto la gestione dei progetti sia stata enormemente sbagliata. Si è infatti scoperto che il budget di Skull and Bones, il gioco a tema piratesco lanciato all’inizio di quest’anno dopo una serie infinita di rinvii, non è costato 200 milioni di dollari come inizialmente ipotizzato, bensì più del triplo.
Fonti presunte interne a Ubisoft hanno dichiarato allo YouTuber Endymion che Skull & Bones è costato tra i 650 e gli 850 milioni di dollari nei suoi 10 anni di produzione. Per fare un paragone, GTA 5 di Rockstar Games del 2013 è costato circa 250 milioni di dollari, e all’epoca era ritenuto il più grande investimento nella storia dei videogiochi.
Le fonti dello youtuber, che hanno scelto di restare anonime, hanno aggiunto che questo investimento e la sua mancata redditività stanno causando la rovina finanziaria dell’azienda.
Pubblicato all’inizio di quest’anno, Skull & Bones ha dovuto affrontare una serie di critiche non da poco, principalmente a causa di meccaniche di gioco poco coinvolgenti, un comparto grafico al di sotto delle aspettative, e un prezzo di lancio assolutamente ingiustificato. Inoltre, il titolo, presentato nel 2017, non ha saputo rispettare tutte le grandi ambizioni degli sviluppatori, nonostante Ubisoft lo abbia a più riprese identificato come un gioco AAAA.
Altra critica fortemente mossa al titolo è la sua arretratezza in molti elementi rispetto al ben più di successo Assassin’s Creed IV: Black Flag di Ubisoft, lanciato più di 10 anni prima.
Il fatto che Ubisoft Singapore abbia guidato lo sviluppo è stato probabilmente l’unica ragione per cui il gioco non è mai stato cancellato nonostante il budget astronomico. La società ha infatti ricevuto sussidi dal governo di Singapore, che ha anche imposto che la filiale locale di Ubisoft dovesse lanciare IP originali negli anni successivi all’accordo. Anche considerando questo elemento, tuttavia, le spese che potrebbero aver raggiunto la cifra di 850 milioni di dollari sono un campanello d’allarme esagerato per il settore.
La notizia, seppur proveniente da una fonte non ufficiale anche se in passato rispettabile, arriva alcuni giorni dopo gli ultimi sconvolgimenti in casa Ubisoft. A sorpresa, l’azienda ha rinviato Assassin’s Creed: Shadows (ecco i motivi), e ha ammesso lo scarso impatto commerciale di Star Wars: Outlaws, gioco su licenza sul quale venivano riposte molte più speranze.
Oltre a ciò, Ubisoft ha dovuto fare i conti con una rapida discesa del valore delle sue azioni, oltre a confermare che anche XDefiant, lanciato nei mesi scorsi, non ha rispettato le aspettative dell’azienda.
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