Sledgehammer Games sta diventando sempre più grossa, e questo potrebbe darci qualche indizio indiretto sul prossimo progetto della software house legato al franchise di Call of Duty.
Nonostante la pandemia, la software house di proprietà di Activision, che a maggio aveva annunciato un massiccio reclutamento per guardare al futuro, ha in effetti mantenuto i suoi piani.
Il Chief Operating Officer dello studio, Andy Wilson, ha infatti annunciato su Twitter che Sledgehammer Games ha assunto ben 150 nuovi sviluppatori tra le proprie file negli ultimi mesi, aumentando notevolmente la forza lavoro a sua disposizione.
In un video su Twitter, lo studio ha condiviso alcune storie e uno sguardo a queste nuove figure lavorative che sono entrare a far parte dello staff dei creatori di Call of Duty: Advanced Warfare e Call of Duty: WWII.
https://twitter.com/SHGames/status/1340326024664526848
Il sito web di Sledgehammer riporta però che lo studio è ancora alla ricerca di ben 65 posizioni lavorative, il che significa che lo staff si allargherà ancor di più nei prossimi mesi in vista dei futuri progetti.
Progetti, sì, al plurale, perché in primavera Sledgehammer confermò di essere al lavoro su più titoli, come vi abbiamo riportato in questa notizia. Non conosciamo naturalmente la natura di queste produzioni, ma è molto probabile che si tratterà ancora una volta di giochi legati al franchise di Call of Duty.
Del resto, se ben ricordate i leak dell’estate 2019, Sledgehammer Games stava lavorando a Call of Duty 2020 insieme a Raven, prima che Activision affidasse le redini del progetto a Treyarch che lo ha poi trasformato in Black Ops Cold War.
A cosa sta lavorando quindi la software house? Importanti indiscrezioni in primavera parlavano di un misterioso Call of Duty free to play sviluppato proprio da Sledgehammer Games, e in arrivo nel 2021. Si tratta però di informazioni non confermate.
È altresì possibile che Sledgehammer Games si stia occupando del nuovo capitolo principale della serie sparatutto, in arrivo nell’autunno del prossimo anno – se la tradizione verrà confermata. Per saperne di pià, però, dovremo attendere almeno la primavera del 2021.
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