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Smells Like a Mushroom | Recensione

Se siete alla ricerca di combattimenti e lunghe sessioni di gioco Smells Like a Mushroom è ciò che fa per voi. Si tratta di uno sparatutto platform in terza persona sviluppato da Red Limb Studio e pubblicato in anteprima il 19 giugno 2023 per PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S e PC Windows. Il gioco è uscito dall’anteprima il 6 settembre 2024 su Steam, mentre su console arriverà il 15 novembre 2024. Oggi siamo qui per parlarne e dare un’occhiata a tutto ciò che questo titolo ha da offrire ai propri utenti.

Versione provata: PC

Una minaccia fungosa

Smells Like a Mushroom si presenta come uno sparatutto platform in terza persona, con diversa varietà di armi da utilizzare e nemici da affrontare di bassa ed elevata difficoltà. I livelli saranno dei pianeti da dover liberare dalla minaccia di funghi robotici.

In un universo dove l’essere umano ha incontrato l’estinzione ora sono i vegetali ad avere il controllo del pianeta Terra. Durante il prologo vengono presentati il protagonista e la sua amata, ovvero due carote senzienti capaci di intendere e di volere presi da una normale vita di famiglia. Però una minaccia incombe: i funghi stanno conquistando l’universo e i nostri due personaggi, sotto la guida dei piani alti, dovranno affrontare la missione di fermarli e riportare la pace. 

Il protagonista si chiama Carrotado, un combattente in missione per fermare l’attacco dei funghi su larga scala. Il nostro compito sarà quello di viaggiare per i pianeti e sconfiggere le varie ondate che incontreremo durante il nostro cammino. Potremo imbatterci in enigmi e in potenti nemici, per questi ultimi abbiamo a disposizione un vasto arsenale di armi presenti nel nostro inventario e altre sbloccabili completando gli incarichi e raccogliendo la valuta del gioco.

Portiamo pace nell’universo (gameplay)

Completato il prologo verremo portati all’interno di una base spaziale che sarà il nostro Quartier Generale. Qui potremo fare diverse cose: selezionare la missione da compiere attraverso la selezione dei pianeti sbloccabili sequenzialmente, acquistare e potenziare i nostri armamenti e abilità con la valuta di gioco che sarebbero i frammenti, cambiare il proprio outfit ed esplorare il resto della navicella. Al centro della base infatti ci sono diverse porte che conducono ad altre stanze meno importanti come la stanza dei generali, il poligono di tiro, una sorta di museo e un alloggio.

Durante il completamento del mondo ci sono anche diverse aree che richiedono un minimo di attenzione al parkour. Il nostro Carrotado sarà equipaggiato di un jetpack per effettuare doppi salti e una sorta di sprint per raggiungere punti più lontani sia in aria che a terra. Questi sistemi sono molto utili anche per evitare gli attacchi dei nemici più potenti.

Nel nostro cammino potremmo imbatterci in dei boss, più di uno per livello, che sinceramente sono un pelo sbilanciati per i livelli in cui si trovano. Nello stesso livello incontreremo infatti diversi boss che sfruttano anche le caratteristiche dell’arena, rendendo a volte poco comprensibile ciò che si sta facendo. I primi boss che si incontreranno aiutano il giocatore a capire meglio le meccaniche del gioco e i diversi attacchi, però proseguendo sarà nostro dovere capire che armi usare e quali livellare.

Comparto tecnico

La grafica di Smells Like a Mushroom è molto semplice, con pochi dettagli e con elementi monocromatici, che rende il gioco poco pesante per quanto riguardano le prestazioni. L’unica cosa sono gli effetti che ce ne sono veramente tanti durante i livelli, tipo fumi, spari o distruzione della mappa in alcuni casi. L’interfaccia utente (HUD) è molto semplice, con scritte molto a tema radioattivo e durante le fasi di gioco verrà mostrata solamente la vita del nostro Carottado.

Per la salute abbiamo a disposizione poca vita inizialmente (aumentabile poi con gli acquisti al QG) al termine della quale verremo riportati a un checkpoint e verrà scalato anche il numero di rinascite che abbiamo a disposizione. Terminate le rinascite verremo riportati al QG e verremo costretti a ripetere il livello da capo, che vista la durata dei livelli può essere poco gradita raggiunto un certo punto.

Al checkpoint potremmo respawnare e ricaricare i colpi delle nostre armi che ci costerà frammenti. I proiettili solitamente vengono anche rilasciati da nemici o dai contenitori. Questi ultimi quando li distruggiamo possono, oltre ai proiettili, rilasciare vita e frammenti, distinguibili in base al colore del contenitore.

Concludiamo col dire che il doppiaggio in italiano purtroppo non è disponibile, e nemmeno i sottotitoli sono disponibili in italiano. Per chi conosce bene l’inglese sarà facile seguire la storia, ma per tutti gli altri sarà anche questa una vera sfida.

6.9
Riassunto
Riassunto

Smells Like a Mushroom è un ottimo gioco per chi è alla ricerca di un gameplay frenetico con anche aggiunta di un tocco di meme. Il comparto di farming di materiali è necessario, con quindi tanta rigiocabilità. Però come già detto ci sono alcune mancanze che potevano essere colmate, oppure il fatto che già a basso livello venga richiesto una certa skill. Questo comunque non ferma il gioco di Red Limb Studio dal poter essere una buona alternativa ad altri titoli del genere.

Pro
Gameplay divertente Farming e rigiocabilità Molta varietà nell'arsenale
Contro
Boss fight poco bilanciate inizialmente Tutorial poco chiaro Mancanza di doppiaggio e sottotitoli in italiano
  • Concept & trama7.5
  • Gameplay7
  • Comparto artistico6.5
  • Comparto tecnico6.5
Scritto da
Davide "D4v1n" Nicoletti

Videogiocatore sin da tenera età, appassionato soprattutto di FPS e Open World ma giocatore di più o meno tutti i generi su qualsiasi piattaforma

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