Nel novembre 2014 alcuni utenti americani hanno iniziato la loro personale guerra nei confronti di Sony. Il motivo? Il trattamento riservato, ma soprattutto le numerose promesse fatte, riguardo PlayStation Vita, l’ultima portatile di casa Sony che ha da poco compiuto tre anni di vita. L’annuncio della piccola console era infatti infarcito di numerose feature che, a conti fatti, non sono mai state implementate, quali
- Remote play completo con PlayStation 3
- Vantaggi di Cross-buy con i titoli PS3
- Vantaggi di cross-save con PS3
La caratteristica sicuramente più gradita ma mai implementata è sicuramente quella del Remote Play. In una delle prime dimostrazioni pubbliche, infatti, Sony mostrò la funzione RP su Killzone 3, cosa che ad oggi ancora non è possibile fare con la propria PS Vita. Il fatto assume contorni ancora più assurdi se pensiamo che Vita supporta il Remote Play su qualunque titolo di PS4, console molto più potente della precedente, il che è davvero inspiegabile. Fatto sta che gli utenti impegnati nella causa contro Sony hanno vinto, e la casa giapponese ha iniziato ufficialmente a risarcire gli utenti americani (purtroppo per noi, solo loro).
Inviando un modulo al centro di assistena Sony e dimostrando di possedere una PS Vita da prima dell’1 giugno 2012, è possibile scegliere tra 3 metodi di risarcimento, ovvero
- 25 dollari da spendere su PlayStation Network
- 25 dollari sotto forma di buono
- 1 tra i 3 bundle di videogiochi offerti da Sony, che includono giochi per PS3 e PS Vita
Inutile dire che questo risarcimento è solo una piccola parte di quanto gli utenti si aspettavano, specialmente coloro (come chi scrive questo articolo) che hanno creduto sin dal primo giorno in questa sfortunatamente bistrattata console, dal potenziale però immenso. Basti pensare a titoli come Uncharted: L’abisso d’oro, Wipeout o Gravity Rush, per capire che Vita poteva avere ben altra sorte. Evidentemente, Sony ha deciso di virare definitivamente su PS4 e sullo sviluppo di tecnologie innovative come Project Morpheus, considerando che numerosi titoli importanti sono stati cancellati nel corso degli anni (inFamous, God of War, un altro Uncharted, GTA). Nessuna notizia, purtroppo, per quanto riguarda l’Italia o altri Paesi al di fuori degli USA, non è quindi detto che il risarcimento toccherà pure a noi.
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