Il PlayStation Store potrebbe presto perdere numerosi videogiochi, a causa della nuova politica di Sony che vuole dire basta ai videogiochi indipendenti realizzati esclusivamente per monetizzare sui Trofei di Platino.
Sappiamo tutti come i trofei hanno contraddistinto più o meno positivamente il panorama degli utenti PlayStation, che vedono sempre più in queste coppe virtuali un motivo di sfida, di completismo, o semplicemente di collezionismo. Questa pratica ha indubbiamente portato alcuni sviluppatori a creare delle liste trofei eccessivamente facili, così da spronare i vari cacciatori ad acquistare il gioco in modo da aggiungere in tempi rapidissimi un nuovo platino alla propria bacheca. Ebbene, pare proprio che questa pratica potrebbe subire un intervento da parte di Sony in tempi non troppo remoti.
Stando a quanto riportato dal sito dexdotexe.com la casa nipponica avrebbe inviato una comunicazione ai propri partner commerciali, per informarli di nuove norme di autorizzazione dei software per il PlayStation Store.
Ecco un estratto del documento, trasmesso al sito da una fonte che ha preferito rimanere anonima:
SIE si impegna a garantire che i clienti possano cercare e scoprire l’intera gamma di esperienze su PlayStation e che i partner possano essere scoperti in modo equo. Quando i partner saturano eccessivamente il PlayStation Store con molte varianti dello stesso tipo di contenuto, ciò può avere un impatto negativo sia sull’esperienza dei clienti che su quella dei partner.
Quando SIE esamina i contenuti inviati a PlayStation Store, i prodotti che presentano le seguenti caratteristiche verranno identificati come software “spam” o “ripetitivi”:
- Prodotti le cui funzionalità e/o risorse sono copiate o non sono significativamente diverse da prodotti già pubblicati su PlayStation Store, indipendentemente dall’editore di riferimento.
- Concetti multipli e varianti di prodotti, pubblicati da singoli partner, che presentano funzionalità o esperienze duplicate, differenziate solo da minime variazioni di funzionalità o asset.
Ove possibile, i partner dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di aggregare piccole esperienze di contenuto simili in un unico prodotto, utilizzando il negozio all’interno del gioco per espandere o ampliare l’esperienza. Ad esempio, fornire trofei diversi per ogni prodotto non è sufficiente a differenziare i contenuti.
Sempre stando a quando scritto, alla violazione di queste regole Sony applicherebbe al partner colpevole una minor visibilità sullo Store, con conseguente eliminazione del contenuto, qualora la gravità lo giustificasse, per arrivare poi all’extrema ratio, ossia la cessazione del rapporto di partnership. In poche parole, il ban da PlayStation.
Ovviamente questo report è da prendere con le dovute accortezze, almeno fino a quando non arriveranno conferme direttamente dalla casa di Kyoto.
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