Gli ultimi giorni sono stati particolarmente intensi per Naughty Dog. I cagnacci di Sony, ufficialmente al lavoro su The Last of Us – Part II dopo mesi e mesi di indiscrezioni, hanno annunciato Uncharted: The Lost Legacy (tutti i dettagli qui) e rilasciato un update completamente gratuito che introduce una inedita Modalità Sopravvivenza per Uncharted 4: Fine di un ladro. Un gioco che, già di per sè, rappresenta un must assoluto per tutti i videogiocatori, una esclusiva PS4 sulla quale Sony ha pianificato gran parte della sua strategia nell’anno che si sta per concludere, e che come avrete capito non accenna a concludere la sua corsa. Non stupisce, quindi, che Naughty Dog abbia deciso di concedere molto più supporto al suo ultimo Uncharted, deliziando tutti i suoi fan che nel corso degli anni hanno sempre idolatrato la software house di Santa Monica con un graditissimo regalo. Tutto ciò che è gratuito, ovviamente, si accetta ancor più volentieri, ma in questo caso la nuova modalità è anche più corposa di molti altri DLC a pagamento.
Questa settimana è infatti arrivato, insieme all’aggiornamento 1.18, una nuova modalità Sopravvivenza che si pone di fatto come la terza modalità del gioco dopo la campagna single player e il multigiocatore. Sopravvivenza, giocabile sia in singolo che in cooperativa con altri giocatori, si compone di diversi livelli da superare, 10 per la precisione, ognuno dei quali è ambientato in un iconico luogo della campagna di Uncharted 4 (più diverse sorprese da altri titoli della serie) e che prevede il superamento di 5 ondate. Le ondate, come facilmente pronosticabile, saranno composte da una serie di nemici che andranno eliminati per poter passare al turno successivo, e così via fino a quando l’intero stage non sarà superato.
La difficoltà, la vita e la precisione dei nemici aumenteranno mano a mano che avanzeremo nella nostra scalata verso il fatidico round 50, e di tanto in tanto il gioco ci metterà in difficoltà con particolari modificatori e limitazioni che, talvolta, saranno davvero fastidiose e che complicheranno non poco la situazione. Saremo infatti, su ordine del gioco, costretti a uccidere nemici restando a guardia di una determinata zona, oppure di uccidere determinati bersagli che il gioco stesso ci indicherà. Tra le varianti di missioni da portare a termine in round, c’è anche quella della raccolta di 100 tesori entro un certo limite di tempo, oltre il quale il round sarà considerato fallito e da rifare da capo. Il nostro scopo non sarà dunque sempre e solo uccidere, ma anche riuscire a soddisfare i requisiti di ogni round, con componenti molto simili a quelle del multiplayer competitivo. Avremo le classiche due armi a disposizione, più l’eventuale arma speciale da raccogliere dai nemici uccisi, ma che si potrà acquistare anche presso gli appositi negozi.
Il gioco vi metterà ulteriormente in difficoltà con dei veri e propri boss
In ognuna delle mappe, ognuna delle quali brilla per realizzazione e per fedeltà alla loro versione originale vista nelle varie esperienze single player, saranno infatti collocati tre “negozi”, sotto forma di casse di approvigionamento, nei quali potremo spendere i nostri sudati dollari ottenuti con uccisioni, assist, missioni portate a termine, lavoro di squadra. Tra i vari oggetti in vendita presso le casse, non tutti disponibili da subito ma sbloccabili mano a mano che accrescerete la vostra esperienza (e conseguentemente il vostro livello della modalità Sopravvivenza), troviamo anche gli stessi poteri che trovavamo nel PvP, come l’idolo di El Dorado che colpirà duramente i nemici e i boss che finiranno nel suo raggio. Ah già, i boss. Ogni 10 round (quindi ai round 10, 20, 30, 40 e 50) il gioco vi metterà ulteriormente in difficoltà con dei veri e propri boss, dotati di poteri magici e abilità fuori dal normale come rallentare il tempo e teletrasportarsi rapidamente. La strategia migliore, in questo caso, è restare fermi il meno possibile, anche perché l’eccezionale velocità dei boss sarà un’arma pericolosa per chi proverà una strenue resistenza senza muovere la levetta analogica sinistra. Terribilmente controproducente.
Se durante i primi round potrete facilmente organizzarvi insieme al vostro compagno di gioco (o sperare, nel caso giochiate da soli, che il personaggio controllato dalla CPU non faccia castronerie galattiche) e rischiare di optare per una strategia più difensiva e attendista, ben presto il gioco vi metterà di fronte ad un impellente bisogno di scappare dal luogo che prima ritenevate sicuro. Tra la crescente pericolosità dei nemici e le nuove missioni da portare a termine, dovrete essere sempre più bravi a sfruttare le vie secondarie delle mappe per fuggire, e a rilassarvi qualche secondo prima di riprendere a colpire i nemici che continueranno a spostarsi e ad accerchiarvi. Una tattica fondamentale risulta quindi ovviamente quella di restare sì uniti col proprio compagno di squadra, ma anche sapere quando dividere le proprie strade per poter sfruttare una strategia alternativa che preveda ad esempio l’occupersi di due plotoni differenti di nemici, uno a testa.
Cooperare è la parola chiave di questa Sopravvivenza
Una strategia che viene meno, naturalmente, quando giocherete in singolo, dato che il vostro compagno controllato dal computer si limiterà a seguirvi e a supportarvi, con comunque buoni risultati anche se segnaliamo qualche deficit nella IA (che già è riscontrabile nella campagna). Giocare in singolo si rivelerà però particolarmente arduo se deciderete di cimentarvi nelle difficoltà sempre più crescenti, e nella missione di raccogliere le tre stelle per ogni stage, assegnate sulla base del tempo impiegato per concludere i 5 round. Cooperare è la parola chiave di questa Sopravvivenza, e naturalmente riuscire a giocare con un proprio amico è il modo più semplice per uscirne vittoriosi. In tal senso, il forsennato ritmo di gioco viene spezzato un po’ troppo nel momento in cui lo stage viene completato, che significa la conclusione della partita e il ritorno al menù Sopravvivenza prima di poter dare il via ad un nuovo match.
Con una sconfinata serie di nuove skin con le quali personalizzare armi e personaggi giocabili, Uncharted 4 Survival si propone come una validissima e divertente alternativa a chi ha già concluso la campagna single player e anche a coloro che, amanti del multiplayer, cercano uno svago leggermente differente. I problemi dei primi giorni, inoltre, sono stati risolti con l’update 1.19, disponibile da sabato. Naughty Dog approfondisce il proprio bagaglio di esperienza, non senza trarre giovamento da altre celebri modalità Sopravvivenza come quella di Call of Duty: Modern Warfare 3 è l’Orda di Gears of War (e ovviamente le Arene di Uncharted 2 e 3), che a loro tempo fecero storia, e pur non brillando per novità assolute la nuova modalità gratuita di Uncharted 4 ci ha piacevolmente sorpresi. Forse, aggiungiamo, anche per la sua uscita inattesa.
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