La telenovela più seguita dell’anno continua, e questa volta torna a parlare Phil Spencer.
Discutendo del futuro dell’acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft, al momento sotto esame da parte di numerose agenzie antitrust di tutto il mondo tra cui la severa CMA del Regno Unito, il boss di Xbox è tornato a parlare di un argomento come sempre scottante: il futuro di Call of Duty.
Come certamente saprete, il pomo della discordia, che sta portando Sony a chiedere addirittura condizioni per approvare l’acquisizione, riguarda il franchise sparatutto di Activision, un nome talmente grande da essere considerato più di un semplice videogioco. Non è difficile capire perché, guardando anche solamente le ultime notizie: Call of Duty: Modern Warfare 2 ha stabilito un nuovo record, guadagnando quasi 1 miliardo di dollari in soli tre giorni.
Il botta e risposta continua, con Sony che cerca nuovi alleati e Microsoft che risponde per le rime citando le esclusive first party di PlayStation e il fatto che l’azienda nipponica sta impedendo l’arrivo di COD su Xbox Game Pass grazie ai suoi accordi pregressi con Activision.
Dal canto suo, Spencer cerca ancora una volta di gettare acqua sul fuoco, andando nuovamente a tranquillizzare Sony. Nella sua recente intervista, il boss della divisione gaming di Microsoft ha infatti ribadito un concetto già espresso più volte in passato, e cioè che Call of Duty non diventerà un’esclusiva del marchio Xbox. Anzi, afferma Spencer, “Call of Duty uscirà anche su PlayStation fino a quando esisterà PlayStation”.
Una strategia, quella di Microsoft, che non va più in direzione di un accentramento totale verso il marchio Xbox, ma punta invece all’espansione. Del resto, il colosso di Redmond si è avvicinato ad Activision Blizzard non tanto per Call of Duty quanto invece per il suo enorme mercato mobile, nel quale Microsoft vuole espandersi.
Spencer, nel corso dell’intervista, spiega:
Faremo la stessa cosa che abbiamo fatto con Minecraft quando lo abbiamo acquistato. Abbiamo ampliato le piattaforme sulle quali è arrivato Minecraft. Non abbiamo ridotto l’accesso al gioco, è stata una buona cosa per la community, e vogliamo fare la stessa cosa per Call of Duty.
Pericolo scampato? Non ancora. L’ultima parola spetterà ovviamente alle autorità dell’antitrust, ma se Spencer sarà pronto a mettere nero su bianco queste sue dichiarazioni, Microsoft potrebbe aver raggiunto il suo obiettivo.
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