“Voglio individuare modalità di allocazione del capitale agli studios che ci consentano una maggiore flessibilità“: questa la dichiarazione di Yosuke Matsuda, presidente di Square Enix, durante la sessione di briefing sui risultati finanziari del Q1 FY2023/3 per gli investitori.
Significa che Square Enix ha deciso di non puntare più sul mantenere la proprietà totale degli studi, mostrandosi nuovamente intenzionata ad abbandonare la politica precedentemente adottata. Questo soprattutto a causa dell’aumento dei costi di sviluppo, che hanno pesato negli ultimi anni aumentando i rischi in presenza di titoli che potrebbero non vendere abbastanza.
Dal possedere gli studios quindi, si passerà sempre più al diversificarsi in “joint venture, affiliate con metodo azionario e partecipazioni di minoranza“.
Lo dimostra quanto accaduto nel maggio 2022 con la vendita di Crystal Dynamics, Eidos-Montreal e Square Enix Montreal Embracer.
Di recente la casa di produzione nipponica ha annunciato inoltre la chiusura definitiva di Babylons’ Fall, un esperimento purtroppo decisamente di poco successo. Sono però in arrivo altri titoli di punta come Final Fantasy XVI, Crisis Core: Final Fantasy VII Reunion, Final Fantasy VII Rebirth, Dragon Quest XII e Kingdom Hearts 4.
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