Se da un lato la pandemia globale causata dal COVID-19 ha dato una grossa spinta al mondo dei videogiochi, grazie al maggiore tempo libero per moltissimi utenti, dall’altra il virus provocherà danni enormi sul lungo periodo.
Ne è convinto Yosuke Matsuda, CEO e presidente di Square Enix, che ha espresso tutte le sue perplessità riguardo il futuro prossimo dei videogiochi, messo in pericolo dalla situazione attuale: sviluppare giochi da zero, oggi, è difficilissimo, per non dire impossibile.
Matsuda pensa infatti a giochi come Final Fantasy VII Remake o lo stesso Final Fantasy XVI annunciato alcune settimane fa, giochi che erano già in sviluppo da prima dell’inizio dell’epidemia e che il cui sviluppo è stato ultimato (o continua, nel caso del secondo gioco) in condizioni di smartworking.
Una formula ch può funzionare con i giochi il cui sviluppo era già iniziato (pensiamo anche a Marvel’s Avengers, disponibile da settembre ma in lavorazione da anni), ma che non è più contemplabile nel caso di videogiochi inediti che oggi sono ancora semplici idee. Gli effetti di questo non saranno immediati, ma già nei prossimi mesi e anni noteremo, secondo Matsuda, questo effetto del “congelamento del tempo di produzione”, con le software house, tra cui quelle di Square Enix, che non riescono a dare il via a nuovi progetti a causa dell’impossibilità di lavorare in condizioni normali.
C’è anche un impatto considerevole sul lato della produzione. Risuonerà in futuro.Quello che vendiamo ora potrebbe aver fornito alcuni aspetti positivi, ma sul lato negativo il tempo si è fermato in termini di produzione. Non abbiamo potuto sviluppare nulla. È qui che arriverà l’impatto.
Un quadro preoccupante, ma in effetti già oggi abbiamo visto alcuni effetti della pandemia di COVID-19. Basti pensare al rinvio di Deathloop ad esempio, ma anche a quello di Halo Infinite la cui produzione è sicuramente stata messa in difficoltà dalla situazione globale.
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