Squirrel with a Gun | Recensione

Nel corso degli anni abbiamo assistito a giochi di ogni genere e con ogni tipo di personaggio. Ciò nonostante vi sono ancora titoli che riescono ancora a stupire e a sorprendere.

Questo è il caso del gioco di cui stiamo per parlarvi, non tanto per il suo gameplay o per il suo aspetto grafico, quanto per il concept ideato dagli sviluppatori. Stiamo parlando di Squirrel with a Gun, titolo completamente folle sviluppato da DeeDee Creations e pubblicato da Maximum Entertainment con un format ispirato a quello di Goat Simulator.

Questa dunque la recensione dedicata a Squirrel with a Gun.

Nota: La versione provata è quella Xbox Series X/S

Uno scoiattolo…con una pistola

Il titolo del gioco spiega fin da subito il protagonista dell’avventura. Si tratta, per l’appunto, di uno scoiattolo armato di una pistola. Dimenticatevi completamente intrecci narrativi di qualsiasi genere in quanto non troverete alcun senso logico.

L’unico accenno di trama che si può intuire riguarda l’inizio del gioco, in cui ci ritroveremo in un laboratorio sotterraneo intenti a trovare una via d’uscita. Questo primo livello funziona anche da tutorial, così da prendere dimestichezza con i comandi di gioco.

Il nostro scoiattolo sembra avere un’intelligenza decisamente superiore a quella dei suoi simili. Una volta aver attivato alcuni pulsanti sparsi per il livello, l’animaletto riuscirà ad aprire la porta di sicurezza, dove alcuni “Men in Black” sono pronti a fermare la sua fuga.

Armato di pistola, lo scoiattolo riesce però ad uccidere gli scagnozzi, riuscendo a raggiungere la superficie.

Come avrete già capito ci troviamo di fronte ad un titolo che vuole fare del “no sense” il suo fulcro, come si evince dalle diverse scene d’intermezzo davvero esilaranti, almeno in alcuni tratti. Lo scopo degli sviluppatori è infatti quello di rendere l’intero gioco un meme gigantesco, cercando di imitare quanto fatto con Goat Simulator.

In alcuni tratti tale fine viene raggiunto mentre in altri momenti si cade davvero nel ridicolo, con scene al limite della stupidità.

Salta…

Una volta essere fuggiti dal laboratorio Squirrel with a gun diventa sostanzialmente un sandbox in cui dover compiere missioni di vario genere. Lo scopo principale è quello di raccogliere ghiande da usare come monete per sbloccare nuovi oggetti ed equipaggiamenti.

In molti casi, per ottenerle, dovremo sfruttare le doti del nostro scoiattolo, risolvendo puzzle ed enigmi di vario genere. A ciò si accosta la componente platform, in cui vedremo il nostro scoiattolo arrampicarsi e saltare per raggiungere diverse aree di gioco.

Anche in questo caso non pensate di avere a che fare con puzzle ingegnosi o difficili da risolvere. Il tutto si gioca sempre e comunque sull’incredulità di quello che state vivendo.

In un caso vi ritroverete ad esempio a dovervi muovere all’interno di una casa completamente invasa da lava, senza un motivo ben preciso. Il messaggio che vogliamo farvi passare è che se volete godervi a pieno Squirrel with a gun non dovete farvi alcun tipo di domanda ma semplicemente svolgere le attività che vi vengono richieste.

Ciò nonostante dobbiamo ammettere la presenza di alcune chicche che abbiamo apprezzato a livello di gameplay. Una in particolare riguarda la capacità del nostro scoiattolo di poter usare il rinculo delle armi per raggiungere zone altrimenti inaccessibili.

Nello specifico dovremo sparare verso il basso per permettere al personaggio di muoversi in aria. La cosa interessante è che ogni arma è dotata di un rinculo diverso, il che ci obbligherà a decidere la giusta arma da usare in un determinato momento.

Quanto detto contribuisce a creare fasi platform abbastanza riuscite che però non vengono sostenute da un aspetto tecnico altrettanto valido.

Questo perché gli spostamenti dello scoiattolo sono molto “scivolosi” trasmettendo una sensazione strana durante i suoi movimenti. Stesso discorso dicasi per i salti, difficili da tarare anche a causa di una telecamera ballerina che non ci permette sempre di analizzare con cura gli spostamenti da una piattaforma all’altra.

…e spara!

Accanto alla componente platform troviamo anche quella legata allo shooting vero e proprio. Il nostro scoiattolo può infatti impugnare diverse arme da fuoco con cui colpire i “Men in Black” che vorrebbero rinchiuderlo nuovamente nel laboratorio.

Purtroppo non ci troviamo di fronte ad un sistema chissà quanto tecnico o profondo. Le sparatorie sono piuttosto anonime a causa di un’intelligenza artificiale pressoché inesistente e ad un sistema di targeting praticamente automatico.

Anche la sensazione di colpire i nemici non trasmette alcun tipo di feeling, dando quasi la sensazione di non andare a segno. In alcuni casi sarà possibile tuttavia azionare una mossa speciale che darà via ad una cut scene esilarante che estremizza nel migliore dei modi le scene più iconiche dei classici film d’azione.

Anche a livello tecnico il gioco non brilla. Un aspetto in base voluto dagli sviluppatori che però in alcuni casi crea qualche fastidio a livello di gameplay, costringendo il giocatore a dover ripetere le diverse sezioni platform.

Interessante comunque il sistema di personalizzazione che permette di sbloccare oggetti ed elementi estetici con cui caratterizzare il personaggio.