Home Videogiochi Anteprime Super Mario Bros. Wonder | In 2 minuti, Nintendo ci fa tornare bambini

Super Mario Bros. Wonder | In 2 minuti, Nintendo ci fa tornare bambini

21 giugno. Caldo, caldissimo. La gamba, dopo un’operazione al tendine d’achille, fa ancora tanto male, mannaggia alla *censura*. Fuori dalla finestra, protetta da una non troppo impenetrabile zanzariera per tenere lontane le vespe (sì, sono pure allergico, mannaggia alla *censura*), il mondo e i suoi problemi. Tanti problemi. Le tasse, le spese, l’alopecia androgenetica incipiente. Oh, 33 anni rischiano di essere fatali, come qualcuno insegna.

Ma poi, per fortuna, arriva Nintendo. E dopo oltre un decennio, torna il Mario che tutti amiamo, facendoci dimenticare tante preoccupazioni assillanti.

Il ritorno di Super Mario Bros.

Se non ve ne siete accorti, la serie che ha dato origine al fenomeno mondiale dei platform era latitante da uno spropositato quantitativo di anni. Da quasi 11 anni, per la precisione, da quando cioè nell’autunno del 2012 arrivò su WiiU l’ultimo New Super Mario Bros. U, poi allargatosi un anno dopo con un’avventura dedicata a Luigi – e decisamente particolare. Sono quasi 11 anni, sì. Sembravano meno? Certo, anche perché non solo il gioco è stato riproposto in formato Deluxe su Switch nel 2019, ma Nintendo ha anche (giustamente, è la sua mascotte) portato numerosi altri titoli di Mario, tra cui Odyssey, 3D World, Mario Kart 8 Deluxe, gli sportivi, i party e così via – ci aggiungiamo anche il remake di RPG, in arrivo quest’anno.

Ma Super Mario Bros., anche con tutto questo bailamme di produzioni, mancava. Era lampante la sensazione di vuoto, Switch non poteva andarsene senza un capitolo in due dimensioni del nostro amatissimo e baffutissimo ex idraulico, anche perché sarebbe stata la prima console della storia Nintendo a farlo. E in chiusura di Direct, dunque, ecco la sorpresa che in realtà in molti ci aspettavamo ma in grado comunque di farci cadere la mascella a terra. Una meraviglia, esattamente come Nintendo stessa ha rimarcato nel titolo.

Super Mario Bros. Wonder è sbalorditivo, colorato, brillante, ispiratissimo, esteticamente da bava alla bocca, ed è in grado in quei 2 minuti e 40 secondi di trailer di farci tornare bambini, a quando i platform di Mario erano molto più semplici (nell’aspetto) e quando anche i nostri problemi non esistevano. Ma del resto è proprio questo che cerchiamo, in un videogioco. Tutti noi abbiamo bisogno di un dolce passatempo per levigare la dura scorza del tempo, e allietare una giornata di duro lavoro – o duro ozio, nel mio caso, anche se è più facile parlare di noia mortale. Mario, con la sua semplicità e il sorriso inconfondibile, è sempre stato in grado di farlo, e la meraviglia di Wonder si nota da subito.

Formula classica, tante novità

Super Mario Bros. Wonder, che abbandona il prefisso New adottato da Nintendo all’epoca del rilancio della serie nel 2006 su DS, si propone come un’avventura molto classica per i platform in due dimensioni targati Mario: il protagonista, o i protagonisti (la coop fino a 4 utenti viene mostrata nel trailer), devono giungere alla fine di un percorso irto di nemici e pericoli, per giungere, in qualche modo, alla classica bandiera che segna la conclusione del livello.

Tutto qui? Tutto qui. La formula è semplice, e l’importante non è come arrivare al traguardo bensì quanto impiegherete a giungere alla fine, stando sempre in allerta vista la quantità di elementi a schermo. Quello che Wonder fa emergere, da questo primissimo gameplay, è un platform notevolmente ricco di nemici, elementi di disturbo e oggetti che devono essere raccolti o sfruttati per i propri scopi, con uno scenario imprevedibile che rischia di riservare sorprese ad ogni livello. Tra tubi verdi che si muovono in autonomia e il nuovissimo potenziamento che proietta Mario in un mondo psichedelico (qualcuno ha detto sostanze stupefacenti?), le sorprese saranno sempre dietro l’angolo.

E come è sempre accaduto per ogni nuovo capitolo, anche Mario potrà trasformarsi in forme tutte nuove. In Super Mario Bros. 3, ad esempio, divenne iconica la variante procione del protagonista, utilizzata anche sulla copertina del gioco. In Wonder, invece, sembra proprio che Mario Elefante abbia già rubato la scena, presentandosi con un design divertente e originale che strappa inevitabilmente un sorriso sin dalla prima apparizione.

Non sarà comunque l’unica nuova trasformazione di Mario. Nel gameplay trailer abbiamo ad esempio visto assumere una forma di sfera rossa appuntita capace di abbattere qualsiasi cosa si trovi sul suo cammino, mentre in una particolare sezione è stato capace di allungarsi a dismisura. Si tratta di un particolare potere o di un semplice effetto del fiore allucinogeno di cui sopra? Probabilmente la risposta è questa, poiché anche il Goomba lì vicino sta subendo gli stessi effetti. E poi, in materia di power-up, per così dire, torna anche Yoshi, che è sempre una bella botizia.

Oltre a un leggero re-design di Mario, è evidente comunque che Wonder vuole rappresentare un nuovo inizio per la serie, tra un HUD rinnovato, monete viola che a quanto pare diventano un elemento collezionabile (ripreso probabilmente da Super Mario Odyssey, se non abbiamo preso un abbaglio), e un misterioso fiore parlante che ci darà alcuni suggerimenti nel corso dell’avventura. Di chi si tratta? Mario è forse finito in un Paese delle Meraviglie, dove anche i fiori parlano? Ma del resto parliamo di un mondo dove i funghi hanno le scarpe, di cosa mai dovremmo stupirci…

Tra ippopotami viola saltellanti, orde di montoni che abbattono ogni cosa e la sensazione di un divertimento genuino e infinito, Super Mario Bros. Wonder si è mostrato con tutte le sue qualità, e da qui al 20 ottobre, giorno della sua uscita, potremmo già dirci soddisfatti: conosciamo la serie, conosciamo la formula e conosciamo soprattutto Nintendo. Non serve sapere altro per riporre la propria fiducia in Mario.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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