Ci speravamo. Bandai Namco non ha presentato una line up potentissima (almeno per quanto riguarda i gusti prettamente Occidentali) per il Jump Festa 2015, ma alcuni titoli sembravano avere molto da dire, su tutti One Piece: Burning Blood e Sword Art Online: Hollow Realization (non conteggiamo Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 4, franchise consolidato e già provato in diverse occasioni, anche alla GamesWeek di Milano). Peccato solo che la demo provata in occasione dell’evento presso la sede di Bandai Namco non abbia fatto altro che evidenziare i molti punti negativi di Sword Art Online: Hollow Realization, che dovranno forzatamente essere corretti prima del lancio del gioco esclusiva PS4.
Il titolo si presente come un classico RPG action, gameplay tipico della serie Sword Art Online, con tanto di gruppo di supporto e incantesimi di vario tipo da poter lanciare. Sfruttando il touchpad del Dualshock 4, infatti, avrete a disposizione una folta schiera di formule magiche da utilizzare: incantesimi elementali di fuoco, ghiaccio, aria, acqua, pozioni di rigenerazione, oltre a naturalmente a sortilegi che aumentano momentaneamente la potenza di attacco, gli HP, la difesa, e così via. Una parte fondamentale del combattimento sarà spronare anche i vostri compagni, che se lasciati da soli…ne parleremo dopo.
L’obiettivo della missione della demo era attraversare una regione per giungere ad alcune rovine, dove avremmo trovato il boss designato. Nel corso della ricerca di tale boss è possibile trovare nemici, da piccoli e insignificanti, ad alcuni decisamente più forti (un’enorme bestia a livello 11 ci ha letteralmente fatto sudare sette camicie nonostante il nostro personaggio fosse a livello 10). Bella l’ambientazione, che ci ha ricordato molto (anche come impostazione del gameplay e come design dei personaggi) la demo di Final Fantasy XV, che come saprete avrà un’impostazione decisamente action a differenza di tutti gli altri capitoli principali della serie di Square-Enix. Peccato solo per un problema molto spinoso: la IA dei compagni, talvolta completamente inutili in fase di attacco e senza movimenti logici quando viene il momento di rianimare il vostro alter ego digitale caduto in battaglia.
Ma l’IA offre il suo peggio durante la boss fight finale della missione. L’animale dalla grossa taglia diventa irrefrenabile se attaccato dal davanti, mentre praticamente inerte se preso alle spalle. In più di un’occasione ci siamo infatti ritrovati ad attaccare il nemico alle spalle, senza che questo si girasse per colpirci o che si spostasse per schivare alcuni colpi. Anzi, noi stessi abbiamo dovuto aggirarlo per verificare se si trattasse di un bug o di un’intelligenza poco avanzata. Purtroppo, si tratta della seconda ipotesi, così come testimoniato anche dalla rianimazione effettuata dai nostri compagni verso il protagonista: boss esattamente sopra di noi e che non accenna ad alcun movimento o che non colpisce chi sta rianimando.
Sì, sappiamo che la grafica non è tutto. Ma nel 2015 vedere texture delle pareti rocciose e delle montagne così come appaiono in Sword Art Online: Hollow Realization non è accettabile. Certo, possiamo capire certi discorsi quando si parla di God Eater: Resurrection o di God Eater 2: Rage Burst, rimasterizzazioni di titoli per PSP, ma in questo caso si tratta di un titolo completamente diverso e nuovo. Non è possibile trovare texture di foglie, vegetazione o altro come se fossero letteralmente pressate e schiacciate sui poligoni dei rilievi.
A differenza della IA, che potrà sicuramente essere migliorata, il timore è che la qualità grafica sia ormai quella della demo, il che fa storcere il naso. Una prova, in definitiva, non positiva, specialmente considerando che si tratta di un titolo molto atteso dai fan e dal quale ci si attendeva molto di più. Per ora.
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