La presentazione di Intergalactic: The Heretic Prophet ai The Game Awards 2024 ha acceso un dibattito infuocato. Mentre il trailer ha catturato l’attenzione per la sua qualità visiva e narrativa, una parte del pubblico ha accusato Naughty Dog di portare avanti una presunta “agenda woke”.
Dopo le parole di Neil Druckmann, anche Tati Gabrielle, protagonista del gioco, è intervenuta nella discussione, offrendo una replica pungente che non è passata inosservata.
Per rispondere alle critiche, Gabrielle ha condiviso una vignetta dell’artista Luarya nelle sue storie di Instagram. L’immagine ritraeva due personaggi femminili dei videogiochi, Jordan A. Mun e Ciri, intente a sorseggiare “lacrime di incel”. Il post era accompagnato da un commento ironico quanto diretto:
Sei arrabbiato, fratello?
Il messaggio non è passato inosservato. Con il suo tono ironico e diretto, Gabrielle ha lanciato una chiara frecciata a chi accusa Naughty Dog di aver inserito elementi “troppo woke” nel trailer. Tuttavia, la storia è stata rapidamente rimossa, non prima di aver scatenato una nuova ondata di reazioni.
La provocazione di Gabrielle ha polarizzato ulteriormente la comunità videoludica. Da un lato, molti hanno applaudito la sua risposta come una dimostrazione di carattere e schiettezza; dall’altro, una parte del pubblico l’ha interpretata come un attacco ai fan e una conferma delle accuse di un’agenda politica dietro il gioco.
Non è la prima volta che Naughty Dog si trova al centro di una polemica di questo tipo. Già con The Last of Us Part II, lo studio aveva affrontato accuse simili legate alla rappresentazione e all’inclusività. Tuttavia, ciò che per alcuni rappresenta “propaganda woke”, per altri è semplicemente l’evoluzione del medium videoludico verso una narrazione più complessa e inclusiva.
Intergalactic: The Heretic Prophet si preannuncia come un’avventura ambiziosa e innovativa, fedele alla tradizione di Naughty Dog. Nonostante le polemiche iniziali, il successo del titolo dipenderà dalla capacità del gioco di catturare i giocatori attraverso il suo gameplay e la sua narrazione, superando le etichette e i pregiudizi.
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