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Test Drive Unlimited Solar Crown | Recensione

Test Drive Unlimited Solar Crown è l’ultimo capitolo della storica serie di giochi di corse open-world, sviluppato da KT Racing e pubblicato da Nacon.

Il mix di turismo virtuale, corse arcade ed esplorazione del mondo aperto della duologia Test Drive Unlimited ha conquistato un folto pubblico più di dieci anni fa, ma nonostante la sua evidente popolarità, ha trascorso un’eternità in un sonno profondo. Ora, a tredici anni dall’uscita dell’ultimo capitolo della serie, sta tornando alla ribalta con Test Drive Unlimited Solar Crown. Ma dato che titoli come Forza Horizon e The Crew hanno offerto esperienze simili a quelle per cui erano noti i giochi di Test Drive Unlimited, facendo molto meglio di quanto abbiano mai fatto (almeno nel caso di Forza Horizon), quanto è riuscita la rinascita del franchise con Solar Crown? Scopritelo nella nostra recensione.

Versione provata: PlayStation 5

PRONTI A PARTIRE

Il gioco è ambientato in una riproduzione quasi 1:1 dell’isola di Hong Kong, offrendo un’ambientazione urbana densa e dettagliata. Questo setting si distingue dai paesaggi aperti tipici di altri giochi di corse come Forza Horizon. Tuttavia, alcuni recensori hanno notato che la versione per PlayStation 5 presenta alcune irregolarità grafiche, con cambiamenti di luce ed esposizione che possono risultare fastidiosi.

L’utente si cala nei panni di un pilota emergente, strappato alla strada e trasferito in una spaziosa suite dell’hotel Solar Crown. L’obiettivo è chiaro: farsi un nome sulle strade dell’isola di Hong Kong gareggiando e mettendosi in mostra nella competizione Solar Crown.

La strada per arrivare in cima non è breve. A differenza di altri giochi di corse come Forza Horizon 5, in cui si colleziona una nuova auto ogni ora, Solar Crown si basa sul legame che si crea con le proprie auto. Le auto costano un sacco di soldi, quindi ogni acquisto è importante e passerete molto tempo con la vostra prima frusta prima di poterne acquistare un’altra. Fortunatamente, è possibile provare tutte le auto del gioco quante volte si vuole prima di acquistarle. Le statistiche possono essere ignorate, perché non raccontano la storia completa: ogni veicolo del gioco è unico, quindi è meglio dedicare il tempo necessario a trovare e risparmiare il proprio preferito.

C’è anche una scioccante mancanza di persone per le strade. L’isola di Hong Kong è un luogo affollato e i pochi PNG presenti rimangono per lo più inattivi, muovendosi in piccole animazioni in loop. Sembrano privi di vita e svuotano la città invece di arricchirla. Anche la musica cantonese è assente; l’isola di Hong Kong ha una vita notturna vivace e diversificata, ma non si direbbe dalla radio del gioco.

Fortunatamente, le gare contribuiscono a elevare nuovamente l’esperienza di gioco. Ogni gara è caratterizzata da un’ora del giorno e da effetti meteorologici predeterminati: la pioggia rende estremamente impegnativa la guida con la visuale dall’abitacolo. Gli avversari dell’intelligenza artificiale sono molto agguerriti, per cui arrivare primi è sempre una vittoria duramente conquistata e meritata. C’è anche una buona varietà di tipi di gara: sprint, circuiti, attacchi a tempo e una modalità di dominazione che privilegia la costanza rispetto al tagliare il traguardo per primi. I tracciati sfruttano appieno l’isola, passando spesso da vicoli bui a insidiose strade di montagna, in modo da spingere l’auto al limite in ogni evento.

TUTTI A BORDO

Il gameplay di Solar Crown si concentra su gare su strade strette e urbane, con un sistema di fisica che tende verso l’arcade. Le auto possono sembrare un po’ lente e pesanti, ma sono comunque facili da controllare. Le collisioni non sono particolarmente punitive, permettendo ai giocatori di riprendere rapidamente la gara anche dopo incidenti a velocità elevate.

Il feedback di ogni tipo di terreno è reso brillantemente dall’aptica del DualSense, con un rombo completo lungo tutto il controller e con il paddle L2 che vibra rapidamente se si frena troppo intensamente prima di una curva stretta. Sembra di essere davvero al volante di ogni auto e di sentire la strada sotto di noi.

Sull’isola di Hong Kong si possono percorrere molti tipi di strade. Vicoli stretti, ampie autostrade, tortuose strade di montagna, polverosi sentieri fuori strada e spiagge sabbiose. L’isola è l’ambientazione perfetta per un gioco di corse e di stile di vita come questo, e l’esplorazione è fortemente incoraggiata dall’uso di oggetti da collezione nascosti che possono far guadagnare nuove auto e denaro extra nel gioco.

Una delle caratteristiche distintive del gioco è la possibilità di creare e personalizzare il proprio personaggio, oltre a scegliere tra una vasta gamma di auto di prestigio. La trama del gioco ruota attorno a una competizione tra clan, dove i giocatori devono scalare i ranghi vincendo gare e guadagnando reputazione.

Ci sono molte altre competizioni e il gioco è anche costantemente online, il che significa che gli eventi dal vivo contro gli altri appaiono in tutta la mappa. Altri elementi riconoscibili sono il superamento dei record di velocità su percorsi prestabiliti e le sfide che si presentano a ritmo costante man mano che si acquisisce una migliore reputazione.

6.5
Review Overview
Riassunto

Test Drive Unlimited Solar Crown si trova a competere con titoli di alto profilo come Forza Horizon e The Crew. Sebbene offra un’esperienza di guida unica con la sua ambientazione urbana e il focus sulla personalizzazione e la reputazione, alcuni giocatori potrebbero trovare che non riesca a raggiungere gli stessi livelli di eccellenza tecnica e di gameplay dei suoi concorrenti.

Pro
Mappa di grandi dimensioni Buona varietà di gare Meccaniche di personalizzazione e progressione coinvolgenti.
Contro
Comparto audio piatto La grafica può essere migliorata Obbligo di essere sempre online
  • Concept & Trama7
  • Gameplay 7
  • Comparto Artistico6
  • Comparto Tecnico 6
Scritto da
Matteo "bovo88" Bovolenta

Appassionato di videogiochi e console di ogni tipo, tecnologia ed informatica. Amante dei manga ed anime giapponesi, e della cultura nipponica in generale. Ha iniziato a videogiocare molto giovane prima con SNES e Game Boy, per poi passare a PlayStation. Da allora ogni genere di gioco lo ha sempre affascinato. Gli piace informarsi e tenere informati su questo fantastico mondo virtuale.

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