Bentornati nel 1987, siamo qui oggi per parlare di un attacco della televisione italiana al nascente mondo dei videogiochi che ancora molte persone considerano una perdita di tempo. Ah no, scusate, siamo nel 2022, eppure ci ritroviamo a commentare proprio questo.
Il TG1, telegiornale della principale rete della RAI, ha ospitato oggi il deputato Andrea Cangini di Forza Italia, che si è presentato per parlare del suo nuovo libro dal titolo CocaWeb: Una generazione da salvare (vi lasciamo i riferimenti poco più sotto, nel caso vogliate dare uno sguardo più approfondito).
In questo libro, Cangini, insieme a un team di psicologi e scienziati, ha analizzato gli effetti dell’abuso di web, smartphone e soprattutto videogiochi sulla mente dei più giovani. Senza mezzi termini, l’ospitata di Cangini al TG1 si trasforma nell’occasione perfetta per demolire il mondo del web ma soprattutto i videogiochi che vengono paragonati alla cocaina.
Cangini, dati scientifici alla mano (a quanto afferma, purtroppo in questo momento non siamo in grado di confermarlo ma stiamo pensando seriamente di acquistare il suo libro per saperne di più…), afferma infatti che i videogiochi, così come gli smartphone e l’utilizzo di internet, finiscano col creare una dipendenza totale per le menti dei giovani, poiché il cervello viene stimolato a produrre l’ormone del piacere utilizzando questi dispositivi.
La dimostrazione di quanto affermato sarebbe nell’estremo aumento delle malattie e disturbi mentali e alimentari che affliggono i giovani negli ultimi anni, rispetto al passato. Non solo, perché, riporta sempre Cangini, la nuova generazione Z, ossia gli individui nati approssimativamente tra il 1997 e il 2010 e vissuti quindi sin da bambini a stretto contatto con uno smartphone, dimostra un quoziente intellettivo medio inferiore rispetto alle generazioni precedenti, creando una pericolosa involuzione.
Prima di lasciarvi alla visione del servizio, mi permetto di “rompere la quarta parete” e parlare direttamente con voi, pubblico di lettori. Nella vita privata, ho quotidianamente a che fare con giovani di una fascia d’età compresa tra gli 11 e i 14 anni, e non è certo grazie a Cangini che mi accorgo dei “danni” che può provocare l’abuso di tecnologia sulle menti di ragazze e ragazzi, specialmente se non controllati o tutelati. Come qualsiasi cosa al mondo, però, esagerare non è mai la soluzione, così come fare di tutta l’erba un fascio. Il problema più importante di questo servizio e delle parole di Cangini, da quello che possiamo sentire nel video qui sotto, è un attacco decisamente potente e che lascia poco spazio all’immaginazione, una demonizzazione del web e dei videogiochi che, sulla rete principale della TV nazionale, stona decisamente con quello che è un problema comunque esistente. Insomma, non voglio attaccare gratuitamente Cangini, che sotto sotto avrà anche avuto qualche buona intenzione, ma i modi e il messaggio che sono passati dal servizio sono estremamente pessimi.
https://www.youtube.com/watch?v=AANhjCbWJHM
Penso che scrivere un articolo del genere senza aver nemmeno letto il titolo sia a dir poco la rappresentazione della feccia dello pseudogiornalismo odierno, lei sta dicendo in pratica che scrivere un libro sulla malasanità che rappresenta assumere una quantità di grassi/zuccheri elevata e quindi parlare di quello che potrebbe comportare assumerne in quantità troppo elevate sia un attacco alla pasticceria
tg1 clown
Ma proprio no. A parte il fatto che “feccia” lo può dire a qualcun’altro, ma l’articolo pone l’accento sui modi estremamente demonizzanti utilizzati nel corso del servizio del TG1, con modi che intendono screditare l’intero mondo dei videogiochi senza mezzi termini. Non esiste l’utilizzo, esiste solo l’abuso e la malattia, per come si sono espressi in tale occasione.
L’esempio del libro sulla pasticceria potrebbe anche essere calzante, ma lo ha interpretato in modo sbagliato: il servizio in questione parla dei rischi di utilizzare per troppo tempo e troppo a lungo web e videogiochi, ma da come ne hanno parlato sembra che l’utilizzo porti SOLO a quello. Che poi è anche quello che evidenzio nel corso dell’articolo, ma forse neanche lo ha letto tutto.
Quanta disinformazione.
Ci manca solo che dicano che i Manga portano alla violenza e che sono per bambini e siamo a posto
Quello che la conduttrice del TG1 definisce “ragazzo” che ci racconta la sua esperienza avrà almeno 40 anni…. io direi che il vero problema della nostra attualità è quello di decidersi a crescere… Non sentiamo mai dire “quell’uomo o quella donna” siamo e sono tutti ragazzi, anche da nonni… le famiglie non sono più formate da mariti e mogli ma da “compagni e compagne” ce ne sono molti più oggi che negli anni 60 e 70!!! riguardo al problema in essere, se sei adulto basta spegnere i dispositivi… se siamo genitori dobbiamo fare i genitori instillando nei figli il rispetto delle regole, compreso il tempo max di utilizzo TV e tablet invece di farli diventare i “genitori surrogati” dei nostri figli quando rompono le balle gli accendo la tele o altro così io sto tranquillo/a. Dite a onorevole Cangini che se un politico vuole darsi da fare c’è ben altro da fare. Non vedo come una legge possa avere risultati nell’educazione dei figli senza impegno dei genitori, e dove i genitori fanno i genitori non servono leggi, o no? Buongiorno a tutti
mi viene il dubbio: non sarà mica che tutto questo vomitevole pseudo servizio giornalistico abbia a che fare più che altro con una pubblicità per niente occulta e a spese pubbliche del libro che “risolverà” il problema dell’abuso di web o social media? Già il titolo “alloccobait” non è rassicurante: COCA WEB, scritto da onorevole Cangini e che potrete trovare su Amazon tramite uso limitato e veloce di smart o tablet, quando è per una buona causa non fa male!!