Home Videogiochi Rubriche TGA ma non GTA: chi l’ha visto? | Wasabi

TGA ma non GTA: chi l’ha visto? | Wasabi

Ebbene si, siamo alla fine di un altro anno, di altri dodici mesi più o meno ricchi di emozioni. Abbiamo da poco archiviato la decima puntata dei The Game Awards e, tra pubblicità interminabili, sorprese inaspettate (come ad esempio Intergalactic, Onimusha ed il sequel di Okami) e vincitori, c’è stato parecchio materiale di discussione tra gli appassionati del mondo videoludico.

Tuttavia, per quanto l’evento sia stato senza troppi dubbi uno dei migliori in termini di annunci e ritmo (anche se la durata rimane sempre eccessiva e noi cominciamo ad avere una certa età), il tutto è stato altrettanto significativo per le assenze. E no, non stiamo parlando di Hollow Knight: Silksong, ormai derubricato a leggenda metropolitana messa in campo da un pusher neozelandese, né della data di uscita di Metal Gear Solid Delta: Snake Eater, né tantomeno di notizie riguardanti Kingdom Hearts 4 (ci avevano informato della sua esistenza, giusto? Vabbè, Sora entrerà nell’MCU peggio che vada).

Gioco Totalmente Assente

Lo avrete certamente capito che qui il caso in esame altri non è che un certo Grand Theft Auto 6, che sicuro qualcuno ha già sentito menzionare in qualche occasione. Ora, Rockstar non è certo solita presentare le proprie produzioni in contesti così densi di giochi come i teatri di Geoff Keighley, ma è fuori dubbio che il blockbuster della R stellata inizia a latitare da un po’ troppo tempo, se consideriamo che il primo (ed unico) trailer è stato rilasciato più di un anno fa.

Probabilmente ciò non dovrebbe costituire un problema, visto che Take-Two Interactive ha ribadito più volte la sua fiducia per l’uscita ad autunno 2025, ma sono lecite delle preoccupazioni a causa di questo silenzio assordante. E no, non basta neppure la rassicurazione di qualche Gola Profonda che continua a dire che presto arriveranno altre novità a tranquillizzare il pubblico. Perché si, ormai tutti questi presunti leaker/insider/hovogliadiunminutodicelebreitàsutwittercheorasichiamaX hanno ampiamente saturato il saturabile. Con molta probabilità (a meno di una sorpresa tipo il 27 dicembre alle 19:13 totalmente a caso) questo 2024 passerà senza aver avuto nessun tipo di contenuto aggiuntivo in termini ufficiali per Grand Theft Auto 6, e se consideriamo che manca meno di un anno all’ipotetico rilascio, questo atteggiamento non rispecchia nemmeno il Kojima degli anni d’oro per quanto concerne la poca comprensione degli eventi.

Va bene, facciamo un respiro profondo. Non si dirà mai troppe volte che un gioco della portata di GTA 6 richiede tempo e cura. Rockstar North sta cucinando da oltre dieci anni questa prelibata pietanza, ma visto che ormai il sipario si è voluto alzare (probabilmente in anticipo per far sorridere gli azionisti?) c’è una sorta di responsabilità che per forza di cose deve essere tenuta in considerazione da parte del team americano nei confronti del pubblico. Nessuno pretende una data di uscita ora come ora, ma diciamocela tutta, un piccolo aggiornamento UFFICIALE anche solo per dire: “Oh ragazzi, stiamo tutti bene, auguri anche a voi e famiglia! Ah, GTA? Si si, stiamo andando avanti, state senza pensier” sarebbe bastato. Volendo fare poi eccessivamente i pignoli (ma non i bastardi [semicircacit.]) delle meccaniche, dei protagonisti, delle attività, della mappa, e di tutto quello che circonda il logo ed il trailer, non si sa assolutamente nulla.

Rispetto + (o -)

Tutto questo come deve essere quindi interpretato da noi comuni mortali? Fondamentalmente in due modi: potrebbe significare che lo sviluppo non è ancora nella fase idonea per Rockstar e Take-Two per alimentare l’incendio dell’hype, oppure perché si sta valutando un rinvio. Questo potrebbe anche non essere eccessivamente lungo, ma magari qualche settimana, collocando quindi GTA 6 verso l’inverno 2025 o direttamente ad inizio 2026 (corroborando la voce recente di un attore).

Lo avrete sicuramente capito, anche per questo ultimo ambito non ci sono conferme o comunicati a riguardo, ma solo le speculazioni che vedono nel silenzio californiano la loro unica risposta. Da fuori, sembra proprio che Rockstar voglia mantenere il segreto fino all’ultimo, e questa mossa potrebbe anche una tattica utile a prendere tempo al fine di completare determinate fasi produttive ancora arretrate. Vi è anche da menzionare il fatto che gli sviluppatori hanno una pressione mediatica non indifferente sulle spalle, e che quindi tale politica in punta dei piedi sia utile ad evitare qualsiasi tipo di problema, che nel caso di GTA può decuplicarsi ed amplificarsi all’ennesima potenza. Certo, si potrebbe anche entrare in modalità panico totale ed urlare ai quattro venti che vi siano gravi problemi nello sviluppo, che non devono necessariamente essere solo di natura software (si utenti PS5 Pro, non siete al sicuro nemmeno voi, preparatevi ai 35 FPS).

Quello che appare interessante (e questo articolo ne è la prova) è che l’editore americano può sicuramente risparmiare sulla campagna marketing del gioco. Il popolo del web continua infatti ad arrovellarsi sui temi e sulle feature del titolo (e quindi a parlarne) senza avere letteralmente nulla in mano se non un video da ben un minuto e mezzo. La potenza di questo brand è qualcosa da analizzare con cura, in quanto rappresenta un fenomeno pressoché unico nel panorama videoludico, segno inequivocabile che Rockstar è riuscita a diventare una pietra miliare dell’industria grazie all’innovazione costante dei suoi prodotti, ma soprattutto perché si è sempre presa il proprio tempo per realizzarli.

Volendo comunque chiudere questo piccolo sfogo in maniera positiva e costruttiva, resta sul piatto il fatto che il 2025 sarà cruciale per il mondo dei videogiochi, e non solo per Grand Theft Auto VI, ma anche per Death Stranding 2, Ghost of Yotei e la nuova console marchiata Nintendo. Da gennaio l’attesa e la follia generale saliranno quindi inevitabilmente, e chissà, magari la casa della grande R aprirà il nuovo anno con un trailer spettacolare, mandando in delirio i fan.

Per ora comunque, non ci resta altro da fare che addentare la fetta di pandoro e/o panettone con la consapevolezza che ne sappiamo esattamente come oltre un anno fa e diamine, questo non è un trucco da poter disattivare.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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