Home Videogiochi Speciali The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom rappresenta le radici del futuro della serie

The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom rappresenta le radici del futuro della serie

Tra le tante rivelazioni e annunci entusiasmanti presenti nel recente Nintendo Direct non si può non menzionare The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, un nuovissimo gioco della maestosa IP che sembra adottare un approccio interessante sia al gameplay che alla storia. Per chi non lo sapesse, Echoes of Wisdom vedrà Zelda come personaggio giocabile, e ciò rappresenta qualcosa che i fan della serie chiedono da decenni a questo punto.

Tuttavia, il ruolo della principessa come vero protagonista non è l’unica ragione per cui i giocatori sono entusiasti di questo nuovo capitolo della proprietà intellettuale. Sebbene prenda alcuni chiari spunti dal design artistico del remake di Link’s Awakening del 2019, Echoes of Wisdom è ben lungi dall’essere una riproposizione di vecchie idee. Nintendo ha difatti ammesso candidamente di voler sperimentare, abbandonando la classica (ma vincente) formula del franchise, per adottare apparentemente un approccio più libero per quanto concerne risoluzione di enigmi, combattimento ed esplorazione del mondo. Il gioco vede infatti per la prima volta nella serie un focus sulla creatività dei giocatori, i quali saranno chiamati a risolvere i vari puzzle in una maniera quasi personalizzata, a seconda degli strumenti a disposizione.

La capacità di Zelda di reinventarsi è forse il suo più grande pregio, ciò che gli ha permesso di rimanere in primo piano per tutti questi anni.

Uno sguardo al passato…

Dato lo stile artistico sorprendentemente familiare di Echoes of Wisdom, in molti durante la presentazione del trailer hanno immediatamente pensato ad un nuovo remake sulla scia di Link’s Awakening. Al di là della sua presentazione neo-retrò, ci sono anche buone ragioni per credere che Hyrule di Echoes of Wisdom sia lo stesso di A Link to the Past e A Link Between Worlds, la classica duologia di Zelda rispettivamente per SNES e 3DS.

Considerando che Nintendo ha aspettato più di due decenni per pubblicare un sequel di A Link to the Past, è possibile che Echoes of Wisdom sia ancora un’altra storia in questa sequenza temporale di Zelda, riprendendo da dove A Link Between Worlds del 2013 si era interrotto. Anche se questa somiglianza con la mappa è solo superficiale, è indicativa dello spirito vecchia scuola di cui è intriso Echoes of Wisdom, poiché il mondo sandbox del gioco sembra avere molto più in comune con i classici giochi con visuale “isometrica” rispetto all’ampio mondo rappresentato da un certo Breath of the Wild.

Con i piedi verso il futuro

Per quanto sembri avere in comune con il classico Zelda sul fronte della presentazione e della struttura, Echoes of Wisdom si preannuncia essere all’avanguardia dal punto di vista delle meccaniche. La feature più entusiasmante (e centrale) è naturalmente rappresentata dal sistema Tri Rod, che in qualche modo sembra un’evoluzione dell’abilità Ultrahand di Tears of the Kingdom. Con il magico bastone infatti, la protagonista potrà copiare vari oggetti del gioco e replicarli a piacimento, spalancando quindi la porta alla creatività di interazione ambientale. Come abbiamo peraltro visto, lo strumento può persino copiare i nemici, riformulando completamente il concetto di combattimento di Zelda, che ora propone incontri con gli avversari in una struttura più ampia in termini di risoluzione. Il titolo Nintendo sembra quindi voler premiare i giocatori per l’acume messo in campo, più che per il tempo di reazione o l’abilità nel premere i tasti.

Inutile dire che si tratta di un cambiamento radicale rispetto alla tradizionale formula di Zelda. In senso lato, questa nuova interazione può comunque essere paragonata a Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, in quanto è capace allo stesso modo, di adottare un approccio aperto al gameplay, a maggior ragione per gli enigmi, come detto poco sopra.

Questi tipi di rompicapo potrebbero benissimo rappresentare un nuovo punto fermo del franchise, poiché sono in netto contrasto con gli enigmi binari a soluzione singola del passato della serie. Echoes of Wisdom si colloca quindi come un’interazione moderna che però guarda attentamente anche il passato e, senza troppi dubbi, tale decisione contraddistinguerà il futuro produttivo di Zelda, che si presenta ora più lucente che mai.

Vi ricordiamo che The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom sarà disponibile dal prossimo 26 settembre esclusivamente per Nintendo Switch.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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