Home Videogiochi Anteprime Tomb Raider: The Angel of Darkness | Abbiamo provato il Fan Remake!

Tomb Raider: The Angel of Darkness | Abbiamo provato il Fan Remake!

Questi ultimi anni ci hanno reso chiaro quanto nel vasto mondo dei videogiochi la nostalgia per i classici sia un elemento che continua a guidare la creatività dei fan. Un notevole esempio di questa passione è Tiernan Watson, un appassionato videogiocatore inglese che ha recentemente catturato l’attenzione della community con il suo progetto ambizioso: la ricreazione del primo livello di Tomb Raider: Angel of Darkness utilizzando il motore Unity.
Lanciato nel lontano 2003, Tomb Raider: Angel of Darkness ricevette critiche contrastanti, segnando la serie originale con un episodio dal tono controverso. Nonostante il suo impatto negativo sulla reputazione della famosa archeologa Lara Croft, il gioco ha sempre avuto un posto speciale nei cuori dei fan. È questo amore persistente che ha ispirato Tiernan a dedicare tempo ed energie per riportare in vita il primo livello di questo titolo.

La mossa di Watson ha suscitato l’interesse di molti, poiché non si è limitato a una semplice riproduzione del livello originale, ma ha introdotto miglioramenti significativi. Grazie all’utilizzo del potente motore Unity, ha implementato nuovi effetti grafici e di luce, dando nuova vita a un ambiente che una volta aveva suscitato critiche per il suo aspetto datato. Come sappiamo, Angel of Darkness fu il primo degli episodi di Tomb Raider a sbarcare su Playstation 2, al tempo una console di nuova generazione. I problemi in fase di sviluppo per Core Design furono innumerevoli, a cominciare dal confronto con un motore grafico per loro inedito e con un hardware del quale non avevano esperienza.

Di ritorno nella Parigi oscura

Ed eccoci quindi nuovamente nelle strade di Parigi, subito dopo la morte del mentore di Lara, Werner Von Croy! Provando questa nuova demo invece possiamo notare come le nuove textures e una risoluzione aggiornata portino il livello al passo coi tempi, mentre i controlli migliorati offrono un’esperienza di gioco più fluida. Non sono più presenti gli elementi di gameplay che consentivano a Lara di aumentare la propria forza e la sua resistenza in seguito alla risoluzione di alcuni mini enigmi, e non possiamo che vedere questa novità in modo estremamente favorevole!

Ciò che distingue davvero il lavoro di Watson è la sua visione a lungo termine. Oltre a ricreare il livello, il creatore ha espresso l’obiettivo di sviluppare un framework completo, da lui denominato Uraider. Questo framework, basato su Unity, dovrebbe consentire a tutti i fan di Tomb Raider di creare i propri livelli personalizzati e, alla fine, di sviluppare completamente nuove avventure per Lara Croft.
Questa iniziativa potrebbe essere una piccola svolta per la community di Tomb Raider, permettendo ai fan di contribuire attivamente alla continua evoluzione della serie. Soprattutto, crea un ponte tra il passato glorioso della serie e il potenziale futuro che potrebbe essere plasmato dagli stessi fan che hanno mantenuto viva la fiamma per tutti questi anni. E, cosa da non sottovalutare, può essere un’ottima occasione per ingannare l’attesa per il prossimo capitolo delle avventure dell’archeologa inglese, che vedremo presto ritornare sulle nostre piattaforme grazie alla rimasterizzazione della prima trilogia in uscita il 14 febbraio, giorno del compleanno di Lara Croft.

La riscoperta di un’antica reliquia

La storia di Tiernan Watson dimostra come la passione dei fan possa trasformarsi in qualcosa di concreto e innovativo. Mentre Angel of Darkness potrebbe essere stato un capitolo problematico nella storia di Tomb Raider, il lavoro di Watson potrebbe riscattare in parte quell’esperienza, offrendo un’opportunità per riapprezzare il gioco attraverso una nuova prospettiva.

È evidente quanto la dedizione di Tiernan Watson al progetto di ricreare il primo livello di Tomb Raider: Angel of Darkness è un tributo appassionato a una serie che ha segnato molte infanzie e adolescenze. La sua visione di un framework aperto per la creazione di livelli personalizzati potrebbe aprire nuove porte per la community dei fan, consentendo loro di plasmare il futuro di Lara Croft in modi inimmaginabili. Resta da vedere se questo progetto avrà un impatto duraturo, ma una cosa è certa: Watson ha dimostrato che, a volte, il fuoco della passione può trasformare un gioco controverso in qualcosa di straordinario. Nel frattempo, se volete cimentarvi con questo lavoro di restauro e riscoprire un capitolo forse troppo trascurato delle avventure della nostra archeologa preferita, eccovi il link al progetto Uraider!

Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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