Sono passati pochi giorni dalle terribili notizie che hanno visto grandi cambiamenti in Microsoft: come un fulmine a ciel sereno infatti, l’azienda ha deciso di licenziare ben 1900 dipendenti della divisione videogiochi.
Non si tratta solo di una flessione che l’intero settore sta vivendo (nei mesi scorsi anche Sony, Ubisoft, Riot Games e molte altre aziende hanno licenziato alcuni dipendenti), ma anche di una riorganizzazione dopo l’acquisizione di Activision Blizzard King.
L’azienda un tempo guidata da Bobby Kotick è stata infatti duramente colpita: il presidente di Blizzard ha dato le dimissioni insieme ad altri alti dirigenti, cancellando poi lo sviluppo di una nuova IP annunciata alcuni anni fa; anche il settore di Call of Duty, inaspettatamente, è stato colpito, e praticamente tutti gli studi al lavoro sul franchise hanno avuto ridimensionamenti.
Tra questi anche Toys for Bob, la casa di sviluppo che si occupa di Crash Bandicoot e Spyro, è stata gravemente coinvolta nel processo. Gli uffici dello studio sono stati difatti completamente chiusi e ciò poteva significare un brutto destino per le due importanti IP.
Ciononostante, nelle recenti ore Jez Corden di Windows Central ha tenuto a precisare che, nonostante l’assenza della sede, i dipendenti della software house ci sono ancora e sono al momento impiegati via remoto.
I also got confirmation that Toys for Bob is not closing down. https://t.co/UQzxRzudpf
— Jez (@JezCorden) February 8, 2024
I sigilli posti agli uffici si sono infatti resi necessari al fine di contenere maggiormente i costi di mantenimento. Le due icone dell’industria vedranno quindi il loro futuro anche se, come è facile pensare, i tempi potrebbero rallentarsi ulteriormente, a seguito di questa nuova condizione lavorativa.
Non ci resta quindi altro da fare che attendere eventuali notizie in merito, così da conoscere meglio i prossimi passi di Toys for Bob. Resta ancora dunque avvolto nel mistero il destino dip Spyro 4, gioco che lo studio ha in sviluppo da tempo ma che non è mai stato annunciato ufficialmente.
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