Lo hanno paragonato a un simulatore di Amazon o Bartolini – sbagliando. Lo hanno additato come uno dei più grandi errori di Sony in una generazione, quella di PS4, assolutamente trionfale per il colosso nipponico. Lo hanno additato come un titolo senza senso, con idee confuse e poco appetibili. Lo hanno maltrattato, ignorato (neanche troppo, vista l’ondata di odio generata da alcuni insulsi hater), hanno cercato di affondarlo da subito. E invece Death Stranding è ancora lì, fiero del suo essere speciale e dell’identità straordinaria che Hideo Kojima è stato in grado di plasmare per una delle opere più significative della scorsa generazione – sì, non stiamo scherzando: in quanto a innovazione, originalità e concezione, la prima nuova IP del papà di Metal Gear Solid dai tempi del dimenticato Boktai è stata una vera sorpresa.
Chiaramente, non stiamo affermando di essere stati gli unici a essere rimasti rapiti da Death Stranding, un titolo che ci ha sorpresi in molti aspetti, lontano probabilmente dalla definizione di capolavoro ma con un’innegabile anima. Il gioco, la cui anima si basa anche sulla condivisione e sulla costruzione di un mondo condiviso asincrono che cambia col tempo e con l’interazione tra più utenti, ha ancora oggi, a quasi due anni dall’uscita, una folta schiera di giocatori appassionati che costruiscono strade, edificano ponti e consegnano pacchi in quelli che un tempo erano gli Stati Uniti d’America, sempre nei panni dell’indefesso Sam Porter Bridges.
Come vi riportammo però già a suo tempo nella nostra recensione della versione PS4, lanciata nel novembre del 2019, l’ultima creazione di Hideo Kojima è un titolo estremamente profondo e complesso, circondato da una narrativa che solo il buon Kojima-san poteva confezionare e che nasconde nella sua anima da “simulatore di consegne” un gameplay stratificato e tra i più innovativi in circolazione. Tra enormi praterie, fredde montagne e terreni impervi, il viaggio di Sam Porter Bridges attraverso le UCA per giungere alla sua destinazione finale è un cammino che va preso con la giusta dose di tranquillità, per essere goduto appieno. E se per caso non ne avete potuto godere su PS4, o se avete deciso troppo presto di non concedergli una seconda chance, la re-release di quest’anno potrebbe essere l’occasione giusta per tornare nel mondo post-apocalittico delle CA.
Chiariamoci, Death Stranding resta un titolo estremamente particolare, e lo sarà anche con questo interessante rilancio. Non è fruibile per e non è adatto a chiunque, specialmente alla massa, che ama invece produzioni più frizzanti, veloci e ricche di tensione. Ciò non significa però che il primo videogioco sfornato da Kojima Productions sia da relegare in secondo piano, ma anzi Death Stranding è stato e continuerà a essere un’esperienza davvero fuori dal normale. La Director’s Cut annunciata a giugno e in uscita il 24 settembre come esclusiva PlayStation 5, di nuovo, promette di arricchire ancora di più un’esperienza già di per sé unica, e che potrebbe aiutare il gioco a raggiungere picchi di notorietà che non ha raggiunto all’epoca del suo originale lancio.
Pistole, cannoni e… uno sguardo al futuro?
È bene ribadire che, nonostante l’appellativo di Director’s Cut, che solitamente si utilizza nel mondo del cinema e indica una riedizione di una pellicola stavolta interamente curata dal regista e spesso comprensiva di scene tagliate (l’esempio più recente e famoso è Zack Snyder’s Justice League), il nuovo debutto di Death Stranding non comprenderà contenuti tagliati in fase di sviluppo, bensì inedite modalità, oggetti e molto altro ancora che sono stati pensati appositamente per questo ritorno.
Sarà interessante in questo senso capire se le novità che riguardano le armi e le nuove modalità di consegna dei carichi modificheranno, o addirittura cambieranno, l’approccio di Sam Porter Bridges alla sua missione. La Maser Gun, una pistola che emette raggi elettrici in grado di stordire i MULI e i nuovi nemici, già intravisti nel primo trailer della Director’s Cut, offre un nuovo modo per avvicinarsi a un campo nemico, al pari delle rinnovate meccaniche di combattimento corpo a corpo (una delle componenti meno riuscite della produzione originale), ma Sam potrà vantare addirittura una torretta fissa dotata evidentemente di una notevole potenza di fuoco. Simpatica, poi, l’iniziativa di un poligono di tiro simulato, anche se l’utilità potrebbe essere molto limitata considerando la semplicità dello shooting.
I cambiamenti più radicali potrebbero però arrivare per quella che rappresenta la vena pulsante dell’esperienza, ossia la consegna dei carichi, con la Director’s Cut che offrirà alcune interessantissime novità. Gli inediti supporti per le spedizioni promettono davvero importanti evoluzioni nel modo di agire del nostro corriere preferito: alle già presenti strade, funivie e veicoli, si aggiungeranno infatti un esoscheletro di supporto migliorato, un Buddy Bot che ci accompagnerà in missione portando inoltre con sé alcuni carichi e sul quale addirittura potremo sederci per riposare le stanche membra senza però perdere tempo, una pedana di salto per veicoli che tornerà certamente utile in presenza delle enormi fenditure del mondo di Death Stranding, e infine la cargo-catapulta. Si tratta di un vero e proprio cannone spara-pacchi che avrà notevoli ripercussioni sulle missioni; la scelta sarà ardua: usare i tradizionali metodi di consegna, o usare la prodigiosa catapulta per risparmiare tempo ed energie per attraversare i terreni più impervi, con però il rischio che i MULI possano rubare il nostro prezioso carico?
Non è da escludere poi che tali dinamiche saranno più o meno accentuate con la nuova difficoltà, attualmente senza nome, che sarà inclusa nel gioco e di cui abbiamo scoperto l’esistenza solo grazie a un tweet di Kojima. Come cambierà il viaggio di Sam tra le UCA? Di certo, sarà un viaggio più ricco di attività secondarie, basti pensare alla curiosa introduzione delle gare automobilistiche del Circuito di Fragile, una delle aggiunte certamente meno richieste ma che rappresenta la classica espressione di Kojima in quanto a contenuti fuori dal normale.
La cosa su cui presteremo più attenzione sarà però quasi certamente la nuova ondata di inedite missioni della storia, che, perché no, potrebbero farci dare uno sguardo su quello che potrebbe essere il possibile futuro di questo mondo – un Death Stranding 2, del resto, è un’opzione che Kojima non ha mai escluso. Il trailer ci ha mostrato Sam in location mai viste prima, cosa che già avevamo ipotizzato in occasione del reveal trailer che omaggiava Metal Gear Solid: il prode corriere si imbatterà in una scia di intriganti misteri, fatti di cimiteri, strutture abbandonate e una preoccupante serie di BB ormai abbandonati da tempo che potrebbero significare una fine orribile per i loro precedenti proprietari. Senza lasciar correre troppo l’immaginazione, le nuove missioni potrebbero anche essere un semplice modo per approfondire ulteriormente il mondo di gioco. Tuttavia, ci piacerebbe assistere alla conferma indiretta di un futuro in fase di definizione.
Data di uscito, prezzo e upgrade da PS4
Concludiamo con un breve riepilogo sulle mere questioni economiche intorno a Death Stranding Director’s Cut, la cui data di uscita, vi ricordiamo, è fissata al 24 settembre su PS5.
Per acquistare il gioco, esistono diverse possibilità. Death Stranding Director’s Cut sarà acquistabile su PS5 al prezzo di 49.99€, in versione standard, comprensiva però ovviamente di tutte le novità rispetto alla release originale del 2019. Su PS Store potete però trovare anche una speciale Digital Deluxe Edition, al prezzo di 59.99€, che oltre alla Director’s Cut di Death Stranding conterrà alcuni nuovi oggetti cosmetici e non solo. Ecco in particolare tutti i contenuti dell’edizione speciale (gli oggetti cosmetici saranno sbloccati in determinati punti del gioco):
- Il gioco completo.
- L’app PlayStation 5 per il mini artbook digitale e per la mini colonna sonora.
- Set di avatar.
- I contenuti per l’edizione deluxe digitale di DEATH STRANDING.
- Nuovi colori per la tuta x2 (oro e argento).
- Nuovi colori per i guanti morsa x2 (oro e argento).
- Opzioni aggiuntive di personalizzazione per la capsula di BB x2 (oro e argento).
- Toppe per lo zaino aggiuntive.
C’è però una via alternativa per accedere alla Director’s Cut. Se infatti siete in possesso della versione PS4 di Death Stranding (digitale o fisica), avrete la possibilità di accedere ai contenuti della Director’s Cut con un upgrade al costo di 9.99€ – attualmente non disponibile su PS Store, ma lo sarà al momento dell’uscita del gioco.
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