Proprio nel momento in cui sembrava che Electronic Arts fosse pronta ad abbandonare i giochi single player, come se le esperienze multiplayer fossero diventate sinonimo di successo garantito – Anthem e Battlefield 2042 possono insegnare soltanto, nel 2019 ecco che Respawn, team che fino a quel momento si era occupato solo di sparatutto in prima persona e battle royale, seppur di successo, se ne escono con Star Wars Jedi: Fallen Order. Action adventure con dinamiche souls, il gioco permetteva ai giocatori di vivere le avventure di un nuovissimo personaggio, Cal Kestis, superstite Jedi che dopo l’avvento dell’Impero deve sopravvivere a ogni costo.
Il successo di Fallen Order non poteva passare inosservato, e non è infatti un caso che Electronic Arts abbia dato in mano a Respawn praticamente l’intera gestione dei giochi del brand di Star Wars prodotti dal publisher americano. La software house sta lavorando a diversi progetti, uno dei quali è uno shooter in prima persona, ma il più atteso e più vicino è ovviamente Star Wars Jedi: Survivor, attesissimo sequel in arrivo ad aprile.
La missione continua
Ambientato cinque anni dopo gli eventi di Fallen Order, periodo che farà coincidere il gioco con la collocazione temporale della serie Obi-Wan Kenobi (ci aspettano forse sorprese?), in Jedi: Survivor continuano le vicende di Cal Kestis, un tempo padawan e oggi sopravvissuto alla purga dei cavalieri che proteggevano la Repubblica.
Capire quale sarà la direzione della storia, in questo momento, è ancora presto, e anzi EA e Respawn sono rimasti in silenzio su questo dettaglio, ma è molto probabile che il perno centrale della storia ruoterà intorno alla scelta di Cal di ostacolare e fermare l’Impero, in un momento storico nel quale la galassia di Star Wars sta per imbastire la più grande e appassionata Ribellione, la stessa che Andor, pochi mesi fa, ha messo splendidamente in scena.
Nel gioco rivedremo alcuni volti noti di Fallen Order, come il droide DB-1 e l’equipaggio della Mantis, ma con una galassia come quella di Star Wars le possibilità sono infinite, ed ecco quindi ambientazioni nuove di zecca che si faranno largo nel gioco. Una di queste è il pianeta Koboh, una novità assoluta per il franchise, protagonista del gameplay di febbraio pubblicato dagli sviluppatori. Caratterizzato da grandi canyon e un clima perlopiù arido, Koboh è stato l’esempio prescelto da Respawn per mostrare cosa i giocatori possono aspettarsi da questo sequel, che presenterà una forte continuità con Fallen Order.
Novità al gameplay
Proprio come il gioco del 2019, Survivor menterrà infatti la sua struttura di videogioco action adventure con level design metroidvania, caratterizzato cioè da aree e vie di accesso che possono essere sbloccate solo con abilità particolari ottenibili nel corso della storia – un po’ alla Ori and the Will of the Wisps, per fare un esempio, o alla Metroid, appunto. Non sono state abbandonate poi le dinamiche soulslike, che riguardano la gestione dei punti esperienza e lo stile di combattimento, anche se chiaramente si tratta di un titolo che, proprio come Fallen Order, risulta decisamente più accessibile. Survivor si occuperà di limare i difetti riscontrati dal suo predecessore, ma non mancheranno alcune importanti novità.
Parlando del combat system, ad esempio, il director Stig Asmussen ha rivelato che con la spada laser Cal avrà a disposizione cinque posizioni: oltre alla spada laser a lama singola e doppia lama, già presenti in Fallen Order, si aggiungono ad esempio lo speciale attacco a lama singola a doppia impugnatura (evoluzione di un’abilità già presente nel primo capitolo), e uno spadone più pesante da maneggiare che ricorda la lama di Kylo Ren vista per la prima volta in Star Wars – Episodio VII: Il risveglio della Forza.
Questi stili, secondo gli sviluppatori, si adatteranno ai diversi nemici che incontreremo nel gioco, e starà a Cal, ossia a noi giocatori, capire quale sia il momento più adatto per utilizzare uno di questi stili di combattimento. A proposito della Trilogia Sequel, uno dei nuovi poteri di Cal sarà quello di “bloccare il tempo” attraverso un’abilità di stasi, che, proprio come Kylo Ren, gli permetterà di fermare i proiettili laser dei nemici o gli stessi combattenti rivali.
Oltre ad ampliare il combat system, Respawn ha anche aggiunto alcune importanti feature assenti nel primo capitolo, una su tutte il viaggio rapido. Una componente che avremmo largamente apprezzato anche in Fallen Order, specie per la sua mappa tridimensionale estremamente difficoltosa da leggere, e ci aspettiamo che sia stato fatto un importante lavoro di revisione del design in tal senso. In questo modo l’esplorazione sarebbe certamente più piacevole, e andare a caccia delle misteriose Camere Jedi non rischierebbe di diventare una missione da mani nei capelli.
Una cosa è certa: a giudicare dalle parole degli sviluppatori, il livello di cura e dettaglio è stato aumentato considerevolmente, e questo spiega anche per quale motivo Jedi: Survivor sarà pubblicato solo su console e hardware di attuale generazione. Le versioni PS4 e Xbox One, ha spiegato Asmussen, sono state infatti abbandonate a causa della necessità di avere a disposizione sistemi più performanti.
Star Wars Jedi: Survivor uscirà il 28 aprile su PS5, Xbox Series X|S e PC.
- Prosegui il viaggio di Cal: Ormai non più un padawan, Cal è maturato e diventato un potente cavaliere Jedi
- Vai oltre il tuo addestramento: Il sistema di combattimento cinematografico torna con abilità della forza aggiuntive e nuovi stili di combattimento con la spada laser
Scrivi un commento