Uno dei giganti dell’industria del gaming rischia davvero grosso.
Tech4Gamers ha analizzato la situazione finanziaria di Ubisoft sul mercato azionario, e le prospettive non sono affatto rosee. Sappiamo da tempo che l’azienda francese si trova in un momento a dir poco critico della sua storia, forse il più problematico, ma negli ultimi mesi la situazione è ulteriormente precipitata. Secondo il portale, c’è il serio rischio che Ubisoft vada in bancarotta nel 2025.
Dopo aver ricordato che l’unico gioco ben accolto da critica e pubblico quest’anno è stato Prince of Persia: The Lost Crown, incapace comunque di ottenere grandi risultati, il portale spiega che Ubisoft ha perso quasi l’80% del suo valore negli ultimi 5 anni, il che è estremamente preoccupante.
In particolare, l’azienda francese ha perso il 47% di valore nell’ultimo anno, evidenziando che il 2024 in particolare è stato devastante.
Giochi come Skull and Bones (una delle più grandi delusioni del 2024 secondo noi), Avatar: Frontiers of Pandora e Star Wars: Outlaws, nonostante i grandi nomi che questi prodotti portavano con essi, sono stati incapaci di rispettare le aspettative – sembra in particolare che Outlaws di Massive sia stato il titolo sul quale Ubisoft aveva maggiori speranze, che si sono infrante contro il muro della realtà (anche su Steam il gioco va molto male). Anche il citato Prince of Persia: The Lost Crown, pubblicato all’inizio dell’anno, non è andato bene. Non parliamo poi di XDefiant, lo shooter live service che chiuderà i battenti tra pochi mesi.
A causa di una perdita così massiccia, Ubisoft non ha avuto altra scelta che indebitarsi ulteriormente, come dimostrano i suoi report finanziari. Il colosso era già sotto un debito enorme, ma è aumentato ulteriomente nel 2024. Il suo ultimo rapporto finanziario rivela che il debito netto non-IFRS del colosso del gioco è di 1,1 miliardi di euro e il debito netto IRFS è di 1,4 miliardi di euro.
Il problema più grande, al momento, è che l’aumento del debito di oltre 880 milioni di euro è il chiaro segnale di un 2024 a dir poco disastroso, con Ubisoft che non riesce a generare i profitti necessari per gestire l’azienda. Nella sua analisi, Tech4Gamers spiega che il colosso francese potrebbe dover fronteggiare il rischio di bancarotta nel 2025.
Ubisoft ha già annunciato di voler riconquistare la fiducia dei fan con Assassin’s Creed: Shadows nel 2025, e ha messo in cantiere altri importanti progetti tra cui un nuovo Rayman curato da Michel Ancel. Nel frattempo, però, la compagnia sta vagliando varie ipotesi per il suo futuro, e vari investitori sperano che Tencent possa decidere di acquisire Ubisoft per salvarla da un destino che pare quasi inevitabile al momento.
Il grande errore di Ubi è stato quello di dichiarare che i player non sono proprietari dei propri giochi. Il fatto di dover esser costantemente online, col rischio di vedersi chiusi i server e non poter più giocare da un giorno all’altro, è un handicap che alla lunga si ritorce contro. Il mercato è fatto di conversazioni ed è composto da esseri umani (cluetrain manifesto); il mercato va ascoltato altrimenti si fallisce.
Ubi dovrebbe tornare alle origini, spolverare e aggiornare le serie che l’anno fatta grande con titoli del calibro di Rainbow six, ghost recon, hawx. Il potenziale sarebbe enorme, se solo venisse correttamente sfruttato. Non si può fare un gioco che richieda mille dlc e microtransazioni e considerare il giocatore come una mucca da mungere