È un periodo di forte attività comunicativa per quanto concerne Ubisoft. Dopo aver infatti fissato il nuovo periodo d’uscita di Skull and Bones, ed il possibile rinvio di Star Wars: Outlaws, la casa transalpina ha purtroppo avviato un’azione che in questo 2023 sembra davvero troppo presente: i licenziamenti.
Nelle recenti ore infatti, la divisione di Montreal della compagnia ha visto diminuire la propria forza lavoro di ben 98 unità, con altre 26 in programmazione presso altri team. Stando a quanto comunicato dall’azienda, tale provvedimento si è reso necessario al fine di una riorganizzazione interna strutturale, così da ottimizzare al meglio le risorse societarie. Ubisoft ha successivamente precisato che tale direttiva non è andata a colpire le squadre di sviluppo dei videogiochi, ma altri comparti.
Ecco un estratto del documento:
Ubisoft sta procedendo a un licenziamento collettivo nel suo stabilimento di Montreal nell’ambito di una riorganizzazione dei suoi servizi di supporto alla produzione in tutto il Canada; consolidando queste funzioni a livello canadese, Ubisoft sarà in grado di ottimizzare le proprie risorse per essere più sostenibile a lungo termine.
Prosegue quindi il periodo nero non solo per l’editore francese, ma anche per le altre squadre del comparto videoludico, che in questo ultimo anno hanno conosciuto una crisi lavorativa senza precedenti (non per ultime Embracer e Bungie).
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