Dopo quasi due anni dall’annuncio delle trattative, Microsoft ha oggi finalizzato l’acquisizione di Activision Blizzard King.
Microsoft ha ufficialmente concluso l’accordo per l’acquisto di Activision Blizzard per 68,7 miliardi di dollari, segnando la più grande acquisizione di Microsoft di tutti i tempi e una delle più grandi nella storia del mondo degli affari in tutti i settori. L’accordo ha dovuto affrontare un lunghissimo iter burocratico, poiché ha necessitato il controllo da parte di gruppi governativi di tutto il mondo. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito si sono svolte importanti battaglie legali.
L’annuncio della chiusura dell’accordo è arrivato poche ore dopo la firma della stessa CMA del Regno Unito, e questo era l’ultimo ostacolo normativo che Microsoft doveva superare per concludere l’accordo.
Microsoft pagherà Activision Blizzard $ 95 per azione per l’acquisizione. La precedente più grande acquisizione di Microsoft è stata LinkedIn, per la quale ha pagato 26,2 miliardi di dollari nel 2016.
Nell’ambito dell’acquisizione, il CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick, si dimetterà. Anche altri dirigenti di alto rango di Activision Blizzard se ne vanno. Kotick rimarrà in carica fino alla fine del 2023 e riferirà al CEO di Microsoft Gaming Phil Spencer per aiutarlo nella transizione. Per le sue dimissioni, Kotick intascherà quasi 400 milioni di dollari.
Kotick ha dichiarato:
A seguito della Fusione e ai sensi dell’Accordo di Fusione, Reveta Bowers, Kerry Carr, Robert Corti, Brian Kelly, Robert Kotick, Barry Meyer, Robert Morgado, Peter Nolan e Dawn Ostroff hanno rassegnato le dimissioni e hanno cessato di essere amministratori della Società e i membri di qualsiasi comitato o sottocomitato del Consiglio di amministrazione della Società a partire dal Momento di efficacia, e Keith R. Dolliver e Benjamin O. Orndorff, che costituivano gli amministratori del Merger Sub immediatamente prima del Momento di efficacia, sono diventati amministratori della compagnia.
Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria
Nel gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.
La CMA britannica, all’inizio di febbraio 2023, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty. Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha poi annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo, Nvidia, Boosteroid e Ubitus, per portare i titoli Xbox e Activision su piattaforme e servizi di cloud gaming.
Ad aprile 2023, la CMA del Regno Unito ha bocciato l’acquisizione (per un periodo di 10 anni), spiegando che permettere questa fusione porterebbe a un monopolio del crescente settore del cloud gaming. A maggio, in linea con i tempi previsti, l’UE ha approvato ufficialmente l’acquisizione. Nel mese di luglio, poi, la FTC ha ufficialmente perso la causa federale contro Microsoft, la quale ha avuto il via libera anche negli USA, e pochi giorni dopo Microsoft e Sony hanno stretto un accordo di 10 anni per mantenere Call of Duty su PlayStation.
A ottobre dello stesso anno, dopo un’importante partnership tra Microsoft e Ubisoft per i diritti del cloud gaming, la CMA ha deciso di approvare l’acquisizione anche nel Regno Unito.
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