Altro che rivoluzione della qualità, ha scritto qualcuno sui social: l’ultima promozione di PlayStation Store su un gioco da poco pubblicato sta facendo infuriare i giocatori.
I fan di PlayStation non sono contenti della promozione da parte di Sony di uno shovelware (un software di bassa qualità che mira però a diffondersi per generare grandi ricavi) generato da AI, che non solo la compagnia non ha bloccato ma sta anche mostrando tra le novità di PS Store più interessanti.
La controversia, incredibilmente, arriva dal nostro paese: un recente post sull’account Instagram ufficiale di PlayStation Italia ha promosso un titolo poco conosciuto, Supermarket Shopping Simulator, che è proprio quello che potete pensare leggendo il titolo: un simulatore di spesa in un supermercato che cronometra il ritmo di spesa tra ostacoli dinamici come prodotti esauriti e corsie affollate.
Ad aggravare la situazione c’è anche il fatto che persino l’immagine utilizzata per promuoverlo sia stata generata con AI, mostrando ad esempio le proporzioni del personaggio completamente distorte e fondendolo con il carrello della spesa.
Nonostante la sua ridicola valutazione di 1,53 stelle, Supermarket Shopping Simulator ha registrato oltre 600 acquisti, forse grazie al suo facile trofeo di Platino. Giochi shovelware di questo tipo non sono una novità, ma ciò che è allarmante è che Sony lo stia spingendo nonostante i suoi proclami per uno store più pulito e concentrato sulla qualità.
Questa promozione suggerisce anche che Sony potrebbe trarre profitti da questi giochi, e ciò non fa bene all’immagine dell’azienda che deve risollevarsi agli occhi dei consumatori.
I giochi indie di bassa qualità sono comuni sul PlayStation Store di Sony, che appena poche settimane fa ha deciso di fare una sana piazza pulita, ma lo sviluppo assistito dall’IA sta continuamente peggiorando la situazione. Le risorse di IA stanno aiutando a sfornare rapidamente giochi che altrimenti richiederebbero più tempo, e i risultati sono molto spesso pessimi. Il problema, segnalano molti utenti, è che un’azienda come Sony non sta facendo nulla per isolare questo fenomeno.
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