Il genere platform sta rivivendo un magico momento negli ultimi anni. Perché allora non sognare un ritorno anche per Banjo e Kazooie?
Grazie a perfette operazioni nostalgia come quelle di Spyro e Crash Bandicoot, recentemente tornato alla ribalta con il primo videogioco inedito della serie dopo oltre 10 anni, e capolavori come Super Mario Odyssey, Celeste e la serie Ori, i platform sono tornati decisamente in voga negli ultimi anni.
E allora perché non sognare un ritorno per uno dei franchise più riusciti dell’era d’oro del genere, Banjo-Kazooie?
L’IP di Rare debuttò nel 1998 su Nintendo 64 con il primo gioco, che ricalcava a grandi linee la struttura di Super Mario 64 con però un modo tutto diverso di raccontare la storia, i personaggi e le interazioni tra loro. Il successo fu decisamente importante, tanto che Rare nel 2000 pubblicò il sequel, Banjo-Tooie, a cui seguirono poi altri sequel e spin-off. L’ultimo gioco dedicato è Banjo-Kazooie: Nuts’n’Bolts del 2008, uscito su Xbox 360 (Rare nel frattempo era stata acquistata da Microsoft).
Da allora, l’iconico duo non si è più fatto vivo sui nostri schermi, se non per simpatiche apparizioni come quella in Super Smash Bros. Ultimate.
Da anni i giocatori Xbox chiedono a Microsoft di mettere in cantiere un nuovo titolo dedicato all’orso e al rosso breegull, ma contrariamente a quanto pensiamo oggi le parole di Phil Spencer delineano un quadro un po’ differente: è tutto nelle mani di Rare.
Il colosso di Redmond, apprendiamo, non ha infatti dato alcuna limitazione a Rare o imposto lo sviluppo o l’abbandono di certi franchise, lasciando carta bianca allo studio. La scelta di riportare in vita Banjo-Kazooie, quindi, o di altre famose IP della software house come Conker, spetta tutta a Rare stessa:
Lascio fare agli studi in termini di cose su cui vogliono lavorare. Ho molto rispetto per Rare e per il lavoro che svolgono. A loro piace costruire cose nuove e hanno visto il successo con Sea of Thieves. Penso che siano davvero entusiasti di Everwild. Ma anche la risposta a Battletoads è stata piacevole. E penso che [lo studio partner] Dlala abbia fatto un buon lavoro con il gioco. E quindi penso che sia sempre un equilibrio. La mia casella di posta è piena di: “Lascia che ogni studio faccia nuove proprietà intellettuali
Se Banjo-Kazooie tornerà, quindi, dipende tutto da Rare, la quale però, al momento, non sembra esserne particolarmente interessata.
La software house sta lavorando a Sea of Thieves ed Everwild, in arrivo su Xbox Series X | S e PC, ma non solo: un ritorno della serie platform di Banjo e Kazooie sarebbe vista come ormai anacronistica.
Gregg Mayles, che ricoprì il ruolo di director e lead designer del primo gioco della serie e che oggi è ancora in Rare, ritiene infatti che Banjo-Kazooie sia ormai un gioco lontano dai giorni nostri, e che il pubblico di oggi, o almeno la maggior parte di esso, non sappia neppure chi siano Banjo e Kazooie. Proprio per questo, le priorità dello studio sono altre.
https://twitter.com/Ghoulyboy/status/1309398645368926208
Le icone dei platform in 3D, insomma, torneranno? L’impressione è che le chance siano davvero minime. Purtroppo.
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