Manca esattamente una settimana all’uscita di Final Fantasy VII Rebirth, il grande e attesissimo nuovo capitolo della serie che proseguirà gli eventi narrati nel Remake del 2020. Come però sicuramente saprete, la storia di Final Fantasy 7 è ben più lunga di un paio di videogiochi.
Dopo l’incredibile successo ottenuto nel 1997, che consacrò Final Fantasy VII come uno dei videogiochi di maggior successo e ancora oggi tra le più iconiche produzioni nella storia del medium, Square Enix decise di sfruttare con maggior decisione questo splendido universo narrativo. Sono così arrivati nel corso degli anni una serie di nuovi videogiochi (ma non solo) che hanno espanso il mondo e i personaggi che conosciamo, creando qualcosa di completamente nuovo per il brand di Final Fantasy.
La cosiddetta Compilation of Final Fantasy VII, che a conti fatti continua ancora oggi, è l’insieme di tutte le opere connesse all’originale Final Fantasy 7, che diventò un vero e proprio franchise. Ci sono stati molti videogiochi e altre produzioni, alcune più e altre meno riuscite. Quest’oggi, senza addentrarci troppo su retroscena dello sviluppo o altri elementi, vedremo brevemente tutte le opere che fanno parte della Compilation, che a partire da FF7 ha dato forma a una delle più grandi storie di sempre.
Prima di continuare, però, vi consigliamo anche di leggere la nostra classifica dei capitoli principali di Final Fantasy, dal peggiore al migliore. Se invece volete sapere qualcosa di più sui retroscena della Compilation, ecco uno speciale realizzato nel 2020 in occasione dell’uscita di FF7 Remake.
Before Crisis: Final Fantasy VII (2004)
Dopo tanti anni, con Yoshinori Kitase e compagnia che da sempre sognavano di espandere l’universo narrativo di Cloud Strife, nel 2004 arriva il primo di quella che sarà poi una lunga lista di prodotti, che faranno di Final Fantasy 7 un vero e proprio sub-franchise di Final Fantasy.
Before Crisis era un action RPG mobile esclusivo per il mercato giapponese e pubblicato nel 2004. Il titolo fungeva da prequel della storia principale di Final Fantasy 7, ambientando la storia poco dopo la fine della guerra tra la ShinRa e i Wutai mettendo inoltre il giocatore di fronte a una prospettiva alquanto atipica: gli utenti assumevano infatti il ruolo dei Turks mentre combattono contro AVALANCHE, scambiando di fatto i ruoli visti del gioco principale.
Nonostante fosse e resti ancora oggi un’esclusiva per i giocatori nipponici, Before Crisis ha ricevuto elogi tra i fan per la sua storia e l’alta qualità, diventando uno dei piu amati prodotti di un settore, quello mobile, che si stava sempre piu espandendo. Il gioco è stato chiuso nel 2018, ma online si trova anche una versione riadattata di Before Crisis – chiaramente non vi indicheremo dove, ma per fortuna gli eventi del gioco sono stati poi riadattati anche in un recente gioco mobile, disponibile in tutto il mondo. Ne parleremo successivamente.
Final Fantasy VII: Snowboarding (2005)
Non lo avete mai neanche sentito nominare? Impossibile farvene una colpa.
Final Fantasy VII: Snowboarding è un videogioco uscito nel 2005, sviluppato e prodotto dalla Square Enix per telefoni cellulari, esclusivamente sul territorio giapponese. Non c’è una storia, ma solo minigiochi. A onor del vero, Snowboarding non viene neppure considerato come parte della Compilation, ma parliamo di un gioco talmente insignificante che non ha alcun impatto sulla storia o i personaggi.
(Bonus) Advent Children: Final Fantasy VII (2005)
Non si tratta di un videogioco, ma è doveroso spendere qualche parola anche per parlare di Advent Children, il film animato in CG diretto da Tetsuya Nomura e distribuito nel 2005.
La storia è ambientata due anni dopo le vicende del gioco, e molte cose sono cambiate: ora Cloud gestisce un bar e un’agenzia di consegne, la Strife Delivery Service, insieme a Tifa. Dopo tutto questo tempo, però, non è ancora riuscito a perdonarsi per ciò che è accaduto in passato. La sua vita sarà tuttavia nuovamente sconvolta dai resti della ShinRa, che per vendicarsi di Cloud e della AVALANCHE hanno intenzione di riportare in vita il potente Sephiroth.
Si tratta di un film emozionante e ancora oggi molto amato, che vi consigliamo di recuperare nel caso in cui non abbiate mai potuto godervela.
Dirge of Cerberus: Final Fantasy VII (2006)
Dirge of Cerberus è stato il primo sequel di Final Fantasy 7 ambientato tre anni dopo gli eventi del gioco, anche se forse sarebbe stato meglio non proseguire su questa strada. Il protagonista era Vincent Valentine, il quale deve abbattere una fazione di ex-soldati Shrina chiamata Deepground, con una nuova storia che possedeva un certo fascino.
Dirge of Cerberus dimostrava anche un certo coraggio, diventando il primo sparatutto GDR nella storia di Final Fantasy, ma le recensioni contrastanti e la freddezza del pubblico lo condannarono all’anonimato. Il titolo rimase confinato a PS2, e non è mai più stato riproposto su altre piattaforme.
Crisis Core: Final Fantasy VII (2007)
Qui, fortunatamente, Square Enix alzò di parecchio il tiro. Crisis Core è stato il terzo gioco di una trilogia di videogiochi pensati per completare l’uscita di Advent Children, naturalmente per espandere l’universo di Final Fantasy 7. Il gioco funge da prequel del gioco principale e si concentra su Zack Fair e sugli eventi che circondano la sequenza flashback di Kalm del gioco principale. Molti dei personaggi chiave di Final Fantasy 7 facevano la loro apparizione, tra cui Cloud, Aerith, Sephiroth, Hojo e vari membri dei Turks e della Shinra.
Crisis Core, lanciato in origine su PSP, riuscì a coniugare sapientemente azione e meccaniche più classiche della serie, diventando uno degli episodi spin-off più amati di sempre. Il gioco è stato anche riproposto su piattaforme di attuale generazione nel 2022 con Crisis Core: Final Fantasy VII – Reunion, rappresentando il modo migliore per omaggiare Zack e preparare inoltre il suo probabile ritorno in Rebirth.
Final Fantasy VII: G-Bike (2014)
Probabilmente neppure vi ricordate dell’esistenza di G-Bike, e questo ci può dare un’idea del successo di questo titolo.
G-Bike era un gioco per cellulare che prendeva un’iconica sequenza di FF7, quella nella quale Cloud e il suo gruppo venivano inseguiti da Shinra a bordo di una lucente motocicletta, in un gioco standalone. Il risultato fu parecchio deludente, e il gioco, lanciato nel 2014, venne chiuso solo un anno dopo. E nessuno, probabilmente, se ne accorse.
Final Fantasy VII Remake (2020)
Presentato nel 2015, Final Fantasy VII Remake è una delle opere più importanti nella storia recente di Square Enix, una maestosa produzione che recupera uno dei maggiori successi della compagnia per trasformarlo in qualcosa di più grande, ambizioso e visionario. Tetsuya Nomura e Yoshinori Kitase, che da molti anni accarezzavano l’idea di dare una nuova forma a Final Fantasy 7, crearono così le basi per questo grande progetto.
Final Fantasy VII Remake è, come suggerisce il titolo, un remake in chiave action (ma non eccessivamente) del gioco del 1997, limitandosi però a raccontare solo la prima parte della storia in previsione di quella che, a progetto concluso, sarà una trilogia. Nel Remake, Nomura e Kitase si divertono a giocare con la nostalgia dei fan di Cloud e della AVALANCHE, non senza però inserire alcune scioccanti sorprese che portano questo nuovo gioco a non essere un semplice remake, ma una sorta di ripartenza. Una ripartenza che, ovviamente, proseguirà a breve con l’uscita di Rebirth.
Final Fantasy VII: The First Soldier (2021)
Nato probabilmente come conseguenza di una sbronza epocale da parte dei vertici di Square Enix, The First Soldier è stato il primo prodotto a essere lanciato sul mercato dopo il grande successo del Remake, che aveva rivitalizzato il brand. E cosa mancava, fino a quel momento, nell’universo di Final Fantasy 7? Ma ovviamente un bel battle royale, il genere più in voga (che in realtà già stava mostrando segni di cedimento), e per di più su mobile.
The First Soldier è stato (sì, è stato chiuso in pochi mesi) un gioco che prometteva di rivoluzionare l’esperienza della serie, portando la narrazione a 18 anni prima degli eventi principali del gioco. I giocatori prendevano il controllo di un SOLDIER in una simulazione di sopravvivenza, per affinare le proprie abilità. Persino il discorso microtransazioni era bilanciato. I problemi? Un concept poco ispirato e soprattutto il sistema di combattimento, al tempo stesso troppo strano per FF7 e troppo diverso dai battle royale tradizionali. Dopo soli 14 mesi di attività, Square Enix staccò la spina al gioco, e forse è stato meglio così.
Final Fantasy VII: Ever Crisis (2022)
Final Fantasy 7: Ever Crisis è una produzione sulla carta molto interessante, anche se funestata da una monetizzazione un po’ troppo invadente. Il gioco, disponibile gratuitamente su piattaforme mobile e Steam, funge da compendio totale della storia di Final Fantasy 7 e di tutti i suoi giochi spin-off, raccontando così gli eventi di Final Fantasy VII, Before Crisis, Dirge of Cerberus, Crisis Core e Advent Children attraverso episodi da scoprire.
Una mossa appunto apprezzatissima, non solo dalla community storica di FF7 ma anche da coloro che si sono avvicinati da poco al franchise, e si trovano davanti ad alcuni prodotti come Before Crisis e Dirge of Cerberus ormai impossibili da recuperare. Ever Crisis colma intelligentemente queste lacune, ma la sua natura free to play è circondata dall’aura funesta delle microtransazioni, un po’ eccessive. Le meccaniche gacha hanno portato il gioco a ricevere reazioni negative da parte dei giocatori, e questo è un peccato vista l’importanza che il progetto poteva garantire.
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