Uncle Chop's Rocket Shop - Recensione
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Uncle Chop’s Rocket Shop | Recensione

Un simulatore ad alto rischio alla “Keep Talking and Nobody Explodes”, con interazioni che ricordano “Papers Please” in forma roguelite. Questo è l’ambizioso Uncle Chop’s Rocket Shop, rilasciato da Beard Envy lo scorso 5 dicembre su PC, Xbox Serie X|S, Playstation 5 e Nintendo Switch.

Vi raccontiamo il gioco e la sua spiccata originalità, in questa recensione priva di spoiler.

Versione provata: PC.

Recensione e testo a cura di: Giuseppe Lombardo.

Affitto… affettato

Vestiamo i panni di Wilbur, un poveruomo (o povera volpe) che accetta di diventare il nuovo meccanico della stazione di Uncle Chop, un lavoro pericoloso. Non a caso il tutorial consiste nello sbarazzarsi della salma del proprio predecessore, non prima di togliergli un libro di mano. Morto forse perché non è riuscito a pagare l’affitto in tempo, e quindi giustiziato dal suo porcino datore di lavoro, o forse per un “incidente”.

Sicuramente anche noi finiremo così, più e più volte, talmente tante che vi sembrerà di essere in un episodio di Doctor Who a furia di time loop: infatti, il fato vuole che Wilbur riprovi dall’inizio dopo ogni truculenta fine.

Nella struttura sono presenti alcuni npc con cui interagire giorno dopo giorno, morte dopo morte… ma il worldbuilding nella sua forma migliore viene trasmesso da tutti i clienti che accorrono in cerca di riparazioni per le loro astronavi, provenienti da distinte fazioni e con le più disparate ma simpatiche personalità.

La quantità di dialoghi e interazioni con l’universo circostante, anche molto importanti per le run, è francamente impressionante, mai avremmo previsto questo livello di profondità in un roguelite.

Il tutto è estremamente coeso, non è affatto facile riuscire a inserire così tanti design diversi senza farli risultare fuori luogo, ricorda molto la serie di Rick & Morty, sia per la coerenza stilistica che per la ben riuscita impronta tragicomica.

Uncle Chop's Rocket Shop - Trama

R.I.P. arazioni

Sono presenti due diverse modalità, una “frenetica” che ci offre 10 minuti per riparare quante più possibili navicelle, e una “ragionata”, senza limiti di tempo ma con un numero fisso di 3 clienti al giorno e un malus aumentato in caso di fallaci o mancate riparazioni.

Qui torna in gioco il libro menzionato poco fa, un manuale da ben 320 pagine che illustra persino con post-it e annotazioni, come affrontare le miriadi di problemi che i moduli delle navicelle potrebbero riscontrare.

Uncle Chop's Rocket Shop

Come potete immaginare, le prime run del gioco tendono ad essere più piacevoli in modalità ragionata, in modo tale da poter prendere confidenza con il manuale senza avere il pressing incessante del timer della modalità frenetica. Che rimane in ogni caso la versione del gioco più curata dagli sviluppatori.

Dato che morire non solo porterà vantaggi alla run seguente in termini di esperienza con i macchinari, ma anche attraverso una valuta in grado di fornire upgrade permanenti anche se non esponenziali, che rendono le giornate leggermente più fluide e accessibili. A nostro parere non fanno abbastanza, sarebbe stato utile inserire qualche meccanica in più in caso si volesse procedere in maniera spedita oltre i primi giorni, che sono sicuramente la parte più piatta del gioco per quanto riguarda le riparazioni.

Uncle Chop's Rocket Shop - Gameplay

Con l’andare dei giorni compariranno astronavi con problemi sempre più numerosi, ma con l’aumentare dei malfunzionamenti incrementa anche la paga a fine giornata, da equilibrare tra i vari upgrade per il laboratorio, per gli strumenti e ovviamente l’immancabile e carissimo affitto.

Andando così a creare un particolare sistema di management di risorse, che purtroppo non è affatto facile da inquadrare. Il gioco non si sforza a spiegare cosa possa servire e in quale momento, o cosa potrebbe immediatamente portarti in bancarotta, introducendo così uno sfortunato elemento di trial and error alle partite introduttive.

Uncle Chop's Rocket Shop - Protagonista

Un prezioso puzzle game, e molto di più

Vi basta guardare le immagini qui proposte per capire quanto belli e dettagliati siano i disegni, alla pari con le più ispirate serie animate. A livello artistico questo gioco è davvero sorprendente, la soundtrack bluegrass e il sound design certosino (che spicca soprattutto durante dialoghi importanti) vanno a fondersi in un’esperienza sensoriale che si sposa con le vicende di Wilbur, creando in chi gioca un particolare senso di immedesimazione.

Le meccaniche casuali che quindi cambiano di giorno in giorno, sono state realizzate con un livello di premura tale da farle sembrare posizionate da mano umana in una storia lineare.

In un gioco in cui il manuale ha un’importanza tale era imprescindibile tradurne il testo in maniera corretta e trasparente, siamo lieti di dirvi che ci sono riusciti a pieni voti, persino i dialoghi e le battute sono stati adattati con una cura al limite del commovente.

Uncle Chop's Rocket Shop - Design

Ci teniamo a farvi notare come sia un gioco molto leggero, utilizzabile praticamente su qualsiasi computer senza limiti di hardware, e come il team abbia lavorato incessantemente dopo l’uscita, rilasciando quasi una patch al giorno principalmente per risolvere bug minori, non sono ancora state apportate modifiche sostanziali al bilanciamento.

Nonostante i puzzle siano tanti, curiosamente diversi tra loro e cardine del gameplay, ci viene spontaneo chiederci se essi giustifichino l’aver “nascosto” tutto questo lavoro appassionato dietro un gioco basato su una sola meccanica: Uncle Chop’s Rocket Shop non arriverà a tanti utenti che sicuramente lo adorerebbero. Forse si è inserito in una nicchia troppo piccola rispetto al suo potenziale.

Consigliamo caldamente ai cari lettori di seguire il percorso di questo studio, ricco di talento e voglia di osare.

Ringraziamo Kasedo Games e keymailer per il codice review fornitoci.

Uncle Chop's Rocket Shop - Recensione
8.9
Uncle Chop's Rocket Shop | Recensione
Riassunto

Uncle Chop’s Rocket Shop è un roguelite simulativo tanto ambizioso quanto originale, forse un po’ troppo brutale per la propria curva di apprendimento ma zeppo di contenuto di qualità da offrire. Consigliato su sistemi handheld (Switch, Steam Deck).

Pro
Sprizza personalità da tutti i pori Proceduralità implementata alla perfezione Adattamento in italiano Sound design
Contro
Curva di apprendimento Bilanciamento poco intuitivo
  • Concept & Trama10
  • Gameplay7
  • Comparto artistico10
  • Comparto tecnico8.5
Scritto da
Gianluca Rossi

Nei momenti in cui i miei pensieri riescono ad avere un senso logico può capitare che io scriva cose.

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