Unity a quanto pare non sa che cosa significhi un periodo di pace. Dopo infatti il cambiamento parziale degli accordi di utilizzo del proprio motore di gioco, che aveva fondamentalmente provocato una vera e propria reazione da parte degli sviluppatori indipendenti, che hanno minacciato addirittura la rimozione dei propri videogiochi dagli store, l’azienda è attualmente alle prese con una nuova problematica.
Stando a quanto recentemente comunicato, la società licenzierà a breve ben 1800 dipendenti, ossia quasi il 25% della propria forza lavoro. Tale decisione è stata presa a seguito della volontà della compagnia di effettuare un reset totale, come riferito dal CEO Jim Whitehurst a novembre.
In un messaggio recapitato ai dipendenti, Whitehurst ha così messo a conoscenza della cosa:
Stiamo riducendo il numero di cose che facciamo per concentrarci sul nostro business principale e trovare successo e profitti a lungo termine.
Successivamente a tale, drastica, scelta, le azioni di Unity hanno visto un incremento del 5%, segno che i mercati apprezzano la cosa, a differenza, purtroppo, delle persone coinvolte nel processo di snellimento (da luglio 2022 questa è la quarta tornata di licenziamenti).
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