Sembra che The Outer Worlds 2 risolverà un problema di progettazione che lo stesso creatore della serie Fallout ha lottato per risolvere per quasi 30 anni, anche se al momento non sappiamo in che modo.
Obsidian ha annunciato nell’estate del 2021 lo sviluppo di The Outer Worlds 2, sequel del divertente GDR sci-fi arrivato dai creatori di Fallout: New Vegas. Da allora, le informazioni sono state pochissime, e ancora non sappiamo quando il gioco potrebbe vedere la luce (la priorità di Obsidian al momento è Avowed, in uscita quest’anno). Nelle scorse ore, però, è emerso un nuovo interessante dettaglio.
Tim Cain, una delle menti dietro la serie Fallout di Bethesda, non si occupa più di sviluppo di giochi: è semi-in pensione, ma ha deciso di prendere parte come consulente allo sviluppo di The Outer Worlds 2. In una nuova intervista con RockPaperShotgun, Cain ha annunciato il suo ruolo, anticipando inoltre che sta cercando di porre rimedio a un problema di 30 anni fa.
Cain ha infatti affermato che uno sviluppatore di Obsidian ha apparentemente appreso una soluzione a un problema che il creatore di Fallout ha riscontrato nei giochi sin dal suo lavoro sull’originale Fallout nel 1995:
Non solo gli ho detto quanto fossi impressionato, ma ho ritrovato i miei appunti di 28 anni fa da una riunione nella quale abbiamo cercato di porre rimedio al problema.
Qual è questo problema? Bella domanda. Cain non risponde alla domanda, principalmente perché non può rivelare molto su The Outer Worlds 2 in questo momento. “Ci sono cose che stanno cercando di fare nel sequel, di cui ovviamente non posso parlare, e che mi coinvolgono perché sono simili a cose che ho fatto in passato,” dice lo sviluppatore veterano.
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