Dino Patti, co-fondatore di Jumpish e creatore di Somerville, non è un grande fan di Xbox Game Pass. Il che è molto curioso, se si pensa che Somerville stesso è stato lanciato al day one sul servizio in abbonamento di Microsoft.
Se non avete vissuto negli ultimi anni in una grotta in Siberia, sapete perfettamente come funziona Xbox Game Pass: un servizio in abbonamento che offre utn catalogo vastissimo di videogiochi, tra i quali anche titoli first party di Microsoft come il recente (e deludente) Redfall, e giochi di terze parti che in alcuni casi debuttano al day one sulla piattaforma.
Tra questi, lo scorso autunno c’è stato anche Somerville, il nuovo gioco dal creatore di Limbo e Inside. Ma nonostante l’accordo commerciale di Jumpish con Microsoft per l’approdo su Game Pass, Dino Patti resta ancora oggi un detrattore del servizio, in quanto danneggia le vendite dei prodotti.
Parlando con Videogames.si, Patti spiega infatti:
Abbiamo stretto un buon accordo. Penso però che il Game Pass danneggi le vendite. Perché tante persone avviano il gioco, lo provano ma non investono. Se non gli piacciono i primi 10 minuti? Finisce lì. Credo che il Game Pass sia ok. Non è il mio modello favorito. Piuttosto preferisco il vecchio modello premium dove ti vendo il gioco sulla base di alcuni video e immagini e mi guadagno i tuoi 30 dollari. Non ho bisogno di tirarti fuori altri soldi più tardi.
Le impressioni di Patti trovano in effetti conferma nelle dichiarazioni di Microsoft di alcuni mesi fa. Presentando la documentazione richiesta dalla CMA, l’azienda di Redmond ammise infatti che Game Pass diminuisce le vendite dei giochi inclusi nel servizio.
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